«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

lunedì 22 ottobre 2018

Latti

Dopo aver vissuto per qualche anno in Olanda il latte italiano non mi piace più: è semplicemente un liquido bianco e insapore, mentre quello olandese era tutta un'altra cosa (*1) molto più saporito, profumato e di una consistenza relativamente più densa: bere un bicchiere di latte aveva senso e non c'era bisogno di aggiungervi altro per dargli gusto!

Per questo motivo, considerando tutto il latte acquistabile in Italia ugualmente insapore, non mi sono mai preoccupato di prendere quello di qualità un po' migliore.
Ultimamente vado a fare la spesa a un supermercato (*2) economico e, ovviamente, compravo lì anche il latte.

Già un amico questa estate mi aveva avvisato di essersi trovato male con il loro prodotto ma io l'avevo ignorato pensando, come al solito, “tanto tutto il latte in Italia è tutto ugualmente scadente”...
L'altra settimana però, il latte di una confezione appena aperta (ben conservato e non scaduto), mi ha dato mal di stomaco: Bisba, che di solito lo beve avidamente, più furba di me non lo aveva neppure assaggiato lasciandolo tutto nel suo piattino: aveva infatti un odore dolciastro chimico estremamente fastidioso. Era successo altre volte (Bisba in quei casi non lo beveva) ma non mi aveva mai dato così fastidio...

Non ho idea di cosa ci buttino dentro (ipotizzo sostanze chimiche per ritardarne e/o nasconderne il degrado) e resto dell'idea che il latte italiano sia scadente ma questo (comunque prodotto fuori dall'Italia, mi sembra in Francia) deve essere addirittura tossico o quasi...

Ormai bisogna entrare nell'ordine delle idee che quello che si acquista al supermercato non è assolutamente detto che sia sano e sicuro: la ricerca del profitto a tutti i costi spinge alla vendita di prodotti scadenti quando non dubbi e, io temo, pericolosi. Ovviamente i controlli per tutelare la salute pubblica devono essere assenti o quasi (*3) e solo in casi gravissimi, quando qualcuno finisce all'ospedale o peggio, ecco che si interviene...

Stufo di rischiare di avvelenarmi (perché chissà qual è poi l'effetto nel lungo termine sull'organismo di questi prodotti) ho quindi deciso di comprare il latte (italiano e non di marche strane, probabilmente importate) alla Coop: costa quasi il triplo ma almeno è bevibile!

Conclusione: leggevo proprio oggi che 300.000 italiani (di cui 100.000 con meno di 14 anni) hanno gravi forme di asma. Ma perché non si fanno studi seri sulle cause? Secondo me il motivo è che studi seri metterebbero in evidenza il collegamento con i prodotti (di scarsa qualità) che però sono ormai divenuti indispensabili e insostituibili nel sistema economico globale (v. anche Cartello di segnalazione pericolo). Si preferisce quindi avvelenarsi lentamente piuttosto che cercare di scoprire cosa ci faccia male: e questo a causa degli interessi economici in gioco.

Nota (*1): e infatti mi ci volle un bel po' per abituarmi a digerirlo!
Nota (*2): non voglio farne il nome perché voglio essere libero di scrivere quello che penso del loro latte e allora...
Nota (*3): se qualcosa arriva in Italia dall'€U si dà per scontato che i controlli sulla qualità del prodotto siano già stati fatti: il risultato è l'assenza di controlli. Grazie €U!

Nessun commento:

Posta un commento