«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

Qui si straparla di vari argomenti:
1. Il genere dei pezzi è segnalato da varie immagini, vedi Legenda
2. Per contattarmi e istruzioni per i nuovi lettori (occasionali e non) qui
3. L'ultimo corto è questo
4. Molti articoli di questo blog fanno riferimento a definizioni e concetti che ho enunciato nella mia Epitome gratuitamente scaricabile QUI. Tali riferimenti sono identificati da una “E” fra parentesi quadre e uno o più capitoli. Per esempio: ([E] 5.1 e 5.4)

sabato 7 marzo 2015

Sogno del dormiveglia

Tanto per cambiare uno strano sogno fatto durante il dormiveglia. Più “dormi” che “veglia”: direi 70-30! Ero solo vagamente cosciente di essere nel mio letto e della mia posizione...

Ripensavo a un sogno ricorrente, o che almeno in quel momento mi pareva tale (*1), e lo trovavo “strano”.
Quel che è buffo è che notavo degli aspetti effettivamente anomali del sogno ma non quelli VERAMENTE strani!

Nel dormiveglia mi pareva di ricordare i seguenti elementi di un sogno ricorrente: a casa mia, nel silenzio, in una sala da pranzo immersa nella penombra, a un lungo tavolo perfettamente imbandito con tovaglia bianca, porcellane di alta qualità, bicchieri di cristallo e argenteria brillante, siede solo una ragazza vestita di bianco; alle sue spalle una finestra con pesanti tende dalla quale traspare una flebile luce. Lei è bionda, con i capelli lunghi oltre le spalle, pallidissima e perfettamente immobile, quasi rigida, col busto eretto e la testa alta che guarda fissa davanti a sé, le braccia lungo i fianchi. Non parla mai.
Tutto qui. E cosa c'è di strano?
Lo strano è che si tratta di un cadavere!

Ma lo “strano” su cui riflettevo nel dormiveglia non era tanto il fatto di avere un cadavere a tavola in sala da pranzo quanto, invece, che in genere i morti non mi piacciono: mi fanno impressione e me ne tengo lontano. Invece con questa ragazza era diverso: come se fosse una vecchia amica, ero sicuro di non avere niente da temere da lei, la rispettavo e accettavo la situazione come normale...
Non ricordo altri particolari ma ho la netta sensazione che lei si trovasse da sempre a quella tavola e che fosse come una sorta di talismano protettore.

Inoltre la sala da pranzo non era quella di casa mia ma non me ne rendevo conto! Avrebbe potuto essere quella dei miei zii, dove in genere sono ambientati i miei incubi, ma non ne sono sicuro. Ricordo solo l'immagine che ho descritto...

E no, non provavo nessuna attrazione sessuale verso di lei!

Nota (*1): nel senso che ora non mi pare di aver mai fatto tale sogno...

Nessun commento:

Posta un commento