Avrei molto da scrivere: appendici di Sartori (sebbene niente di eccezionale), psicosociologia (qui avrei l’imbarazzo di scegliere fra diverse cosette mediamente interessanti), guerra (ma qui potrò scrivere poco fino a quando non trovo il modo di leggere le notizie censurate: mi rifiuto infatti di leggere SOLO la propaganda di guerra anti-russa col risultato che non so niente. Ma come dice il detto “meglio non informato che disinformato”…), sul mio calcolatore (ho installato un nuovo SO ma è più argomento da corto questo) e cosine sul covid-19…
Tutto sommato scrivere un po’ di psicologia sarebbe la scelta più saggia: se non per l’intrattenimento dei miei lettori almeno per me. Mi aiuterebbe infatti a memorizzare un po’ del nuovo materiale letto/studiato visto che proprio in questo ambito sto cercando di indirizzare maggiormente le mie energie…
Chiaro che io non sono saggio: arguto forse, intelligente probabilmente ma sicuramente non saggio.
Non sono saggio perché se il mio obiettivo è diffondere le mie idee dovrei farlo in maniera diversa, meno assertiva, costruendo poi gli articoli per convincere invece di limitarmi a fornire il mio punto di vista e simili… Ma su queste argomentazioni prevale il mio senso del giusto che mi impedisce di cercare di manipolare i miei lettori (convincerli con astuzie stilistiche, fornendo verità parziali e simili, rientra nel mio concetto di manipolazione) e, a causa della mia onestà intellettuale, non riesco a scrivere ciò che non penso (beh, a parte per l’occasionale ironia!)…
Tutta questa lunga premessa per arrivare a dire che scriverò un tema che non c’entra niente o quasi con quelli ipotizzati qui sopra: scriverò infatti di una mia ipotesi complottista su due personaggi apparentemente irrelati: il Dr. Seheult e il Prof. Harari, un medico e uno storico…
Per gran parte del 2020 ho seguito con la massima attenzione il canale MedCram del Dr. Seheult: basta vedere i miei pezzi di quel periodo per verificare che lo citavo un giorno sì e l’altro pure…
Essendo un medico di prima linea in California iniziò a diradare i suoi contenuti quando la pandemia cominciò a coinvolgere pesantemente l’ospedale dove lavorava. Comunque durante l’estate e gran parte dell’autunno riuscì a pubblicare nuovi video, magari appena un po’ più brevi del solito.
A inizio gennaio fece poi una puntata congiunta col Dr. Campbell (che all’epoca seguivo spesso ma non sempre) che, col senno di poi, mi sembrò un passaggio di consegne: un messaggio ai propri spettatori del tipo “io adesso non posso più pubblicare video come facevo prima quindi, se volete rimanere aggiornati, seguite il Dr. Campbell di cui mi fido”.
Nel 2021 il Dr. Seheult pubblicò nuovi video molto raramente e solo da qualche mese ha ripreso a farlo con una certa frequenza.
Nei giorni scorsi ho così guardato questo video: Ivermectin Together Trial Results from NEJM. Per farle breve questa ricerca, fatta in grande stile (TOGETHER è una ricerca organizzata su più paesi e con dietro diverse istituzioni), conclude che l’Ivermectin non ha nessuna efficacia nel prevenire e curare il covid-19.
Premesso che personalmente, grazie a numerosi studi (Ivermectin for COVID-19: real-time meta analysis of 81 studies), sono personalmente convinto dell’efficacia dell’Ivermectin, che cosa non mi va giù? Che c’è di male a presentare una ricerca con risultati che vanno contro corrente? Non è proprio questo confronto fra ipotesi contrastanti che fa progredire la scienza?
In generale sarebbe così ma questa ricerca di TOGETHER è in realtà ritenuta molto controversa piuttosto che “definitiva” sull’Ivermectin. Essa avrebbe dovuto essere pubblicata l’anno scorso ma, per motivi non chiari, la pubblicazione ufficiale è di pochi giorni fa. Non essendo il mio campo non entro nel merito e mi limito a fornire questo collegamento alla lunga serie di problematiche che ne mettono in dubbio il valore: Together trial (*1).
Ancora tutto questo però non sarebbe sufficiente a criticare la scelta informativa del Dr. Seheult se egli avesse citato quali siano le problematiche legate all’attendibilità di questa ricerca spiegando perché non le ritenga significative: invece non ne ha fatto cenno.
Ha presentato la ricerca come se fosse totalmente accettata e ritenuta pienamente credibile dall’intera comunità scientifica quando invece non è così.
Questo video è stata la proverbiale goccia che mi ha portato a riconsiderare l’attendibilità che personalmente assegno al Dr. Seheult. Tanto per la cronaca inizia qui la mia teoria complottistica.
Il Dr. Seheult è un medico che lavora in un ospedale: i suoi video erano un extra, un qualcosa che faceva sostanzialmente per passione. E quando è che ha smesso di pubblicare video? Più o meno qualche mese dopo l’inizio della distribuzione massiccia dei vaccini e, dati gli altissimi interessi in gioco, la gestione è divenuta rapidamente materia di dibattito politico.
Per farla breve io sospetto che abbia subito pressioni in ambito lavorativo intese a limitarne le esternazioni sul covid-19 e relativi argomenti caldi. Mentre in Italia tutti i partiti hanno seguito come pecore zelanti gli ordini del pastore, negli USA ci sono molti personaggi politici, anche di peso, che hanno fortemente criticato le decisioni di Biden.
Mi pare quindi credibile che un ospedale dica a un proprio dipendente di non esprimere pareri medici su argomenti non di per sé politici ma ormai politicizzati che potrebbero, magari indirettamente, coinvolgere anche detta struttura.
Non mi sono quindi sorpreso quando per circa un anno il Dr. Seheult si è chiamato fuori da ogni polemica limitandosi a pochissimi video su argomenti non politicizzati: come, per esempio, l’efficacia dei vaccini, la loro sicurezza, il senso scientifico di eventuali restrizioni e simili.
Da qualche mese il Dr. Seheult ha però ripreso a pubblicare video con una certa regolarità: non ho potuto però fare a meno di notare che non ha più detto o suggerito niente che potesse essere in minimo contrasto con la narrativa dominante e, anzi, dove era minimamente sostenibile si è affrettato a farlo.
Un caso? Inizialmente ho pensato a coincidenze, che si trattasse cioè della sua legittima e informata opinione, ma quando tutti i suoi video più recenti puntano improvvisamente nella stessa direzione allora il dubbio viene.
Il dubbio nella mia teoria complottista è che sia stato “reclutato” per promuovere la narrativa dominante data l’autorevolezza che si era giustamente guadagnato in un anno e passa di ottima e puntuale informazione sul covid-19.
Nell’ultimo video poi c’è una significativa parte di Excusatio non petita... dove spiega quanto lui sia imparziale e sarebbe contento se ci fosse una medicina a basso costo efficace contro il covid-19: personalmente non mi ha convinto ma anzi mi ha ulteriormente insospettito. Del resto se i brocardi sono arrivati fino a noi evidentemente devono essere spesso corretti: ...accusatio manifesta.
E Harari che c’entra?
Beh, mentre considero il Dr. Seheult un buon medico e ottimo divulgatore ritengo Harari un grande storico: le sue intuizioni sono notevoli e significative. “Da uomini a dei” è un grande libro che consiglio a tutti.
Suppongo che tale saggio abbia avuto un grande successo internazionale, soprattutto negli USA, e che Harari sia così divenuto relativamente famoso. Nel corso degli ultimi anni mi è capitato si vedere diversi suoi video su TED.
Caratteristica di Harari che emergeva chiaramente già in “Da uomini a dei”, è il suo gusto per stupire con opinioni molto provocatorie (tipo: non è l’uomo che ha addomesticato il grano ma il grano che ha addomesticato l’uomo) ma anche intelligenti e profonde: mi pare comprensibile che possa piacere agli spettatori di TED.
E probabilmente piacere, piaceva anche al prof. Harari: ricordo che, vedendolo in quei video, ebbi la sensazione che si atteggiasse un po’ a protagonista. Una sensazione molto superficiale che subito dimenticai ma che la mia memoria ha prontamente riesumato.
Circa un mese fa infatti, mi pare sempre su TED, ho visto un video di Harari sulla guerra in Ucraina: le mie aspettative erano altissime ma non sono neppure sicuro di essere riuscito a vederlo tutto. A dire il vero nemmeno mi ricordo i dettagli però sono sicuro che fattualmente fossero corretti: era invece il modo distorto e volutamente fuorviante che mi colpì della sua presentazione. Tutti i trucchetti che io evito perché non voglio persuadere i miei lettori ma solo renderli compartecipi delle mie idee erano invece ampiamente usati da Harari. Dovrei ricercare e rivedere il video per elencarli ma non mi va di farlo.
La mia conclusione è che anche Harari sia stato arruolato a difesa di una particolare narrativa dominante, in questo caso non legata alla pandemia ma alla guerra in Ucraina.
Ma mentre del Dr. Seheult non mi sono stupito più di tanto: come dipendente la sua posizione era infatti facilmente ricattabile, il Prof. Harari mi ha deluso profondamente.
Nel suo caso probabilmente è stata determinante una debolezza caratteriale: una voglia di apparire ed essere famoso che lo ha reso vulnerabile agli allettamenti della notorietà.
Ovviamente, come mio solito, mi baso sul nulla: solo sulle mie intuizioni. È possibile, anzi probabile, che sia il Dr. Seheult che Harari siano in totale buona fede nell’esprimere le loro legittime opinioni nei rispettivi campi di esperienza. Certamente sono io che, da buon paranoico e sospettoso KGB, vedo misteri dove invece non vi è niente.
Conclusione: vedremo. Dati i due indizi non mi stupirei se fra qualche anno venisse fuori la notizia che una qualche istituzione o fondazione (ovviamente senza fini di lucro!) avesse per anni contatto intellettuali influenti in Rete (dei KOLs insomma!) per orientarli verso specifiche narrative...
Nota (*1): consiglio di leggere queste note: la lista dei problemi è lunghissima e dettagliata e, spesso, anche uno solo dei problemi riportati basterebbe ad annullarne la validità e credibilità.
alla prima stazione
1 ora fa
Nessun commento:
Posta un commento