Mary Helen è proprio nata con la camicia: il rifugio di partenza non era particolarmente ricco (non c’erano neppure le razioni d’emergenza da mangiare) così mi sono costruito gli strumenti base che potevo, delle armi improvvisate, e sono andato a esplorare i dintorni. Tutto tranquillo e ho raccolto erbe commestibili (che però crude sanno di poco).
Poi, come deciso, ho provato ad andare verso sud ma appena ho visto un paio di zombi ho deciso di andare verso nord. Arrivando dal bosco sono arrivato alla prima casa del paese senza problemi.
Ebbene ho scoperto che era una casa di sopravvissuti, tutta sigillata, piena di scorte e altri oggetti utili! Addirittura c’è un fucile militare e altro equipaggiamento prezioso!
Come se non bastasse tornando al rifugio attraverso un’altra zona del bosco ho trovato dei ruderi non segnalati sulla mappa pieni di oggetti metallici che posso riutilizzare.
Adesso mi servirebbe un bello zaino e qualche altro strumento utile, magari un arma potente e silenziosa tipo una balestra…
Ma per il momento sono felicissimo della situazione!
Italiano a rotoli - 15/8/2020
Pochi giorni fa ho visto un titolone, non ricordo dove, sull’Accademia della Crusca pronta a difendere l’italiano dagli anglicismi: sono così corso a leggerlo pensando “Questo lo pubblico!”. Poi però ho scoperto che la “difesa” era decisamente fiacca e, deluso, ho lasciato perdere. Comunque, almeno, ormai vi è la consapevolezza anche fra i linguisti che l’invasione è reale.
A mio avviso il problema di fondo è che gran parte della popolazione ha una qualche conoscenza dell’inglese e questo, secondo me, impedirà il normale fenomeno di adattamento di termini stranieri nella nostra lingua. Il problema è che i nostri esperti non se ne rendono conto: hanno bisogno di uno studioso inglese che glielo dica! Quando la cultura è in crisi la capacità di far emergere idee nuove si fa piccina piccina: istintivamente gli intellettuali guardano all’estero per le novità di pensiero e sottovalutano o sospettano di qualsiasi teoria autoctona.
L’ululato odierno è nato dalla lettura di un trafiletto di Ansa.it dove si parla di “5 giovani ricoverate in condizioni severe” con ovvio calco semantico dall’inglese.
Chiaro che se i giornalisti scrivono in questa maniera allora all’uomo comune si può rimproverare ben poco...
I veri nemici - 15/8/2020
Ho appena finito di leggere Un nemico del popolo di Henrik Ibsen: attualissimo.
Attenzione sciupatrama!
Il medico di una cittadina norvegese scopre che l’acqua delle locali terme (l’industria principale del posto) è fortemente inquinata tanto da far ammalare i clienti. Il dottore vuole subito pubblicare la notizia sul giornale locale, che inizialmente gli garantisce il proprio appoggio, ma il fratello (che è anche il sindaco ed è nel consiglio delle terme) gli si oppone: risolvere il problema ricostruendo le condutture dell’acqua costerebbe troppo e fermerebbe le terme per un paio di anni.
Ebbene cosa pensate che succeda? In poche parole gli interessi economici prevalgono sulla salute pubblica: il sindaco guadagna subito l’appoggio del giornale locale e perfino dell’opposizione politica, ridimensiona il pericolo e fa passare per matto il proprio fratello…
E quante volte succede questo anche nel mondo attuale: quante volte la politica, sfruttando i media, ribalta la verità per andare incontro ai più svariati interessi economici anche a danno della salute della popolazione?
Conclusione: chiedetevi cosa significhi se un’opera del XIX secolo torna attuale...
MHB 2/? - 16/8/2020
La coraggiosa Mary Helen, non contenta di aver trovato una casa ricca di scorte e apparentemente sicura, ha continuato l’esplorazione dei paraggi. Agile come una scoiattola si è arrampicata lungo un doccione ed è penetrata nella clinica medica subito a nord del nuovo rifugio. Qui ha trovato un macchinario medico complesso che però non è in grado ancora di usare. Anche qui tutto tranquillo…
Non soddisfatta si è mossa in direzione nord-est ed è riuscita a entrare in un appartamento in un blocco di tre: anche qui ha trovato molto cibo ma, soprattutto, un’utilissima scatola per gli attrezzi. Inoltre ci sono almeno due grossi contenitori di plastica per liquidi che saranno molto utili.
A Mary Helen manca ancora uno zaino capiente per avere l’equipaggiamento base ma è decisamente partita molto bene.
Il suo piano è quello di trasferirsi nel rifugio sulla soglia del paese: l’unica perplessità è la torre del mago dall’altro lato della strada ("W" viola): non sarà che la notte vi escono miriadi di nemici?
Da un punto di vista tecnico sono passato a giocare sulla versione in sviluppo del gioco perché, da quanto ho capito, è solida quanto e più della stabile e, inoltre, mi permette di usare le varie modifiche prodotte per essa. La conversione del vecchio archivio di salvataggio non mi ha dato problemi…
Di seguito la mappa aggiornata con le nuove scoperte.
Dal rifugio ero andato verso nord girando poi a est dopo aver avvistato degli zombi (i grossi punti gialli) e di qui poi a nord. La prima casa cerchiata è il nuovo rifugio: subito a nord vi è la clinica del dottore e a nord-est la nuova casa esplorata. La “R” sottolineata è dove ho ammucchiato i cadaveri trovati nel nuovo rifugio mentre la “b” sottolineata è dove ho trovato i resti di una costruzione distrutta da tempo con molto materiale utile...
MHB 3/?? - 17/8/2020
Inizio da una nota tecnica: sono dovuto tornare alla versione “stabile” di Cataclysm. La versione di sviluppo mi aveva dato errori minori (tipo su oggetti che erano cambiati fra le due versioni) ma il problema principale era che mi aveva sparpagliato tutti gli zombi: in pratica dove non ce n’era nessuno ne ho trovati tre!
Mary Helen non lo sa ma in pratica si è reincarnata e i tre zombi soprammenzionati l’avevano fatta a pezzi anche per colpa di nuove meccaniche di gioco che non ho ancora compreso a pieno.
L’impavida ha continuato a esplorare e, nel quarto appartamento, ha trovato un bello zaino gigantesco da tenere sulle spalle. Questo le permette di trasportare circa il triplo degli oggetti di prima: quindi meno viaggi in su e giù.
C’è da dire però che due zombi hanno iniziato ad avvicinarsi: inizio a capire perché una base lontana dai mostri abbia i suoi pregi. Comunque ho deciso di rimanere dove sono: ho scoperto che posso fare un’arma molto buona e cercherò di costruirla per provare ad uccidere gli zombi che si sono avvicinati troppo.
Sembra una vita (v. la “foto” in Mary Helen Bosk) da quando l’ingenua e sofisticata Mary Helen si è ritrovata catapultata in questo incubo: adesso la vediamo abbigliata in tuta mimetica, zaino sulle spalle, guanti, passamontagna senza però rinunciare a degli occhiali petalosi…
Sembra un vita, dicevo, ma sono passate appena 5 ore, 14 minuti e 33 secondi...
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