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martedì 12 dicembre 2023

Varie dicembrine

Oggi ho voglia di scrivere di questo e quello, senza pormi obiettivi specifici…

Ieri sono stato alle Poste per pagare due F24. Cinquanta minuti di attesa… ma mi ero portato il mio e-libro “Cotton is King”.
Ho letto circa un capitolo ma, contemporaneamente, ho tenuto sotto stretta osservazione i tre sportelli davanti a me. Potrei scrivere un nuovo pezzo sullo schiavismo oppure uno di costume/psicologico sugli impiegati delle Poste e i loro clienti. Ma oggi non voglio concentrarmi su un solo argomento…

La mia amata tastiera è in crisi!
1. La barra dello spazio mi rimane incastrata se la premo sulla sinistra.
2. Il tasto “o” mi rimane incastrato.
3. I tasti “F3” ed “F5” non funzionano.
Mi dovrò decidere ad aprirla per cercare di risolvere il problema: pensavo di inserirvi dei piccoli spessori per aumentarne l’elasticità.

La mia insonnia è leggermente migliorata: adesso dormo circa 5 ore per notte.
In scompenso sono divenuto stitico: non so perché… sto cercando di bere di più e di razionare a una bustina al giorno il tè della Lidl.

Ho portato la mia bici in città ma ancora non l’ho provata: mi blocca il sapere che ci vorrebbe il casco e che, contemporaneamente, non lo indossa nessuno. Mi mancano poi un paio di chiavi per aprire cancelli e lucchetti. Devo rimettere bene la ruota davanti… Poi mettiamoci il cattivo tempo e la scarsa luce soprattutto il pomeriggio quando avrei più libertà rispetto alla mattina… Piccolezze ma che mi bloccano.

Ah! Da Sfero.me, a cui avevo scritto per avere informazioni, non mi hanno risposto: e se gli autori di un sito lo considerano “morto” allora probabilmente lo è. Oggi voglio controllare su Twitter il costo… oltretutto Musk aveva detto di voler abbassare i costi per i piccoli inserzionisti ma dubito che le nuove tariffe siano già in vigore…

Ieri ho inserito le epigrafi tratte da “Il secolo breve” di Hobsbawm nel mio programmino per associarle ai capitoli/sottocapitoli. Erano tantissime!
La mia speranza era quella di avere una distribuzione di autori più equilibrata e non orientata ad Aristotele/Hobbes.
Il mio vecchio punteggio migliore era 533.06 con il seguente numero di epigrafi per autore:
- Aristotele → 17
- Hobbes → 8
- Sartori → 7
- Machiavelli → 4
- Hobsbawm (e molti altri) → 3
Idealmente speravo di ridurre Aristotele di 3 e Hobbes di 2 al costo di un Hobsbawm a 7 o 8: sempre male ma un po’ meglio…

Invece, con un nuovo punteggio di 537.12:
- Hobsbawm → 23
- Aristotele → 15
- Hobbes → 10
- Sartori → 7
Sigh! Mi viene da pensare che ci sia un qualche errore nel codice…

Beh, avrei delle idee per migliorare il programma: magari uno di questi giorni mi ci metto…

Ah! Ricordate i miei tentativi/esperimenti col Python? Improvvisamente smisi di scriverne e da allora mi sono dimenticato di spiegarne il perché…
Il linguaggio di per sé non mi dispiaceva e, per certi scopi, era molto meglio di Java necessitando di molto meno codice.
Il problema, dal mio particolare punto di vista, è che dà troppa libertà al programmatore di scrivere in maniera disordinata: il problema è che programmi complessi rischiano di diventare molto confusi e, contemporaneamente, rimetterci le mani dopo mesi o anni praticamente impossibile. Ovvio che se il programmatore ha molta disciplina e organizzazione questo non è un grosso problema: ma io ho un approccio molto pigro e tendo a sopravvalutare la mia memoria. Mi resi subito conto che un programmino, non complesso ma poco più che semplice, che avevo scritto era già divenuto non leggibile.
Al contrario Java mi obbliga all’ordine ma il vantaggio è che quando rimetto le mani su un programma scritto in tale linguaggio, anche se non banale, riesco a modificarlo come voglio. Questo anche perché Java è un linguaggio orientato agli oggetti: le varie funzionalità e interazioni fra i diversi oggetti sono tutte controllate e regolamentate. Anche io che tendenzialmente scriverei del codice orribile, sono obbligato all’ordine…

Ci pensavo stamani: per capire l’attuale politica estera degli USA è necessario uno psicologo, ma non uno qualunque: ci vorrebbe uno psicologo infantile.
Ormai è evidente che non si tratta di semplice incapacità: è qualcosa di più sistematico.
Non ci si rende conto che il mondo è improvvisamente cambiato: ma invece di accettarlo e prendere le opportune contromisure si insiste, appunto come bambini bizzosi ed egoisti, a perseverare nei comportamenti evidentemente non produttivi, anzi controproducenti. Manca la figura del genitore che metta un limite agli eccessi del bambino, che ne limiti l’egoismo insegnandogli il rispetto per gli altri.

Due giorni fa ho sognato che la Russia aveva sfondato il fronte ucraino (da qualche parte nel sud) ma mi ero dimenticato di scriverlo. Praticamente già la sera stessa sono arrivate notizie di significativi progressi russi.

Conclusione: bo, vabbè, pensandoci potrei scrivere qualche altra sciocchezza ma non credo che ne valga la pena...

8 commenti:

  1. Sei… Hai… Dunque… “caspio quanto scrivi :)” (Caspio, ovvero caspita, ma futurama mi ha un po’ deviata). Sarebbe simpatico sapere come descriveresti gli impiegati delle poste… immagino che sarebbe divertente, si!
    Comunque io sto uscendo da una brutta influenza, e sono stufa di non respirare. Solo una nota positiva: 6 giorni senza fumare, zero di zero, chissà se riuscirò a cogliere questa opportunità! Buona serata :*

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    1. In effetti scrivo molto: più quantità che qualità. Credo sia una valvola di sfogo per le assurdità della vita…

      Credo che il pezzo sull’ufficio postale sarebbe stato divertente: il problema è che per scrivere spensieratamente devo essere nell’umore giusto. Probabilmente, se mi fossi sforzato scrivendo controvoglia, non mi sarebbe venuto fuori un buon pezzo…

      Comunque un pezzo sulle Poste l’avevo già scritto qualche anno fa! Questo qui: Caos Postale

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    2. Sapevo che mi sarei divertita :)
      Ma la ragazza l’hai più rincontrata???

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    3. Sfortunatamente no: in compenso ho rivisto molte volte l'ufficio postale zen... ;-)

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  2. Vapore ... sei ... un mondo.
    E vorrei avere più tempo per leggere tutto quello che scrivi.

    ===

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    1. Ho riletto anche il pezzo per vedere cosa avevo scritto di preciso: niente di che, ho solo scritto quello che mi passava per la mente... non so, suppongo che avrei potuto non scrivere niente e il mondo non sarebbe stato un posto peggiore! Il fatto è che avevo voglia di scrivere...

      Comunque grazie per il complimento!

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  3. Python e' un linguaggio per esperimentare, prototipizzare, connettere.
    Ha il pregio della mancanza di controlli che e' anche il primo ostacolo in sistemi di complessita' un po' piu' elevata.
    La bici e' ottima in citta' ma non si puo' pensare di usare una bici per fare un trasloco: sono contesti diversi e richiedono strumenti diversi.

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    1. Concordo su Python...
      Beh, anche sulla bici in effetti: terrò di conto il suo consiglio ed eviterò di usarla per traslochi... ;-)

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