Stamani ho voglia di scrivere a casaccio: niente di importante ma solo quello che mi frulla per la testa…
La cosa buffa è che non so neppure da dove partire: ho solo voglia di premere i tasti sulla tastiera e ascoltarne il “clicchio”: buffo come la barra dello spazio faccia un rumore più da barra…
In realtà suppongo che inconsciamente avrei dei pesi da togliermi dallo stomaco: ma non mi va di scrivere pezzi impegnativi. Quindi rimarrò sul superficiale, solo per distrarmi un po’.
Vediamo. Letture?
Ho deciso di dare la precedenza alla lettura di “Social Psychology”: l’idea è di finirlo per iniziare la versione 1.9.1 dell’Epitome che dovrebbe rimanere come versione “stabile” per un po’ di tempo.
Mi piacerebbe cambiare la struttura del primo capitolo che al momento è patetica: dividere i limiti fra quelli “noti” e quelli da me “supposti” è ridicolo e toglie autorevolezza all’intera opera. Il fatto che questo problema sia proprio nel primo capitolo è ancora più grave.
Ieri ho letto buona parte del sesto capitolo: vengono analizzati tre studi classici su conformismo e obbedienza. Due su tre già li conoscevo quindi non sono rimasto sorpreso. Probabilmente ci scriverò un pezzo a parte, anche solo per fermare un paio di concetti e definizioni utili. Però voglio qui soffermarmi su una sensazione fastidiosa che ho percepito per tutta la lettura: l’umanità mi piace sempre meno soprattutto quando leggo dell’assurda facilità con cui la logica e il buon senso vengono abbandonati per conformarsi al pensiero e al comportamento della maggioranza.
Non posso fare a meno di pensare che ci meritiamo queste società così ingiuste, che gli sforzi dei pochi che capiscano la situazione e agiscono per cambiarla in meglio vengono frustrati con irrisoria facilità da chi riesce a menare per il naso la maggioranza impressionabile e che non aspetta altro di essere ingannata.
Lo vediamo, anzi lo si dovrebbe vedere, benissimo con la guerra in Ucraina. Chi era un minimo sveglio l’aveva già capito con la gestione della pandemia: ma in tal caso l’argomento era più tecnico e scientifico e per questo chi non aveva la capacità di informarsi bene credeva volentieri agli “esperti”. Da un altro punto di vista gli “esperti” di virologia erano relativamente pochi mentre quelli di politica internazionale sono di 2 o 3 ordini di grandezza più numerosi: molto più difficile quindi sopprimere tutte le voci dissenzienti rispetto alla propaganda di guerra che ci viene spacciata come informazione.
Adesso chi ha un minimo di buon senso basta che apra un sito a caso di un intellettuale anche solo moderatamente indipendente e subito trova abbondanza di argomentazioni contro questa guerra e, soprattutto sulle ragioni che l’hanno provocata. Non starò qui a ripetere quali siano: l’ho già scritto a suo tempo e non ho niente di nuovo da aggiungere (grazie alla censura di guerra).
Insomma chi non preferisse farsi ingannare avrebbe tutte le possibilità per aprire gli occhi e capire che stiamo venendo presi in giro da incompetenti spacciati come geni che non solo sono fondamentalmente dei completi incapaci ma agiscono coscientemente contro l’interesse nazionale.
Quando anche Crozza si decide a prendere in giro Draghi allora siamo alla frutta.
Dovrei controllare su FB se i “manovali dell’informazione” miei amici hanno smesso di rilanciare le scemenze della propaganda o se invece è la piattaforma di Zuckenberg che ha deciso, per qualche suo algoritmo, di nascondermele.
Non odo insomma lo stucchevole contrappunto di chi si illude, dopo aver visto mezz’ora di propaganda alla televisione, di aver capito tutto il quadro della situazione in Ucraina e, probabilmente per sentirsi superiore, tratta da imbecilli chi esprime opinioni contrarie.
Ecco, ripensandoci, ho solo un’amica che su FB continua a pubblicare bandierine dell’Ucraina illudendosi di aver capito tutto e che chi la pensa diversamente da lei sono solo gli ottusi complottisti. Onestamente non so come sia possibile continuare a crederlo visto che, come detto, le voci (culturalmente) importanti discordanti sono un migliaio di volte più numerose di quelle che esprimevano dubbi sulla gestione della pandemia. Qui probabilmente la risposta non è razionale ma psicologica.
Chissà: forse incidono anche le conseguenze concrete (vedi prezzo della benzina e inflazione) sulla nostra vita quotidiana: che forse la strategia (in realtà ubbidienza agli ordini USA) del governo non è così buona come affermano a voci unificate tutti i media tradizionali…
Per la cronaca io, che come sapete non capisco un ca###, l’avevo scritto dal giorno “uno” che le sanzioni alla Russia le avrebbe pagate a caro prezzo l’Europa e, soprattutto, l’Italia.
La Culona, come la chiamava la mummia eccitata di Arcore, non ha fatto in tempo a lasciare la politica che subito il babbeo che ne ha preso il posto ha distrutto in pochi mesi tutto il suo lavoro di avvicinamento alla Russia. Non pensavo di dover rimpiangere la Merkel ma probabilmente aveva lavorato, molto più di quanto pensassi, per la stabilità dell’Europa e nella gestione della Russia. Il suo errore, non piccolo, è stato quello di ridurre la UE a colonia tedesca distruggendone così la credibilità. Col cretino che l’ha sostituita probabilmente l'UE perderà la sua apparenza di coesione: ma probabilmente i tedeschi lo rimanderanno a casa alla prima occasione, anche se ormai il danno è fatto…
Vabbè, volevo scrivere d’altro, scemenze e sciocchezze, e invece ho finito di scrivere un altro pezzo cupo, di acrimonia e delusione per la situazione politica dell’Italia e internazionale…
Ecco, se prima la crisi politica/sociale ed economica si mostrava in tutta la sua gravità solo in Italia, adesso abbiamo tutto l’occidente in crisi.
Negli USA abbiamo il peggior presidente di cui io abbia conoscenza, forse letteralmente non del tutto capace di intendere e di volere, ovviamente un burattino…
La UE, senza la guida Merkel, è allo sbando: la Von der Leyen sfoggia tutta la sua nullità (oltre all'acconciatura perfetta e abitini professionalmente eleganti). Il buffone di Parigi non è semplicemente in grado di pendere la guida dell'UE: la sua comicità è buona solo per accalappiare gli equivalenti francesi dei creduloni italiani. Draghi è solo un maggiordomo: quando lo fanno partecipare a qualche riunione è solo per fargli preparare e servire il caffè.
Alla fine il bistrattato primo ministro britannico, nonostante gli inquietanti capelli color giallo paglierino, sembra quasi uno statista in confronto al resto della “concorrenza”. Peccato che anche lui segua pedissequamente gli ordini di Washington ma almeno, apparentemente, riesce a conciliarli con gli interessi del Regno Unito. Ah! mi sono dimenticato del dittatorello canadese e del marcio australiano: vabbè, vediamo come vanno alle prossime elezioni e poi ne riparliamo...
Conclusione: il decadente occidente è in rapida decomposizione: se la Cina fa un rutto cadrà a pezzi…
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