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sabato 5 aprile 2014

Hugo 5

In che serie terribile mi sono imbattuto!
Tre racconti nel classico stile “LSD” che non digerisco...

Il salario purpureo di Philip José Farmer. Conoscevo bene l'autore avendo letto la sua straordinaria saga di Riverworld e per questo ero estremamente speranzoso...
Sono però riuscito a leggere solo tre pagine su diciotto: davvero mi sono sforzato di andare avanti ma ogni singola frase era incomprensibile. Avevo la speranza che dopo un po' si iniziasse a capire qualcosa ma questo non senso mi dava il voltastomaco...
Devo farmi dire dal mio amico che ha già letto tutti questi racconti se vale la pena fare uno sforzo aggiuntivo per terminare di leggere questo: io credo di no.
Voto: 0 / 10

Per muovere le ossa di Fritz Leiber. Anche Fritz Leiber mi piace molto e anche in questo caso sono stato deluso. Evidentemente erano anni in cui lo stile “LSD” piaceva molto...
Comunque, almeno in questo caso, la storia si riesce a seguire: fa pena ma si capisce. Inutile provare a riassumerla: si basa più su immagini che su contenuti.
Voto: 4½ / 10

Invece Harlan Ellison non lo conoscevo ma il suo Non ho bocca, e devo urlare è stato ugualmente una delusione. Qualche idea interessante che, per certi versi, mi ricorda Matrix (il film) almeno c'è. Nel complesso però la storia è debole e al finale, più che sentirmi sconvolto per il protagonista che “non ha bocca e deve urlare” mi sono sentito triste per KGB che “ha gli occhi e l'ha letto”...
Voto: 5 / 10

Conclusione: non so come spiegarmi la qualità di questi premi Hugo... Forse anch'io, dopo tutto, sono schiavo del mio tempo: i premi Hugo che tanto mi piacevano magari sono solo quelli degli anni '80... Voglio vedere in che anno è stato pubblicato Dune: nel 1965! pensavo negli anni '70... e dieci anni per metabolizzarlo... (*1)

Nota (*1): scusate: ho scritto una riflessione fra me e me. Penso che Dune sia stato un romanzo cardine che abbia in parte alterato la maniera di scrivere fantascienza ponendo l'accento sull'ambientazione....

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