Come ho accennato nel corto Numeri e morale oggi avrei tante idee su cui scrivere. Oltre agli argomenti lì segnalati da vari giorni rifletto su un problemino matematico grazioso: ma su questo ci farò un articolo “defatigante” a parte…
Ma alla fine, al di là delle mie note, mi sembra che i pezzi stessi mi chiedano di essere scritti: tutti gli elementi confluiscono insieme, con tante coincidenze che si sovrappongono, che mi sento obbligato a evidenziarli a mia volta…
Lo spunto di oggi è il nuovo video del Dr. Campbell pubblicato poche ore fa su Youtube: Interesting video dal canale Dr. John Campbell
Dopo un’introduzione piuttosto tecnica vengono presentate tre ricerche che mostrano il meccanismo con cui l’Ivermectin interferisce, con grande efficacia, nella replicazione del SARS-CoV-2.
Altre conferme su tante altre conferme: non entro nei dettagli, visto che voglio evidenziare altro.
In Pervicacia e sicumera concludevo spiegando come la politica, dicendo di basarsi sulla “scienza” per le decisioni sulla pandemia, si sia infilata in un vicolo cieco o, almeno, in una strada molto perigliosa e irta d’ostacoli.
Un anno fa tale affermazione era a mio avviso già dubbia ma comunque difendibile: personalmente già lo scegliere la sola via dei vaccini senza considerare altre strade che avrebbero potuto contribuire a bloccare la pandemia mi aveva fatto fortemente dubitare della buona fede di questa decisione. Sicuramente dimostrava mancanza di buon senso. Inutile che ripeta qui quali siano le varie alternative: l’ho già scritto molte altre volte.
Nel corso del 2021 però le ricerche che dimostrano l’efficacia, non di alternative ai vaccini, ma di farmaci a BASSO COSTO che avrebbero potuto contribuire fortemente alla diffusione della pandemia, si stanno moltiplicando e accumulando.
Le nuove tre ricerche sull’efficacia dell’Ivermectin sono solo l’ennesimo esempio. Sicuramente la censura diretta o indiretta interverrà a minimizzare, “spiegare meglio”, metterà “nel giusto contesto” anche queste ultime novità ma la mia netta sensazione, come ho spiegato nei giorni scorsi, è che questo tipo di ricerche si moltiplicheranno nei prossimi mesi in maniera tale da non poter essere più facilmente ignorate. La verità scientifica in genere emerge lentamente ma la pandemia ha catalizzato l’interesse del mondo scientifico e questo ne sta aumentando di molto la velocità.
Non mi stupirei se si arrivasse prima del previsto (intendo nei prossimi 2-3 mesi) al momento in cui il castello di carta con cui la politica occidentale ha basato le proprie scelte venisse giù tutto insieme. Il fronte è infatti abbastanza ampio da far sì che ci siano dei potenti che abbiano interesse a far scoppiare questo bubbone.
Un risultato che ho fatto mio da “La fabbrica del consenso” di Chomsky è che i media, quando il fronte del potere è spaccato, possono venire usati anche per diffondere la verità. Lo scopo ultimo è sempre la lotta fra poteri ma il risultato intermedio positivo è che l’opinione pubblica viene informata più correttamente.
In effetti i paesi scandinavi hanno già iniziato a cambiare strategia: per adesso la narrativa ufficiale si limita a ignorare il fatto oppure lo riduce al solito stereotipo dei paesi nordici che, un po’ strambi, amano fare a modo loro…
Come al solito sarà fondamentale l’evoluzione della situazione in USA: se Biden venisse sbugiardato allora i contraccolpi si sentirebbero chiaramente anche in Europa.
Alla fine mi rendo conto che la mia speranza che chi ha indirettamente provocato centinaia di migliaia di morti evitabili paghi è probabilmente solo una mia fantasia. La politica se la caverà sacrificando qualche capro espiatorio (in Italia avremo invece il capretto, chi mi segue sa a chi mi riferisco) i media intorbideranno le acque ribaltando i fatti: semplicemente diranno “ora si sa che XXX ma prima NESSUNO lo sapeva”, “abbiamo seguito sempre la Scienza” e altre scuse più o meno credibili.
Del resto la maggioranza crede ancora nella buona fede della politica. Ecco le parole finali del video del Dr. Campbell con cui si appella ai capi di governo occidentali: “Come on ya all: you are not a horse, you are not a cow. World leaders you got a human intellect: let's use it to follow the scientific evidence, to save human pain, suffering and deaths.” (*1)
Mi chiedo, proprio come curiosità mia personale, come reagiranno i manovali dell’informazione: come ho spiegato si tratta di persone, anche intelligenti, che in buona fede ripropongono e giustificano la narrativa dominante: si renderanno conto che non seguivano la scienza, come credevano, ma solo il conformismo che a essa diceva, mentendo, di rifarsi?
Non lo so: ammettere i propri errori non viene molto naturale all’uomo: vedremo. Sicuramente qualcuno capirà di essere stato troppo ingenuo e di essersi schierato dalla parte sbagliata ma sulla percentuale effettiva di ravvedimenti non mi sbilancio…
Conclusione: di solito sono pessimista e temo che, proprio per questo, tenda ad affidarmi troppo alla speranza: vedo tutto nero così appena mi imbatto in del grigio scuro lo sbaglio per bianco!
Comunque ho davvero la forte sensazione che il bubbone stia per esplodere: molto prima di quanto case farmaceutiche e mondo politico avessero previsto (*2) (*3)...
Nota (*1): il “ Come on ya all: you are not a horse, you are not a cow” credo si riferisca alla FDA che questa estate aveva scoraggiato (giustamente) l’uso del farmaco nella variante veterinaria proprio con tale motto…
Nota (*2): non so, magari avevano previsto che la verità sarebbe emersa dopo una decina di anni, a pandemia finita: che alla fine si sarebbe trattata di una questione teorica che non avrebbe interessato più di tanto e che sarebbe stato facile porre sul piano di un lontano dibattito scientifico…
Nota (*3): di preoccupante ci sono invece i 36 miliardi di utili della sola Pfizer ottenuti dal suo vaccino: quanti uomini si possono corrompere con tutto quel denaro? Troppi...
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