Siccome non ho voglia di “studiare” ho deciso di scrivere questa breve riflessione: qualche giorno fa ho letto l’introduzione di “Framers’ coup”, un saggio sulla stesura della costituzione americana.
Due elementi mi hanno colpito:
1. Il numero di collaboratori di cui si è potuto avvalere l’autore (Michael J. Klarman, professore universitario ad Harvard): una ventina di studenti sguinzagliati alla ricerca di materiale, altri professori, almeno un paio di segretarie, dozzine di lettori che lo hanno aiutato con i loro riscontri…
Devo ammettere che mi ha ingelosito visto che io faccio fatica anche solo a raccattare pochi lettori svogliati!
2. L’autore è un professore di Legge (*1), non storia!
Soprattutto questo secondo punto mi ha dato da pensare: mi chiedevo se fosse un bene o un male.
Alla fine ho stabilito che è un bene: il fatto che la sua materia non sia prettamente la storia lo libera da molti pregiudizi e pressioni e questo gli permette di affrontare l'argomento senza avvertire il peso che sentirebbe uno storico (*2). La precisione storica, con fonti e citazioni ben specificate, l’hanno poi garantita i molti “schiavetti” al suo servizio…
Conclusione: per adesso non ha niente da invidiare a saggi di storici.
Nota (*1): poi, in realtà, se ho ben capito insegna l’evoluzione della costituzione e i suoi effetti sulla società: insomma viene da un campo diverso ma parallelo a quello storico!
Nota (*2): uno storico che voglia proporre un’interpretazione innovativa di un evento ci deve andare con i piedi di piombo: è ben conscio di tutte le teorie preesistenti e delle interpretazioni che vanno per la maggiore e non è quindi facile opporsi, anche solo psicologicamente, al preesistente. Il professore di legge invece può dire quello che pensa: nel caso peggiore gli storici diranno che di storia non ci “capisce niente” ma la sua carriere di professore di legge non ne risentirà.
Citare FB (non in giudizio) - 13/5/2021
Una cosa che odio di FB è che non si può, o almeno a me non riesce, ricavare il collegamento a uno specifico commento.
Adesso, per esempio, vorrei discutere uno scritto di Diego Fusaro ma non so come citarlo e, contemporaneamente, sia per correttezza che per motivi di copyright, non mi va di fare un copia e incolla.
Ah……
….
…..
……
Google mi ha dato la risposta: il collegamento è “nascosto” nella data (!) del commento…
Quindi: (vedi corto successivo)
Dittatura - 13/5/2021
Diego Fusaro ha scritto questo commento su FB.
Il succo è lo stupore per la mancanza di proteste per decisioni liberticide giustificate con motivazioni legate alla pandemia.
Per esempio il divieto di assemblea: legge che fu “fascistissima” è tornato senza destare alcuna polemica.
Poi, non ricordo, oltre allo stupore vero e proprio mi pare che insista sul rapporto che deve esistere fra libertà e salute. Cose giuste e condivisibili di cui a suo tempo anch’io scrissi.
Piuttosto voglio evidenziare il suo stupore per la quasi totale acquiescenza della popolazione alle varie misure contro la libertà. Mi pare che sfugga a Fusaro la regola generale che si può ricavare dalla storia.
Ovvero: è normale che la maggioranza della popolazione non si accorga di scivolare in una dittatura. Lo scrissi nel pezzo L’origine della dittatura e l’ho ribadito, aggiornandolo alla situazione attuale, in Film già visto...
Siccome questo è un corto mi limito a ricopiare il passaggio chiave: «La mia conclusione è che quindi esistano almeno due fasi nella "vita" di una dittatura: nella prima le idee, i programmi politici, gli ideali di quel partito o movimento che si trasformerà in dittatura, devono sembrare legittimi e non pericolosi: la sua vera natura non è immediatamente manifesta né intelligibile; solo nella seconda fase la dittatura avrà acquisito abbastanza potere e si rivelerà tale imponendo le proprie decisioni anche senza l'approvazione della maggior parte della popolazione. Probabilmente esiste anche una fase intermedia che potrà, più o meno a lungo, sovrapporsi con la seconda: in questo periodo la dittatura inizia a fare scelte moralmente dubbie ma chi prima l'aveva sostenuta in buona fede, piuttosto che riconoscere il proprio errore di valutazione e opporsi a essa, si limita a storcere il naso e in qualche maniera trova giustificazioni per l'ingiustizia sempre più palese.»
Aggiornamento su Paranormal - 15/5/2021
Ieri sera sono andato avanti nella visione della serie egiziana (v. Paranormale). Di seguito qualche dettaglio che ho notato:
- All’ospedale il massaggio cardiaco a una donna viene fatto da un’infermiera mentre il medico (maschio) usa il defibrillatore sulle clavicole invece che sul petto!
- Il nemico della guerra in corso non è mai nominato apertamente: nella prima puntata poteva essere un caso ma adesso credo sia voluto.
- In una scena di pochi secondi si vede un aereo in volo ripreso dall’alto. Siccome farla dal vivo sarebbe stato piuttosto costoso (e questa serie evita i costi inutili!) mi sono inizialmente chiesto se fosse stata realizzata al calcolatore ma anche in questo caso sarebbe stato troppo costoso. Poi mi è venuto il sospetto che si sia usato uno dei tanti giochi di simulazione di volo…
- Seconda e Terza puntata basate su trame a episodi un po’ banali: il taglio nei costi è evidente. Comunque rimane godibile.
Hobbes e la crusca - 19/5/2021
Mi chiedo perché insista a leggere libri noiosissimi: in particolare ho in mente “Il leviatano” di Hobbes, un bel mattone di circa 700 pagine. Le prime due parti avevano un loro significato anche se lente e prolisse ma la terza parte, quella sul “regno di Dio” è completamente superata.
In pratica Hobbes vuole legittimare la chiesa anglicana a spese di quella cattolica: noioso, noioso e noioso.
E allora perché lo leggo.
Un po’ per pertinacia mal indirizzata ma anche perché intuisco che non mi fa male: è una medicina amara e probabilmente inutile ma comunque è in grado di smuovermi la mente: anche se, in genere, sono io che scuoto il capoccione disprezzando il servilismo di Hobbes pur supportato da grande intelligenza e cultura.
Poi, qua e là, ecco che trovo delle potenziali epigrafi o magari degli spunti per questo ghiribizzo che annoto a margine rispettivamente con le sigle “EP” e “B” (e “FB” per completezza) inserite in dei riquadri.
Ecco, se pensiamo ai libri che leggiamo come a degli alimenti per la nostra mente, e per questo alterno insieme moltissimi generi diversi, allora il “Leviatano” corrisponde alla crusca che stimola la regolarità intestinale. Serve anche questa per un’alimentazione sana!
alla prima stazione
1 ora fa
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