Mi sembrava di aver scritto un pezzo con le mie previsioni sull’andamento del covid-19 per questo inverno ma ho scoperto che ne avevo solo accennato nella conclusione al pezzo 1 a 30 pesi e 2 misure (del 4/10/2021) dove avevo scritto:
«Conclusione: mi sono dimenticato di aggiungere le mie previsioni per l’autunno/inverno! Ora ho già scritto anche troppo quindi sarò brevissimo e magari ci tornerò in seguito. Il punto è che non ho dati sull’Italia: paradossalmente conosco molto meglio la situazione USA e UK! Comunque credo che alla base del buon andamento dei contagi in Italia vi sia l’abbondanza estiva della vitamina D. Il bel tempo si è mantenuto anche per tutto settembre ma temo che da ottobre il caldo sia finito e le persone inizieranno a coprirsi sempre di più: da metà ottobre quindi mi aspetto un nuovo aumento dei contagi (la vitamina D necessità di un due settimane per essere assimilata): per provare a prevedere l'entità dell'aumento dovrei sapere tanti altri dati, come per esempio le vaccinazioni mese per mese (o almeno quante sono quelle più vecchie di sei mesi). A questo si sovrappone poi l’anomalia sempre più evidente dei picchi che salgono improvvisamente ma che poi crollano (ne scrissi uno o due mesi fa) come se qualcosa di importante nel modello della malattia non tornasse: vedi, per esempio, la previsione errata di aumento dei contagi fatta in UK ad agosto quando sono state tolte tutte le restrizioni e che poi non è avvenuta nelle dimensioni che erano state previste dagli “esperti”.
Insomma nel complesso credo che i contagi aumenteranno ma non sono sicuro se ci sarà una nuova ondata o no: però credo ci siano motivi per sperare che non sarà così (a meno di nuove varianti ancora più resistenti ai vaccini).
E a seconda della situazione mi immagino già i nostri politici attribuire ciò che va bene al verdepasso e ciò che va male al poco verdepasso!»
In realtà le giornate di caldo e sole sono durate per praticamente tutto ottobre terminando a inizio novembre. Con una puntualità che dovrebbe fare riflettere chi ha un minimo di cervello si vede immediatamente che i contagi stanno riaumentando.
Al calo naturale della vitamina D si sovrappone poi un’efficacia molto scarsa dei vaccini nel prevenire il contagio e la diffusione dello stesso (funzionano invece nel diminuire significativamente la probabilità di essere ospedalizzati (*1)): e, siccome il numero di terapie intensive/morti è proporzionale al numero di contagiati, se questo inizia a crescere esponenzialmente presto o tardi si avvertirà la ricaduta sul primo.
La questione interessante è se ci sarà una nuova crisi sanitaria, ovvero terapie intensive sature con conseguente incremento della mortalità per incapacità del sistema sanitario nazionale di curare adeguatamente tutti coloro che ne hanno bisogno. Ovviamente non dimentichiamoci di ringraziare che negli anni scorsi, neppure troppi, ha deciso di tagliare drasticamente tali posti letto senza scordarci della “buona” UE che ne è stata la mandante.
Io sono ancora ottimista: credo che l’immunità naturale sia molto più diffusa di quanto si creda e le fasce di popolazione più vulnerabili (e che avrebbero intasato le terapie intensive) dovrebbero essere state protette dal vaccino (*2).
Per quel che mi riguarda, nonostante il rischio e le difficoltà, ho deciso di non vaccinarmi: non per motivi sanitari ma morali. Non mi sto a ripetere visto che non ho cambiato idea e quindi copio e incollo quanto scrissi a fine luglio in Immunità di gregge all’italiana: «Io sarei tentato, considerando la maggior pericolosità della variante delta di vaccinarmi: fossi sicuro di aver già preso il covid-19 a marzo 2020 e di nuovo a settembre 2020 non ci penserei nemmeno ma questa sicurezza non ce l’ho.
Ciò che mi frena è il verdepasso: non sopporto i ricatti e odio cedere ai ricatti: il verdepasso è un ricatto e, oltretutto, pure ipocrita. E, come sapete, non tollero neppure l’ipocrisia.
Ci rimarrò stecchito? Spero di no: visto che l’Ivermectin (che di sicuro salverebbe me e migliaia di italiani) è tabù, non mi rimane altro che proteggermi con la vitamina D. Cerco di prendere il sole e, in autunno, aumenterò la dose di vitamina D in pillole. Però, se non avessi già preso il covid-19 l’anno scorso, potrebbe non essere sufficiente.
Insomma c’è una possibilità concreta che questo autunno ci lasci le penne: una percentuale di rischio troppo alta per una persona normale. Ma io, nel bene e nel male, non sono normale. Cedere a un ricatto è moralmente sbagliato: chiaramente la morale è qualcosa di totalmente al di là delle scarse capacità di comprensione dei nostri politici… vabbè…»
A quanto sopra riportato aggiungo solo che il rischio, grazie a un autunno particolarmente soleggiato, si sposterà all’inverno: come al solito fino a marzo. Da aprile avremo di nuovo l’aumento della vitamina D, etc…
Fino a ottobre, e quando posso anche in questi giorni, ho cercato di prendere un po’ di sole: quando non posso integro con pillole di vitamina D. Spero che basti.
Aggiungo anche che, più o meno a settembre di questo anno, ho avuto per almeno un due settimane degli accenni di mal di testa: lo segnalo perché 1. io non ho mai del mal di testa; 2. un nuovo sintomo peculiare della variante delta è il mal di testa. Possibile quindi che io abbia già fatto senza rendermene conto il mio richiamo? Non è da escludere: nel frammento riportato qui sopra scrivo di sospettare di aver preso il covid a marzo 2020 e, devo aggiungere, che mi sono trascinato una noiosa tossettina secca fino a maggio 2020. All’epoca non si sapeva neppure che esistesse ma forse ero un caso di covid lungo: se così fosse la mia resistenza alla malattia sarebbe ottima.
Scusate la digressione sulla mia salute non troppo interessante: come una mia amica ha giustamente osservato sono un caso senza speranza: sono tendenzialmente ipocondriaco ma, contemporaneamente, ho poca fiducia in medici e farmaci!
Conclusione: beh, dovendo tirare le somme sono ottimista e non credo che vi saranno nuove emergenze sanitarie. Ovviamente lo stato di emergenza sarà rinnovato sine die ma ormai solo gli ingenui credono che questo sia legato alla situazione sanitaria e non a scopi politici e di repressione del dissenso."Credere, obbedire e vaccinarsi" è il motto del governo Draghi e, quindi, dei media: questo toglie ogni spazio a riflessioni che non seguano la narrativa dominante.
Nota (*1): ma mi piacerebbe avere delle statistiche chiare che indicano le ospedalizzazioni per fasce di età E FATTORI di RISCHIO. Sarei davvero curioso: ma, stranamente, non si trovano…
Come ho scritto qualche settimana fa sono però fiducioso (v. Il bubbone) che presto avremo notizie interessanti anche su questo fronte.
Nota (*2): al riguardo il mio timore è che la protezione dall’aggravamento della malattia cali, magari meno rapidamente, come quella dal contagio. Per le fasce di popolazione più deboli anche una diminuzione di efficacia del 50% potrebbe raddoppiare le morti. Al momento comunque non ho dati al riguardo e quindi, lo ribadisco, si tratta solo di una mia supposizione.
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