Scrivo raramente di economia: i motivi sono due.
1. Ne so poco e la materia, molto tecnica, è spesso controintuitiva.
2. Ritengo l’economia un mezzo, non una causa.
Su questo secondo punto devo soffermarmi un attimo per spiegarmi meglio.
Dal mio punto di vista la società occidentale è in crisi non per l’economia ma per la politica. Ovvio che l’economia ha dei cicli, di crescita e di depressione che si susseguono, ma ve lo ricordate quando è stato l’ultimo ciclo positivo che ha reso TUTTA la popolazione un po’ più ricca? Per l’Italia bisogna tornare ai primi anni ‘90 e fu una parentesi brevissima.
Il punto è che ormai l’economia è divenuta lo strumento principale usato per creare diseguaglianza, sia fra nazioni che all’interno di esse. Questo perché nelle democrazie occidentali la politica, con vari distinguo in base al paese, ha ormai abiurato il suo compito di fare l’interesse della maggioranza. Questo è tanto più evidente nei paesi meno democratici come l’Italia.
Quindi sì, analizzando bene le diverse decisioni economiche si può capire come, tecnicamente, la popolazione verrà fregata, derubata e impoverita. Ma io sono più interessato al chi e al perché che al come.
Se so che un partito ormai totalmente contro gli interessi del paese come il PD è a favore del Recovery Found non ho bisogno di analizzarne i dettagli per sapere che si tratta di una fregatura per l’Italia.
Se il non eletto Draghi, scelto direttamente da Bruxelles, è a favore del “Recovery Found” non ho bisogno di analizzarne i dettagli per sapere che si tratta di una fregatura per l’Italia.
Per questo anche del “Recovery Found” mi sembra di aver scritto poco. Provo a riassumere quello che sapevo (e che forse ho già scritto).
Siamo nella primavera 2020 e la quarantena forzata di tutto il paese ha messo in crisi l’economia di un paese che, semplicemente, non può lavorare. Servirebbero subito aiuti diretti ad aziende e lavoratori, autonomi e non.
Abbiamo due opzioni:
1. emettere obbligazioni italiane come facciamo da sempre (mai sentito parlare del debito pubblico?). Grosso modo occorrerebbe una cifra, una tantum, pari a quanto già raccogliamo ogni MESE.
PRO:
A. i tassi al momento erano molto buoni e quindi le obbligazioni avrebbero dato interessi bassi. Insomma l'Italia avrebbe pagato poco il prestito.
B. i soldi li avremmo potuti gestire come meglio ci pareva.
C. i soldi sarebbero stati immediatamente disponibili e avrebbero quindi permesso interventi tempestivi.
D. essendo un debito sovrano, se l’Italia fosse per esempio tornata alla lira, sarebbe stato pagato in lire.
CONTRO:
A. piccolo aumento del debito pubblico pari al valore delle obbligazioni emesse.
2. l’alternativa era mettersi d’accordo con l’UE, ovvero trovare una soluzione che soddisfasse gli interessi della Germania e, in misura minore, della Francia. Un finanziamento comune, che andava blindato con regole capestro.
PRO:
A. tassi bassi (credo).
B. “Recovery Found” suona meglio di “Fondo per la Ripresa”
CONTRO:
A. le regole capestro non permettono all’Italia di spendere quei soldi come meglio crede: lo deciderà l’UE. Aspettatevi quindi che il grosso del denaro vada a multinazionali estere e che le “riforme” guidate dalla UE aumentino tasse, riducano i servizi e diminuiscano le libertà. Soldi disponibili solo se si obbedisce e si spende il denaro come deciso dai burocrati UE.
B. il denaro disponibile dopo anni, quando ormai aziende e famiglie sono fallite.
C. il debito non è sovrano ma verso l’UE. Se l’Italia dovesse uscire dall’euro tale debito dovrà essere ripagato in euro e non in lire.
(D. lo sottolineo qui perché mi pare di capire che molti non lo sappiano: il "Recovery Found" NON è un regalo all’Italia ma un prestito che andrà rimborsato.)
Cosa ha scelto la politica prima con Conte (in pratica governo PD) e poi confermando con Draghi?
Ovviamente l’opzione più tossica e dannosa per l’Italia: una specie di MES da cui scommetto molte clausole capestro saranno state scopiazzate.
Ecco che adesso un quotidiano in linea, appartenente alla famiglia Agnelli, ci racconta questo:
Il Recovery è il nuovo Patto di stabilità: così la Ue sorveglierà l'Italia sulle riforme di Angela Mauro su HuffingtonPost.it
Non ho intenzione di leggerne il contenuto, mi basta il titolo. Suppongo che la giornalista riuscirà a trasformare una colossale fregatura in una grande "opportunità".
Interessante è che la giornalista (o di chi ha dato il titolo all’articolo) abbia sintetizzato così esattamente la verità (e fregatura) maggiore del “Recovery Found”: il titolo sintetizza la verità perché chi lo ha stabilito ha una mentalità in cui la UE corrisponde al bene, all’efficienza, alla sicurezza, alla pace, al progresso, ai burocrati capaci e onesti.
Per questo la frase “la UE sorveglierà l’Italia sulle riforme” gli pare una cosa buona, non negativa.
I mandarini/scribacchini, latori della volontà dei poteri economici esteri e degli azzimatissimi burocrati di Bruxelles, vivono in un mondo a parte e non si rendono conto che una percentuale sempre più alta di italiani, sfortunatamente senza rappresentanza politica, ormai vede chiaramente attraverso le loro bugie.
Conclusione: niente, incazzatura inutile di prima mattina. La maggioranza degli italiani si allatta quotidianamente alla tetta siliconata della propaganda di Stato e si convincerà facilmente che il “Recovery Found” sia una benedizione; e poi ci sono quelli che amano regole e regolamenti che magari si auspicano una sorveglianza della UE e che non considerano che l’Italia, per Bruxelles, è ormai solo un osso da spolpare.
teocrazia
2 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento