L'ultima lezione mi aveva lasciato una buona sensazione solo che adesso non ricordo più perché...
Anche a costo di rischiare di essere prolisso, devo ricominciare a scrivere questi aggiornamenti il giorno stesso della lezione, o al massimo il successivo, altrimenti dimentico un sacco di dettagli interessanti.
In verità, a scrivere dopo qualche giorno, ho però il vantaggio di aver provato a fare i nuovi esercizi e quindi posso dare le mie impressioni su di essi cercando di valutarne l'utilità, lamentandomi per le difficoltà o vantandomi per la mia abilità...
Ma veniamo ai miei scarni ricordi della scorsa lezione.
Come al solito ho esordito lamentandomi per l'esercizio di blues estremamente noioso e del quale ancora non vedevo come mi potesse giovare. Con mia grande sorpresa il maestro, forse scocciato dalle mie lamentele, me lo ha tolto e, rivolgendosi a me come fra Cristoforo con don Rodrigo, mi ha vaticinato: “verrà un giorno...” nel quale le ore spese nell'esercizio di blues risulteranno preziose.
In effetti non solo mi ha tolto il blues ma mi ha anche rivoluzionato tutti gli esercizi: la ragione è dovuta al nuovo brano che abbiamo iniziato a preparare. Come accennato nel corto Battle Hymn ho iniziato a studiare l'omonima canzone dei Manowar.
Inciso. Non so se l'ho già scritto ma i Manowar sono senza ombra di dubbio il mio gruppo preferito: se confrontate la mia vignetta “Chitarra” con la copertina dell'album Fighting the World (dei Manowar ovviamente) vedrete da dove ho tratto la mia ispirazione...
Ora il brano BH è pieno di power chords (C5, D5, E5 e B5 mischiati in diverse salse e con piccole modifiche) e aveva quindi poco senso continuare a fare l'esercizio su questo tipo di accordi quando avevo l'intero brano a disposizione per allenarmi!
Per questo motivo anche l'esercizio sui power chords, che pure mi era simpatico, è stato eliminato sostituito dallo studio diretto del brano.
Inoltre, fra le prime battute di BH, c'è la temibile tecnica del bending: ovvero si pizzica una corda e poi con le dita la si tira verso il basso (o la si spinge verso l'alto se è una delle tre corde più basse) cambiandole così la tensione e quindi il suono.
Questa tecnica non mi piace molto e il maestro ha dovuto più volte rassicurarmi che non rischio di spezzare le corde della chitarra: io però continuo a essere molto titubante al riguardo ed esito a piegare troppo la corda. Secondo me la piego abbastanza per alzare la nota di un semitono ma a due non ci arrivo per la mia troppa prudenza (forse col tempo...).
Ovviamente mi ha dato un esercizio ad hoc per impratichirmi su questa tecnica: l'esercizio bending. Per prima cosa mi ha insegnato una nuova scala: la scala ionica di DO. Questa scala ha impattato anche sul riscaldamento perché ha preso il posto delle scale caged1 e caged2.
Nel bending parto a suonare la scala ionica dalla nota più alta e subito dopo faccio il bending sulla nota successiva cercando di ottenere lo stesso suono della nota precedente. Sì perché il problema del bending è che bisogna basarsi molto sull'orecchio per capire quanto tirare (o spingere) la corda.
Per esempio, inizialmente parto dal FA sul tredicesimo tasto e lo pizzico normalmente, poi suono il MI sul dodicesimo tasto e piego la corda fino a quando non mi pare di aver ottenuto una nota simile alla precedente. Poi risuono normalmente lo stesso MI e passo a fare il bending col RE sul decimo tasto. In questo caso la differenza è di due semitoni e dovrei piegare troppo la corda per i miei gusti: quando acquisterò coraggio inizierò a piegarla maggiormente...
Non contento il maestro mi ha cambiato anche i giri dell'esercizio progressioni. Di mia iniziativa ho diviso i giri in quelli che contengono il F e non. In questa maniera mi esercito sui diversi insiemi di giri a due velocità diverse (per la cronaca sono arrivato a 54bpm e 72bpm).
Sono soddisfatto: lentamente ma progredisco...
Dimenticavo! adesso suono gli accordi col "basso diviso". In pratica suono nel primo quarto la nota tematica e, nei rimanenti tre quarti l'accordo. Questa tecnica presenta vantaggi e svantaggi. Il vantaggio e che sia ha una frazione di tempo maggiore per finire di preparare l'accordo, lo svantaggio è che spesso si pizzica la corda sbagliata invece che la tonale (io ho problemi a prendere la quarta corda per D e Dm ad esempio...). Io credo che il maestro volesse facilitarmi nel preparare il F ma non è così perché io inizio a impostare le dita dal mignolo e l'indice è quindi l'ultimo dito che posizione (e che, guarda caso, serve a suonare il FA tonale dell'accordo...).
Più volte mi è venuto da riflettere su quanto sia facile demoralizzarsi cercando di imparare a suonare la chitarra. Semplicemente a volte delle cose sembrano impossibili: non c'è niente di difficile da capire sono solo le mani che devono acquistare scioltezza. È quasi che le dita abbiano una loro propria intelligenza e che siano queste, più che noi, a dover imparare come muoversi, ad acquistare velocità e precisione.
L'unica soluzione in questi casi è non lasciarsi abbattere e perseverare: fondamentale è anche avere un insegnante che ci confermi che stiamo andando nella giusta direzione invece di star perdendo tempo...
Riguardo la scioltezza sto avendo dei riscontri positivi: sempre più spesso la mano destra trova la corda giusta da pizzicare senza bisogno che la guardi e, analogamente, riesco a fare altrettanto con la mano sinistra (quando non la devo spostare lungo il manico).
E poi ricordate la mia vecchia paura di avere le dita troppo corte che mi era venuta quando studiavo da solo e che, esasperato, mi aveva portato ad abbandonare la chitarra?
Anche in questo senso ho avuto una gradita sorpresa: il maestro introducendomi la scala ionica di DO mi aveva spiegato che non era obbligatorio che tenessi ancorato l'indice quando dovevo suonare le note sulla quinta e sesta corda. Il motivo è che, su queste corde, si deve suonare i tasti 8, 10 e 12 che sono quindi piuttosto distanti fra loro.
Non so, forse mi aveva fatto provare al volo e io mi ero prontamente lamentato, comunque una volta a casa ho scoperto che non ho problemi, anzi! Volendo posso suonare queste 3 note con indice, medio e anulare (faticoso) oppure con indice, anulare e mignolo oppure con indice medio e mignolo (queste due ultime combinazioni mi risultano di difficoltà equivalente)...
Da Granarolo l'annuncio della LIBERAZIONE di Genova.
49 minuti fa
Hai poi deciso se ti attrezzerai per farci ascoltare qualcosa online? :)
RispondiEliminaIn verità pensavo di invitarmi a casa tua per fare una registrazione....
RispondiEliminaeh! eh!
No problem, quando vuoi!
RispondiEliminaCiao