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mercoledì 21 agosto 2019

Analisi umoristica

Qualche anno fa tentai di fare una mia personale ricerca sull’umorismo ma l’esperimento naufragò quasi subito perché troppo lungo e impegnativo rispetto al mio vago interesse.
Ricordo che il mio primo passo avrebbe dovuto essere l’individuazione dei diversi tipi di umorismo; categorizzare i diversi tipi di battuta e, da questa base, cercare di ricavare regole e criteri. Come detto non ho però poi portato avanti questa esperienza.

Recentemente mi sono divertito a scrivere un programma che genera nomi casuali di attrici e attori porno in Python (v. Porno nomi e John Jones). Su FB avevo chiesto ad amici e conoscenti se qualcuno fosse stato interessato a sapere a cosa corrispondeva il proprio nome ma il “successo” è stato modesto.
Forse avrei pensato di essere strano io ad apprezzare il programmino ma, invece, anche una mia cugina ha trovato l’idea molto divertente e, di sua volontà, mi ha perfino mandato diversi nomi (con in più il segno zodiacale) affinché le fornissi i loro porno nomi d'arte equivalenti.

Nel frattempo un’amica, in uno scambio epistolare, mi ha scritto che in realtà non capiva cosa ci trovassi di così divertente in questi nomi: al massimo pensava fosse buffo che io avessi perso tempo a scrivere il programma stesso a causa della sua sostanziale inutilità.
Da cosa nasce cosa: io le spiegavo che per me si tratta di una forma di sensibilità umoristica, in questo caso molto primitiva e istintiva e per questo difficilmente spiegabile, ma la mia amica non ne era convinta…

Così ho chiesto il parere di mia cugina: rifacendosi a un tale Malvaldi mi ha spiegato che il fatto divertente ha tre caratteristiche che lo definiscono. L’umorismo si basa sull’assurdo: si segue una “storia”, ci si aspetta un finale ma, infine, si viene sorpresi. La storia poi deve interessarci e coinvolgerci, magari deve basarsi su temi scottanti o dibattuti o magari tabù: l’attenzione al tema ci carica come una molla, si accumula tensione ma poi la sorpresa ci fa improvvisamente rilassare e questo provoca il vero e proprio divertimento, la risata.
Secondo mia cugina il programma PornoNomi.py ha in nuce tutti questi elementi: l’idea di un algoritmo che crea un soprannome personalizzato è intrigante, l’argomento che sfiora tematiche sessuali è stuzzicante e il risultato è sorprendente perché i nomi generati non sono banali ma hanno un tocco di delicatezza che, appunto, sorprende piacevolmente.

Io sono ancora un po’ perplesso: forse il giochino dei nomi ha in effetti in sé tutti gli elementi caratteristici della situazione umoristica ma non sono sicuro che non si tratti di una piccola forzatura, il vederci qualcosa che in realtà non vi è…

Sto cercando di dissezionare cosa personalmente vi trovi di buffo: non è facile perché, come detto, è qualcosa di molto istintivo.

(penso)

Sto iniziando a credere che in questo caso il mio umorismo funzioni al contrario: parto dal nome e, se questo è abbastanza evocativo, mi immagino la persona reale, magari in un poster con l’adeguato abbigliamento salace suggerito dal nome, e mi fa sorridere il contrasto con il carattere delle persona reale.
Insomma in questo caso il divertente è qualcosa che segue a posteriori, non racchiuso nel nome in sé, ma che scaturisce dall’immaginazione personale.
Forse l’elemento chiave è proprio questo: per trovare divertente i nomi generati occorre una spiccata fantasia. La “costruzione” del divertimento non parte dall’attesa del nome ma segue alla sua generazione: all’utente non è indicato il divertente ma deve invece immaginarselo da solo; il nome non è l’ultimo ma il primo elemento del percorso che genera il divertimento.
O almeno questo è quello che, mi sembra, capiti a me. Magari proverò a reinterpellare mia cugina per sapere se trova plausibile questa mia ipotesi…

Diciamo che come teoria ha il pregio di spiegare come mai così poche persone abbiano trovato divertente il mio programma: occorre un particolare umorismo, dotato di una specie di immaginazione propria, che probabilmente pochi hanno.

Conclusione: magari provo a coinvolgere un mio cugino che ha uno spiccatissimo senso dell’umorismo: una di quelle persone che qualunque cosa tu gli dica sono in grado di risponderti con una battuta e che, contemporaneamente, riescono a essere profonde...

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