Da tempo conoscete la mia attenzione alla libertà sempre più minacciata in tutte le sue forme: per il mio background sono portato a seguire maggiormente le minacce dirette contro i diritti delle singole persone e verso Internet, a sua volta strettamente connesso alla libertà d'espressione.
Eppure ci sono dei pericoli ancora più urgenti: adesso si attenta direttamente alla sovranità dei singoli Stati e quindi alla libertà di interi popoli!
In particolare mi riferisco all'accordo economico/commerciale chiamato TTIP che, per ragioni che vi saranno chiare guardando il video, sta venendo portato avanti quasi di nascosto per evitare che venga affondato dall'opposizione dell'opinione pubblica.
La signora del video è chiaramente di parte ma ha il merito di citare dei fatti che, come minimo, fanno riflettere (e che personalmente mi fanno rabbrividire). Provate comunque a cercare altre informazioni indipendenti e confrontatele...
Il succo è che per favorire le grandi multinazionali, che stanno diventando i veri poteri forti a livello globale (v. I poteri forti: definizioni ed esempi), si vuole eliminare parte della sovranità nazionale (e quindi della libertà dei rispettivi cittadini). La motivazione è per avere un aumento di ricchezza complessivo ma in realtà saranno solo le multinazionali a trarne i benefici maggiori mentre la maggior parte delle persone, italiani compresi, oltre che meno liberi diventeranno più poveri...
Quando leggevo i romanzi di fantascienza cyberpunk (per capirci quelli di William Gibson in gran voga alla fine degli anni '80), che dipingevano un futuro governato da multinazionali più potenti di singoli Stati, rimanevo sempre perplesso da un particolare: non capivo, e nemmeno l'autore si azzardava a provare a spiegarlo, come sarebbe stato possibile passare dalla relativa libertà di quegli anni al mondo d'incubo da loro descritto.
Adesso l'ho capito. Stiamo proprio attraversando questa fase intermedia: accordi economici con fortissimi vincoli legali che vengono approvati nel silenzio grazie alla complicità dei media e della classe politica.
I media perché, tranne eccezioni di poco conto, appartengono essi stessi a grandi gruppi finanziari; la classe politica perché ormai gli ideali democratici di sovranità popolare si sono corrotti e i partiti sono al soldo dei poteri forti economici. I politici, magari con parenti all'interno dei poteri forti economici o essi stessi provenienti da questi (vedi Monti), sono solo dei burattini che servono per dare al popolo l'illusione di autodeterminarsi e mantenerlo quindi quieto...
Se tutto è antisemitismo
5 ore fa
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