Nel fine settimana sono andato molto avanti nel “romanzo” di Strabuccinator scrivendone una dozzina di pagine e, finalmente, terminando la parte lunga che ormai sembrava non voler mai finire!
Adesso mi manca la parte finale che, almeno in teoria, dovrebbe essere facile e ben tracciata.
In realtà mi è venuta voglia di inserirvi un’ultima parte di “azione” ma non vorrei che fosse anticlimatica.
Poi ci sarà l’epilogo, secondo me facilissimo, dove racconto cosa succede ai vari personaggi.
E infine dovrò ricontrollare tutto: durante la stesura più volte ho riletto qualche pagina per calarmi nella giusta atmosfera e quindi non dovrebbero essere tantissime le correzioni da fare. Piuttosto il vero pericolo è che mi vanga voglia di aggiungervi nuove idee!
Terminato il tutto poi avrò il problema di come pubblicarlo: l’idea che al momento mi convince di più è quella di aprire un secondo ghiribizzo su Blogspot.com e pubblicarne varie pagine ogni settimana. Da qui mi limiterei invece a pubblicare una breve introduzione esplicativa e a passare solo il collegamento al frammento di racconto vero e proprio.
Ma ancora c’è tempo!
177 - 28/2/2023
Finito!!!
177 pagine di Strabuccinator!
Ora lo devo rileggere cercando di non aggiungerci troppo nuovo materiale!
La fine di Google? - 1/3/2023
Giorni fa vidi un video su YouTube con un titolo simile. Il motivo era l’integrazione di ChatGPT in Bing, il motore di ricerca Microsoft.
All’epoca il video mi sembrò un po’ eccessivo ma, imparando a usare ChatGPT e scoprendone le potenzialità, mi rendo conto che il pericolo è concreto: magari non di fine ma sicuramente di ridimensionamento.
Da qualche giorno ho preso l’abitudine di tenere aperta una finestra con ChatGPT che uso nel corso della giornata per fargli qualche domanda.
Un uso per me molto utile è, quando non mi ricordo una parola, dargliene la definizione in maniera che me la dica lui.
Per esempio oggi:
«KGB: come si chiama la pratica degli aborigeni australiani di incidersi il pene con una pietra acuminata?»
«ChatGPT: La pratica degli aborigeni australiani di incidere il pene con una pietra acuminata si chiama "subincisione". La subincisione è stata praticata da alcuni popoli indigeni dell'Australia per migliaia di anni come parte di riti di passaggio e di iniziazione. Questa pratica comporta l'incisione dell'uretra lungo la parte inferiore del pene, creando una fessura attraverso cui l'urina può fuoriuscire. [...]»
Oppure ieri:
«KGB: come si chiama la ciambella del water?»
«ChatGPT: La ciambella utilizzata come supporto per il sedere quando si è seduti sul water si chiama "salva-pancia", "panciotto" o "cuscino per il water". In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, la ciambella viene anche chiamata "donut per il water" [...]»
«KGB: veramente mi sono ricordato che si chiama seggetta!»
«ChatGPT: Hai ragione, "seggetta" è un altro termine usato per descrivere la ciambella del water. Si tratta di una sorta di sedile morbido che viene posizionato sul water per rendere più confortevole la seduta. Grazie per la correzione!»
Gioco e guerra - 1/3/2023
Come sapete seguo quotidianamente su Telegram vari canali che pubblicano informazioni e video direttamente dal fronte della guerra in Ucraina.
Ultimamente mi hanno colpito delle immagini registrate nelle trincee: si vedono uomini ricoperti di fango che ridono e scherzano mentre tutto intorno si sentono continuamente esplosioni e spari. Mi hanno dato la sensazione che fossero amici, dei ragazzini che partecipavano tutti in squadra insieme a un gioco.
Stasera ho avuto un’intuizione. Non è la guerra che assomiglia a un gioco ma è il gioco che assomiglia alla guerra.
I ragazzini che giocano insieme, in una squadra contro un’altra si preparano istintivamente alla guerra.
Viceversa i soldati che combattano insieme in una trincea tornano ragazzini, ricostruiscono fra loro relazioni simili di fiducia e solidarietà che si sperimentano nella giovinezza.
Brevissimo aggiornamento sulla "non offensiva" russa - 3/3/2023
Come sapete ho aspettato per tutto l’autunno e per la prima parte dell’inverno l’offensiva russa che avrebbe dovuto aprire un nuovo fronte.
Il fatto che, contro la logica (basati sugli scarsi dati disponibili), non vi sia stata mi ha portato a riconsiderare la situazione per trovare una spiegazione alla sua mancanza.
Io avevo ipotizzato queste tre possibili spiegazioni:
1. Mancanza di munizioni per aprire e sostenere un nuovo fronte.
2. Tenere una forza significativa pronta a intervenire per dissuadere interventi polacchi (+ alleati) nell’Ucraina dell’ovest.
3. Perdite russe significativamente maggiori di quanto dichiarato.
Nel corso delle ultime settimane ho sentito da un paio di fonti ipotizzare il fattore 1. Una sola volta, ma da una fonte di cui mi fido, il fattore 2. Il fattore 3 solo su fonti occidentali e che non ritengo affidabili.
Ieri Macgregor ha suggerito un’altra possibilità: il fronte in Donbass non era ancora plasmato come volevano i generali russi. Chiusa la finestra di intervento di gennaio-inizio febbraio il tutto sarà rimandato a fine primavera-inizio estate (quando cioè il terreno sarà solido).
Non mi convince: resto dell’idea che qualsiasi nuova grande offensiva russa sarebbe stata decisiva e che pochi chilometri di differenza al fronte attuale non avrebbero fatto nessuna differenza.
Altri dicono che l’offensiva è “questa”: ovvero l’intensificarsi della pressione russa su tutto il fronte e che non bisognava aspettarsi niente di diverso.
Questa ipotesi mi convince ancora meno della precedente ma non ho più spazio per commentarla!
Io vorrei i tre giorni di sonno!
10 ore fa
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