Ieri mattina, mentre leggevo, mi chiedevo di cosa avrei potuto scrivere: avevo disponibili diversi spunti interessanti anche se non eccezionali. Perfino per i libri di cui scrivo meno sto iniziando ad avere abbastanza materiale accumulato da farci un pezzo…
Poi, però mi sono reso conto che, se avessi seguito il mio istinto, alla fine avrei optato per il solito Rawls. Non che le riflessioni sul nuovo capitoletto letto siano oggettivamente più interessanti, che so, di alcuni concetti di Diamond o Darwin: è che proprio queste piccole sfumature di giustizia, di contrasti fra libertà diverse, fra diritti del singolo e necessità della comunità mi affascinano maggiormente. Soprattutto mi piace confrontare ciò che leggo con ciò che penso: con Rawls posso essere in disaccordo ma la comparazione è comunque sempre feconda… l’estremo opposto mi è capitato solo con Popper…
Vabbè: poi invece ho passato tutta la serata andando (di nuovo) avanti nella storia di Strabuccino dove ho inserito l’ultima scena d’azione…
Riguardo a questa mia fatica inutile (Strabuccino) riesco a stupirmi di me stesso: come dal nulla mi vengono continuamente nuove idee. Certo non tutte sono ugualmente buone ma, complessivamente, nella quantità qualche piccola perla c’è. Mi chiedo cosa avrei potuto realizzare se fossi riuscito a sfruttare ed educare questa mia capacità fin da giovane. Ho la sensazione che sarei potuto divenire uno scrittore più che decente… e probabilmente sarebbe stata una vita che mi sarebbe piaciuta!
Ieri riguardavo una puntata di Wednsday (quella con lo zio Fester) e osservando una scena con l’amica Enid non ho potuto fare a meno di notarne per l’ennesima volta i polpacci muscolosi: il suo è un personaggio divertente, super ottimista e super positivo che sprizza energia da ogni poro già da come si muove e attraverso il suo sorriso costante.
Mi sono quindi incuriosito e ho voluto indagare quale fosse il tipo psicologico MBTI del suo personaggio: beh, c’era incertezza fra ENFP ed ESFP con una leggera predominanza di voti per il secondo tipo. Beh, confermo che è una ESFP: mia mamma era una ENFP e quindi le saprei riconoscere (*1).
Ma la cosa interessante è che l’attrice è invece molto introversa (ISFP mi sembra, ma potrei confondermi) e quindi, opinava l’articolo, per lei sarà stato molto facile recitare il proprio personaggio.
Io però penso che il suo personaggio è così efficace proprio perché l’attrice, dovendo cercare di simulare comportamenti non propri, li esaspera evidenziandoli. D’accordo, potrebbe anche essere stato il tocco del regista o chissà cos’altro, ma credo che anche la diversità psicologica fra attrice e personaggio sia un fattore importante.
Sempre a proposito di tipi MBTI ogni tanto mi chiedo quale sia quello di UnUomo.InCammino. Lo so: ormai ho capito che per valutare una persona bisogna conoscerla direttamente. I suoi scritti possono essere utili ma non bastano: sono infatti un filtro che potrebbe nascondere caratteristiche importanti o, al contrario, evidenziarne di secondarie.
Ma è il tipo di sfida che mi diverte: il raccogliere qua e là elementi di personalità e cercare di ricombinarli insieme in un carattere psicologico…
Al momento in realtà sono in alto mare: sono solo sicuro (99%) che sia –F-, ritengo probabile (75%) che sia ---J e propendo leggermente (55%) per -S-- (ma ho elementi anche per ritenere che sia un -N--). Stranamente sono completamente incerto sulla sua estroversione/introversione: da una parte, se ho ben capito, gli piace rifugiarsi in una casa isolata da qualche parte fra i monti: e questo comportamento sarebbe chiaramente da I---. Ma contemporaneamente ha la passione per il tango e quindi, quando può, ama andare settimanalmente a ballare: e questo è da E--- anche se da qualche parte (forse in un commento) spiega che lui ama l’attività fisica in sé più che il conoscere nuove persone.
Per l’F sono sicuro perché è sicuramente una persona che si basa sui principi e che da questi viene trascinato emotivamente. Su S e J sono troppo incerto e non vale neppure che spieghi le mie motivazioni. Ma secondo me, prima o poi, mi imbatterò in un qualche articolo decisivo…
Nel frattempo, proprio mentre scrivevo il precedente periodo, mi sono ragionevolmente convinto (70%) che sia I---. A questo punto, AL MOMENTO, potrebbe essere un ISFJ o un INFJ…
Sempre ieri, passando davanti a un’edicola abbandonata, ho visto affisso alla sua vetrina un piccolo manifesto che esortava alla lettura.
Riflettevo che si tratta di un appello troppo generico: determinante è cosa si legge. La maggior parte dei libri di intrattenimento sono, appunto, di intrattenimento e non aiutano a crescere e maturare interiormente. Per non parlare poi dei quotidiani, la maggior parte dei quali è volutamente fuorviante: dannosa a leggersi quindi piuttosto che utile.
L’esortazione “Leggi di più” da sola è un po’ come “Bevi di più”: dipende cosa vai a bere! Se bevi più acqua probabilmente ti farà bene, ma se esageri con i caffè o, magari con i super alcoolici, otterrai l’effetto opposto...
Ieri ho poi dato uno sguardo all’introduzione del mio ultimo acquisto (“Il mondo come volontà e rappresentazione”) dove subito si spiegava come l’allora giovane autore (Schopenhauer) fosse stato diversamente influenzato dai suoi genitori.
Mi chiedevo quanto queste influenze infantili possano essere forti e determinanti: mio padre mi ha sicuramente aiutato a sviluppare la logica e il ragionamento ma mia mamma ha avuto l’effetto opposto di spingermi a non imitarla. Per esempio non aveva ritegno a parcheggiare l’auto in seconda fila (con me all’interno che sprofondavo nel sedile per non farmi vedere) per fare una corsa a comprare qualcosa in un negozio: ed ecco che io adesso vado a parcheggiare a chilometri di distanza pur di non avere l’angoscia di fermarmi in un posto vagamente improprio…
Oppure come quando mi faceva la ramanzina sul dover essere “furbi” e io, forse proprio per questo, ho assorbito il disgusto per la furbizia amando invece i principi assoluti...
Insomma non vi è l’automatismo che, dati certi genitori, i figli assorbiranno le qualità di entrambi (*2).
Conclusione: vabbè, ho scritto abbastanza...
Nota (*1): incidentalmente la madre di Wednsday, Morticia, è data per ENFP ed effettivamente mi ricorda tantissimo mia mamma: non solo per l’aspetto vagamente somigliante ma soprattutto per il sorriso un po’ sognante e per il suo atteggiamento affettivo che si scontra con la logica della figlia (ISTJ).
Nota (*2): quanto mi avrebbe fatto comodo per capire me stesso e i miei genitori una sorella ENTP!
Il ritorno del gladiatore
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