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domenica 10 dicembre 2017

Wu Chen Ju Lu Zhang...

[E] Per la comprensione completa di questo pezzo è utile la lettura della mia Epitome (V. 0.4.0 "Leida").

Qualche mese fa ho visto mio padre leggere una serie di grossi libri dalla copertina rossa: incuriosito gli ho chiesto di cosa si trattava. Mi rispose che erano una serie di gialli ambientati in Cina. In genere i gialli non mi piacciono: ogni tanto leggo qualcosa ma raramente mi appassionano. In questo caso c'era però un ulteriore motivo di interesse: l'ambientazione infatti è la Cina moderna o, almeno, gli albori di essa visto che la storia si svolge nei primi anni '90 (*1).

Per farla breve mi sono fatto prestare il primo volume della serie che ho letto in parallelo con Plutarco. Si tratta di La misteriosa morte della compagna Guan di Qiu Xiaolong, Ed. Marsilio, 2007, trad. Paola Vertuani.
La mia speranza era quella di farmi un'idea più precisa della Cina grazie all'ambientazione: ovviamente c'era il rischio che le descrizioni della Cina fossero solo superficiali ma, fortunatamente, non è stato così.

A dire il vero ciò che invece è superficiale è proprio la parte di mistero e investigazione, quella propriamente da giallo: essa procede in maniera meccanica e senza grossi colpi di scena, intuizioni sorprendenti o mirabili deduzioni. Già a metà libro si sa già chi sia il colpevole che però non può venire toccato. Si tratta infatti di un FGG (*2) e nella seconda parte del libro c'è la descrizione delle fatiche e difficoltà che l'investigatore protagonista della storia deve affrontare, a rischio della propria carriera, per portare avanti le indagini (*3).

Personalmente ho trovato questi ultimi capitoli molto interessanti perché descrivono bene il periodo di transizione della Cina negli anni '90. Nel libro vengono descritte quattro categorie di persone: 1. i nuovi imprenditori che nascono come funghi, ricchi e sempre più numerosi; 2. i lavoratori dipendenti della città (Shanghai) sono poveri secondo i criteri occidentali ma possono permettersi dei piccoli lussi: sono soddisfatti perché percepiscono comunque un miglioramento nelle loro condizioni di vita (*4); 3. gli alti quadri del partito comunista con i loro figli (FGG); 4. Altri (singoli personaggi): i bassi quadri del partito, preoccupati per il proprio futuro perché capiscono che i loro sempre meno numerosi benefici non compensano l'aumento dei prezzi dovuti al libero mercato; uno scienziato, molto freddo verso il governo a causa dei “recenti” eventi di piazza Tiananmen.

L'autore dipinge questi alti dirigenti del partito comunista come una sorta di aristocrazia: un gruppo autonomo e sostanzialmente chiuso che nella definizione dell'epitome equivale a un parapotere ([E] 4.2) politico. Questi potenti riescono a trasformare il proprio potere politico in ricchezza: sia tramite la corruzione che ottenendo i lavori migliori.
Il potere economico (i nuovi ricchi imprenditori) è ancora (siamo nei primi anni '90) completamente subordinato al potere politico: sarei curiosissimo di conoscere la situazione attuale.

Posso però divertirmi a tentare una proiezione (basata solo sul mio intuito) dell'attuale situazione sociale o, meglio, della complessione ([E] 3.3) fra i diversi poteri.
È chiaro che adesso la Cina ha potenti multinazionali, ovvero dei parapoteri economici: possibile che questi non abbiano alcun potere politico considerando che nel mondo attuale il potere di una nazione si basa sull'economia? Ovviamente no...
Suppongo che i rampolli delle famiglie più ricche si sposino con quelli delle famiglie appartenenti ai parapoteri politici. Un po' come i ricchi industriali europei cercavano di divenire nobili.
Ma il potere politico è più volatile mentre quello economico, la ricchezza e potere di una multinazionale, perdura per generazioni. Credo quindi che i parapoteri economici cinesi siano potenzialmente più forti della controparte politica e, più o meno lentamente, ne eroderanno le funzioni e quindi la forza.
In questa eventualità vedo due opzioni: 1. parapotere politico completamente sottomesso al parapotere economico: questa è l'eventualità descritta in [E] 15.4, con una democratastenia che vive la contraddizione di un regime “comunista” che sfrutta i poveri e tutela i ricchi; 2. parapotere politico che cerca di mantenere la propria indipendenza dai parapoteri economici concedendo poco e nulla: in questo caso ci sarebbe prima o poi uno scontro fra parapoteri economici e politici. Diversamente dalla rivoluzione degli “scienziati” di piazza Tienanmen, quella organizzata dai parapoteri economici dovrebbe avere successo. In questo caso il contrasto con la democratastenia rimarrebbe più sullo sfondo e questa potrebbe magari venire usata dalle due parti...

Su queste ipotesi pesano diverse incognite: prima fra tutte il potere militare (l'esercito cinese è di leva oppure è composta da professionisti?). La mia sensazione è che gli alti ufficiali siano ancora sotto il controllo del partito comunista e questo spiega l'attuale (almeno apparente) rigidità del parapotere politico. Di certo vedo infatti improbabile che i rampolli dei parapoteri economici scelgano le asprezze della carriera militare. Contemporaneamente anche soldati e ufficiali saranno vittime della dissonanza cognitiva fra ideologia comunista e capitalismo cinese: saranno quindi ansiosi di trasformare la propria forza militare in ricchezza...
Come spiegato nell'epitome la mentalità cinese, influenzata dal Tao, è molto più paziente di quella occidentale: tutto considerato credo che i membri del parapotere politico rifletteranno sempre più le posizioni dei parapoteri economici: quando poi la maggioranza sarà saldamente nelle mani dei “riformatori” (parapoteri economici) ecco che, in breve tempo, ci saranno grandi riforme. Sarà la fine della Cina comunista e la nascita di qualcosa di nuovo, forse sostituita da un qualche tipo di democrazia...

Il libro in realtà fornisce molti altri spunti e domande. Ad esempio mi sfugge il motivo dell'amore dei cinesi per la propria patria: perché un cinese che ha provato la libertà e ricchezza dell'occidente dovrebbe volere tornare in Cina (degli anni '90)? Questo l'autore non lo spiega...

Nel complesso è un libro che consiglio senza incertezze: forse un po' lento e con la parte “gialla” ridotta ai minimi termini, ma dall'ambientazione decisamente interessante.

Conclusione: devo cercare delle informazioni più aggiornate sulla società cinese, almeno del 2010, ma non saprei dove. L'ideale per me sarebbe un singolo libro: il mio interesse/tempo per la materia è limitato e non ho voglia di perdere tempo consultando troppe fonti diverse. Il problema è scovare il testo che faccia al caso mio... se esiste! Magari proverò a fare una ricerca preliminare su wikipedia e magari da lì trovare riferimenti a testi più specifici...

Nota (*1): Anni che, nella mia epitome ([E] 15.4), anch'io consideravo come quelli decisivi nella transizione fra la vecchia e nuova Cina.
Nota (*2): Suppongo che l'autore abbia spiegato precisamente il significato di questo acronimo ma non ci ho fatto caso e, per il resto dei capitoli, non lo ripete più. Comunque il significato di FGG è più o meno quello di “figli degli altissimi quadri del partito comunista cinese”: questi godono di svariati privilegi, accesso ai lavori migliori, rapida scalata delle gerarchie del partito, possibilità di accedere, grazie alle amicizie altolocate, a ogni genere di favori sia per sé che intercedendo (magari a pagamento) per altri.
Nota (*3): Sciupatrama: gli sforzi dell'investigatore sono vani e la polizia politica aspetta solo il minimo pretesto per poterlo arrestare. Ma poi c'è l'intervento del deus ex machina di turno che in questo caso corrisponde a un nuovo personaggio (mai neppure nominato prima!), la figlia di un membro del consiglio esecutivo del partito comunista cinese, ovvero una FGG, con la quale il protagonista aveva avuto una relazione anni prima e che, data la situazione disperata, prova a ricontattare. Della lotta politica fra gli alti quadri non si conoscono i dettagli ma alla fine il FGG (particolarmente vulnerabile visto che il padre è in coma ed egli non ha ancora “ereditato” una carica importante) colpevole individuato dall'investigatore viene usato dal partito come capro espiatorio per mostrare come non esiti a colpire i colpevoli nonostante le loro parentele. La parte processuale del libro è piuttosto rapida: il sospetto è arrestato nella notte, subito processato, condannato a morte e giustiziato poche ore dopo...
Nota (*4): Caso a parte le abitazioni: la popolazione delle campagne si riversa in città in cerca di lavoro e, nonostante che nuovi edifici e infrastrutture vengano continuamente costruiti, a ogni famiglia spetta solo una piccola stanza con il bagno in comune con le altre.

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