È da un po’ che non scrivo della guerra in Ucraina: il problema è che ci sono molti aspetti di incertezza che sarebbero chiariti da una eventuale nuova offensiva russa, oltretutto preannunciata anche da fonti occidentali, che però, sempre data per imminente, continua a farsi attendere.
La nuova offensiva, se delle dimensioni preannunciate, dovrebbe essere decisiva. Ma se così fosse perché non farla il prima possibile?
Pro e contro di un’offensiva “invernale”:
Pro:
- Decisiva (?).
Contro:
- Non basta avere gli uomini: occorre anche equipaggiamento e mezzi.
- Fattore “S” (vedi poi).
Pro e contro di continuare la guerra di attrito:
Pro:
- Più sicura: i russi possono infliggere più perdite agli ucraini più o meno in proporzione alla loro maggiore potenza di fuoco.
- In estate/autunno pensavo che in UE l’inverno avrebbe portato forti disagi ma, forse complice una stagione clemente, non ci sono stati particolari disagi. Oramai questo fattore si può considerare nullo.
- L’industria bellica russa sta ampliando la produzione: questo apporto di materiale moderno è sicuramente favorevole ai russi.
Contro:
- Più passa il tempo e più aumenta la possibilità di elementi inaspettati. Di sicuro arriveranno i nuovi rinforzi occidentali.
- la popolazione russa vuole risultati: più passa il tempo e più diverrebbe insoddisfatta.
Pro e contro di un’offensiva “primaverile/estiva”:
Pro:
- Decisiva ma con più dubbi: più infatti passa il tempo e più aumentano i rinforzi occidentali.
- L’industria bellica russa sta ampliando la produzione: questo apporto di materiale moderno è sicuramente favorevole ai russi.
Contro:
- Inizialmente le nuove reclute non erano pronte: almeno tre mesi di addestramento necessario (che ci hanno portato a dicembre-gennaio). Poi, più tempo si addestrano e meglio è ma sempre con minor ritorno (*1).
- Clima. Apparentemente i terreni ucraini tendono a divenire delle trappole di fango con le piogge autunnali e primaverili. Era quindi necessario aspettare l’inverno durante il quale il terreno ghiaccia. A mio parere (a naso perché non conosco né ho cercato di studiare il clima del paese) la finestra temporale migliore si è chiusa a metà gennaio e la seconda a fine gennaio. Essenzialmente considerando che già a marzo potrebbe arrivare la primavera. Insomma un’offensiva in primavera avrebbe il problema del fango: vero che colpirebbe entrambe le parti ma credo che chi attacca avrebbe maggiori difficoltà.
- Fattore “S” (vedi poi).
Tutti questi elementi mi fanno pensare che se l’offensiva fosse stata possibile in inverno sarebbe già stata fatta. Il mio sospetto è che manchi l’equipaggiamento necessario: materiale sovietico tenuto in naftalina per decenni e ora non più utilizzabile. Cioè carrarmati, forze aeree, artiglieria e altri mezzi corazzati ci sono ma magari mancano munizioni sufficienti oppure proprio la buffetteria dei soldati è inservibile od obsoleta.
Se questo fosse il caso allora il massimo che potrebbe fare la Russia è solo minacciare l’intervento (come effettivamente sta facendo) costringendo gli ucraini a tenere delle forze in riserva per rispondere a una possibile offensiva.
In questa situazione l’unica opzione per la Russia sarebbe continuare nella guerra di attrito che, comunque, al momento sembra vincente: la Russia in questo modo ha già vinto due guerre. La prima contro l’esercito originario ucraino; il secondo in estate e autunno contro quello rifornito dalla NATO. Ma se si arriva all’estate dovrà vincerne una terza con gli ucraini equipaggiati con mezzi pesanti NATO sebbene vecchi quando non obsoleti. E magari poi una quarta contro mezzi NATO moderni…
Tutti questi ragionamenti sono poi al netto del fattore “S”: ovvero del fattore “Stupidità” dei vertici statunitensi della NATO e della cricca che controlla Capitan Babbeo.
La mia sensazione è che gli USA non temano una guerra nucleare limitata con la Russia che la danneggi pesantemente ma lasci intatti gli USA: ovviamente con l’Europa completamente sacrificabile. Questa è una vera e propria follia: primo distruggere l’Europa, il miglior alleato degli USA, non è una vittoria; ma soprattutto il pericolo di una guerra nucleare globale è troppo alto. E gli effetti delle radiazioni? Probabilmente se lo scontro fosse limitato colpirebbero solo russi ed europei (e agli USA andrebbe benissimo così).
Io credo che ormai Putin si sia reso conto che le sue controparti occidentali siano degli idioti e/o psicopatici: questo significa che non solo deve vincere la guerra ma deve anche farlo evitando (ammesso che sia possibile) che diventi nucleare.
In questa ottica può avere senso mantenere delle forze consistenti di riserva per scoraggiare interventi diretti occidentali nell’ovest dell’Ucraina: se infatti le forze russe fossero impiegate sul campo cosa impedirebbe a un contingente polacco-statunitense di entrare in Ucraina?
L’unica maniera per evitarlo è avere a disposizione una minaccia significativa, ovvero una forza militare, che potrebbe immediatamente contrastare le truppe occidentali al loro ingresso in Ucraina.
A livello strategico l’opzione migliore per i russi (secondo me ovviamente) sarebbe attaccare dal confine bielorusso lungo il confine con la Polonia. I vantaggi sarebbero due: 1. evitare quasi del tutto la possibilità di interventi occidentali in territorio ucraino. 2. tagliare la linea logistica di rifornimenti che passa dalla Polonia.
In questo caso il problema è che rimarrebbe a sud ovest il confine con la Romania e magari la zona costiera di Odessa che potrebbero divenire delle alternative valide. C’è da dire che la Polonia sembra a guida psicopatica/idiota e, mi pare, quindi molto più pericolosa della Romania.
Questa incertezza sui possibili scenari è il motivo per cui ho aspettato così tanto a pubblicare questo pezzo: un eventuale attacco russo, in base anche a dove avvenga e alla sua entità, renderebbe molto più chiara tutta la situazione.
C’è da dire che strategicamente semplificare e rendere più chiaro non è sempre la scelta migliore: può darsi che la Russia voglia volutamente mantenere questa incertezza.
Se, per esempio, ipotizziamo che la nuova offensiva, magari semplicemente per mancanza di munizione, si bloccasse molto prima del previsto che figura ci farebbe la Russia? Perderebbe credibilità e l’ipotesi di una sua sconfitta diverrebbe concreta. Forse USA ed europei si persuaderebbero che mandando in Ucraina mezzi moderni la vittoria sarebbe davvero possibile…
In questa ottica sarebbe molto utile alla Russia fare progressi sul fronte del Donbass perché renderebbe più credibile la strategia di logoramento e le possibilità di vittoria tramite la guerra di attrito.
Permetterebbe insomma alla Russia di conservare le proprie opzioni e questo è sempre un vantaggio: “la minaccia è più forte della sua attuazione” diceva lo scacchista Nimzowitsch e i russi sono bravi scacchisti.
Infine, lo scrivo qui così mi evito due corti sullo stesso argomento, recentemente (negli ultimi 2-3 giorni) ci sono state queste notizie:
1. vari stati hanno iniziato a suggerire ai propri cittadini di lasciare il prima possibile la Bielorussia.
2. fonti ucraine parlano di nuove truppe russe ammassate sul confine nord: si parla di 500.000 truppe, 1800 carrarmati e altri mezzi in linea con queste dimensioni.
La notizia 1 fa pensare che in occidente si ritenga che la Bielorussia possa essere coinvolta nel conflitto. Potrebbe essere vero come anche semplice fumo negli occhi o precauzione.
La notizia 2 mi pare esagerata: le nuove truppe reclutate a settembre in Russia sono state 300.000 e Putin stesso ha detto settimane fa che circa 80.000 erano già state inviate al fronte del Donbass. Perché il generale ucraino avrebbe sparato una cifra così alta? Non so: forse perché in questo modo, se l’eventuale offensiva fosse composta da 150.000 uomini si potrebbe dire che è poca roba, che la Russia non ha tutte le risorse che credeva e simili…
In definitiva come sta andando la guerra?
Impossibile stabilirlo in mancanza di dati affidabili (a partire dalle perdite delle due parti). Sfortunatamente in una guerra come l’attuale queste informazioni semplicemente non ci vengono fornite. Personalmente rimango dell’idea che la Russia (sia pure con i potenziali problemi sullodati) stia vincendo ma, come ho sempre scritto, l’incognita è il coinvolgimento occidentale. E l’intervento occidentale, sebbene formalmente indiretto, è sempre più massiccio: non solo mezzi pesanti ma anche mercenari. Senza questa flebo costante di aiuti la guerra sarebbe finita in estate o in autunno.
Apparentemente è comunque troppo poco e troppo tardi: così si prolunga la guerra senza però dare all’Ucraina concrete possibilità di vittoria. Ma agli USA infliggere comunque perdite alla Russia seppure al costo della distruzione dell’Ucraina va benissimo…
Che poi la guerra dell’Ucraina sia già persa ma che comunque continui non deve stupire: lo stesso è successo con la prima e la seconda guerra mondiale: sul campo di battaglia la situazione era già chiara due e passa anni prima della fine delle ostilità. Lo stesso temo accadrà con l’Ucraina con la complicità colpevole dei politici occidentali, compresi i nostri (*2)...
Conclusione: quanto vorrei più chiarezza e che ci fosse questa offensiva russa! Ma se da una parte la speranza me la fa desiderare la logica, almeno per i dati (scarsissimi) in mio possesso, me ne fa ormai dubitare (nonostante quello che dicono le fonti occidentali). A meno che il fattore fango sia meno importante di quanto è stato dipinto e che quindi un attacco a fine febbraio o marzo non sia in realtà un grosso problema.
Nota (*1): non so se è vero ma, a rotazione, queste nuove truppe sono state già inviate sul fronte per fare esperienza sul campo.
Nota (*2): che fortunatamente non ho votato: almeno da questo punto di vista ho la coscienza pulita.
martedì 14 febbraio 2023
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