Per un breve momento ho pensato di scrivere delle mie vicissitudini col Leviatano di Hobbes.
Nella noiosissima parte finale che sto leggendo adesso egli sta demolendo le argomentazioni del cardinale Ballardini (o un nome simile) sull'infallibilità del Papa attraverso citazioni prese dalla Bibbia. Io, per frustrazione e noia, mi sono allora divertito a smontare un paio di questi suoi ragionamenti sfruttandone delle inconsistenze interne (ovvero basandomi sulle sue stesse premesse senza, per esempio, andare a cercare nuovi passi della Bibbia a sostegno delle mie tesi) e li ho annotati a margine. Ma credo sia bene che questi sofismi lì rimangano. E adesso, mentre riflettevo su una possibile obiezione di Hobbes, mi è venuto in mente un terzo argomento… vabbè, se nei prossimi giorni vedete un articolo col marcatore “Peso”, “Filosofia” e “Hobbes” allora vi consiglio di evitarlo…
A dire il vero anche di calcio non ho molto da dire ma è facile accumulare enne argomenti fino a quando il pezzo non ha raggiunto la dimensione desiderata. Beh, partiamo…
Vlahovic: se il giocatore vuole andarsene e arriva un’offerta sui 40 milioni lo lascerei partire. Certo è giovanissimo e negli ultimi mesi è cresciuto oltre le mie aspettative soprattutto in termini di personalità, però ho anche la sensazione che stia vivendo un momento particolarmente fortunato e che quindi adesso le altre squadre potrebbero offrire di più: in altre parole un’altra stagione con la Fiorentina potrebbe abbassarne il valore.
Mi fa piacere ricordare cosa scrissi il 15 dicembre 2020 quando ancora (mi pare) non aveva segnato nessun gol pur giocando titolare: «[...] cosa mi è piaciuto di Prandelli?
1. ha insistito su un attaccante (come dicevo di fare io): secondo me tutti e tre gli attaccanti della Fiorentina sono buoni ma probabilmente Prandelli ha puntato su Vlahovic, quello più debole psicologicamente e, quindi, meno adatto in questa situazione difficile. La logica di Prandelli è chiara: fisicamente Vlahovic gli ricorda Toni ma, sfortunatamente, Vlahovic non è Toni.» da Serie B?
Evidentemente proprio il carattere di Vlahovic, che io avevo giudicato una debolezza, adesso che sta giocando alla grande si è trasformato in una forza…
Pirlo: ieri la Juventus di Pirlo ha perso in casa col Milan 0 a 3 ed è fuori dalla zona Champions (*1). A mio parere, nonostante l’improvviso calo di Ronaldo, la Juventus è la squadra con la rosa più forte (superiore, per capirsi, anche a quella dell’Inter) e quindi la differenza, in negativo, l’ha fatta l’allenatore.
Allora Pirlo ha tutte le colpe?
Beh, Pirlo non è un fungo che improvvisamente è spuntato in tarda estate alla Continassa (il centro sportivo della Juventus) dicendo “Quest’anno la Juventus l’alleno io!”. Qualcuno l’ha voluto ben sapendo della sua inesperienza. A inizio agosto scrissi il corto Pirlata dove spiegai ciò che mi pareva ovvio: «Un allenatore senza esperienza è un rischio troppo grande: la probabilità che si riveli eccellente sono troppo scarse, molto meglio andare sul sicuro assumendo allenatori affermati.
Quindi?
Secondo me la dirigenza della Juventus ne è consapevole e quindi bisogna pensare un “passo più in là”. Evidentemente si aspettano almeno una stagione di transizione: c’è da svecchiare in genere la squadra e da rifare l’attacco. La speranza è quella di disfarsi di Ronaldo al Paris Saint-Germain: secondo me sarebbero anche felici di lasciarlo partire gratis. I giornalisti ossequiosi e servili affermano che Ronaldo è un fuoriclasse ma attualmente è solo un forte giocatore che non vale assolutamente il suo stipendio: e la dirigenza lo sa… credo…
Tornando a Pirlo il suo ruolo sarà quindi quello di parafulmini per una Juventus da ricostruire.
Il rischio è che Pirlo riesca a fare peggio del previsto e che quindi perda o rischi di perdere lo scudetto. Se Conte rimane all’Inter e la squadra viene rinforzata la possibilità sarebbe concreta.»
Più o meno confermo tutto. Il succo dell’analisi è: squadra da rifondare e Pirlo parafulmini. Magari pesò anche l’idea Superlega (che avrebbe garantito la liquidità per la rifondazione della squadra), non so. Solo che le cose stanno andando peggio del previsto.
E quindi la colpa è di chi ha scelto l’allenatore troppo inesperto: suppongo l’Agnellino (v. anche Aprilità varie e Agnellino e Marcuse) anche se a pagare sarà Palatici (non senza motivo visto che la sua buona dose di colpe ce l’ha).
Previsioni: Come si può leggere nel precedente corto del 10 agosto consideravo l’Inter come una potenziale contendente per lo scudetto SE Conte fosse rimasto ad allenarla (all’epoca sembrava molto in bilico: probabilmente la dirigenza si auspicava che si dimettesse per risparmiare denaro dato che i suoi risultati erano stati comunque buoni).
E infatti nella mia previsione non ufficiale alla sesta giornata stilai questa classifica:
«1° Inter, 2° Napoli, 3° Juventus e 4° Atalanta; a ridosso Milan e Roma più indietro la Lazio soprattutto se supererà la fase a gironi della Champions.»
E all’epoca l’Inter era pure partita malino mentre il Milan sembrava un rullo compressore (cercando su Google la classifica all’epoca di questa mia previsione era: Milan 16; Sassuolo 14; Atalanta 12; Juventus 12; Napoli 11 (un punto di penalizzazione); Verona 11; Inter 11; Roma 11; Lazio 10.)
Sono sicuro che se al Napoli non si fosse infortunato l’attaccante Osimhen oggi la squadra di Gattuso sarebbe seconda e il campionato, forse, sarebbe ancora da decidere.
Aggiungo la spiegazione della mia frase finale un po’ criptica: «più indietro la Lazio soprattutto se supererà la fase a gironi della Champions.»: intendevo dire che se la Lazio avesse superato la fase a gironi, non avendo né l’abitudine né la rosa per un doppio impegno di tale portata, ne avrebbe risentito perdendo punti in campionato: e in effetti così è stato.
Comunque vediamo: ancora mancano tre giornate alla fine del campionato e la classifica potrebbe ancora cambiare...
Gattuso: Mi sono convinto: è un allenatore molto bravo e sarei felicissimo se divenisse il nuovo allenatore della Fiorentina. De Laurentis sta iniziando a perdere colpi, personalmente ritengo che l’anno scorso fu lui a sfasciare la squadra di Ancelotti, ma Gattuso seppe rimediare e quest’anno, senza i problemi in attacco, avrebbe potuto fare benissimo. Insomma non è il “sergente che ringhia e basta” come l’avevo frettolosamente giudicato qualche anno fa ma un allenatore con grandi capacità psicologiche oltre che molto competente.
Riflessione: Certo che è incredibile quanti siano gli incompetenti che vivono nel mondo del calcio. Io non mi ritengo un esperto, del resto seguo solo una o massimo due partite ogni settimana, non ho mai giocato a calcio e sono stato “trascinato” allo stadio forse un un paio di volte: eppure le mie previsioni sono decenti, certo non perfette, ma a grandi linee mi sembra di azzeccarci abbastanza. Invece ci sono persone che per lavoro seguono il calcio, che guardano tutte le partite, che hanno la possibilità di interagire con i diretti interessati, che non perdono tempo come me a leggere vecchi libri o a scrivere epitomi ma che però commettono molti più errori di quanto faccia io nonostante il mio scarso impegno in questo ambito.
Eppure nel calcio dovrebbe vigere la meritocrazia (forse non fra i giornalisti dove il servilismo e la piaggeria è probabilmente più utile) i dirigenti, gli allenatori e i giocatori più bravi dovrebbero fare carriera e gli altri no: invece…
La cosa drammatica è che il calcio è lo specchio della nostra società: il mondo fa schifo perché c’è un buon 50% di persone che non si meritano la posizione o il potere che hanno. Una zavorra che lentamente sta facendo annegare tutti…
Conclusione: è con questa nota positiva e allegra chiudo il pezzo.
Nota (*1): evito battute sulla zona Superlega...
lunedì 10 maggio 2021
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