...e corretto anche il capitolo 17 sull’Italia. È un capitolo lunghissimo e nello scriverlo mi ero stressato così tanto che non avevo più avuto voglia di rileggerlo per bene…
Invece devo (modestamente!) ammettere che avevo fatto un lavoro eccezionale!
Oramai mi manca da correggere circa un quinto dell’Epitome: probabilmente per la prossima settimana avrò terminato!
Mi sono poi deciso a cambiare registro: dalla prima persona plurale tornerò alla prima singolare che mi è più consona. I motivi sono molteplici:
1. Mi sono sempre sentito a disagio a esprimermi in prima persona plurale: mi sembra sempre di simulare un’autorità che non ho, una pretenziosità intellettuale superficiale e ridicola...
2. La prima persona plurale presuppone un assertività che in almeno 3 o 4 punti dell’opera è fuori luogo: come si fa a scrivere che non si è sicuri di qualcosa esprimendosi in prima persona plurale?
3. Psicologicamente non credo che mi faccia bene esprimermi in prima persona plurale: è possibile che questo contribuisca a rendermi troppo sicuro delle mie idee col risultato di farmi perdere lucidità (v. il corto Linguaggio e pensiero).
4. Altre opere, anche molto più serie della mia, sono scritte in una tranquilla prima persona singolare e non disdegnano battute e/o aneddoti e, anche per questi motivi, si leggono benissimo. Ho la sensazione che anche il solo passare dalla prima persona plurale a quella singolare avvicinerebbe, almeno di un piccolo passo, i potenziali lettori all’Epitome.
Ovvio che questo cambiamento di stile mi fa una fatica cane: è una modifica lunga e noiosissima e, almeno per 2 o 3 versioni, rimarranno frasi con il verbo coniugato male…
Però credo proprio che sia necessario e, quindi, mi costringerò a farlo…
Vabbè, come corto ormai ho sforato troppo quindi vedo di scrivere qualche altra parola per farne un pezzo normale…
In realtà non ho molto da aggiungere: a parte gli errori concettuali nei capitoli 2 e 3 (e una contraddizione in una tabella del 10) non ho trovato altri problemi significativi. Con un’eccezione però…
Il capitolo 15 è tutto da riscrivere! È ormai decisamente troppo superficiale e non considera un sacco di nuovi concetti che ho elaborato nel corso degli ultimi anni. La sua struttura è poi puerile: posso fare decisamente molto meglio e ho intenzione di farlo. È possibile che alla fine questo capitolo si scinda in due: vedremo…
Al momento ci ho appiccicato un bel riquadro dove avverto che il capitolo verrà riscritto appena possibile ma che, meglio di niente, lascio per il momento tale versione obsoleta…
Conclusione: dopo quattro anni l’Epitome inizia ad assumere una forma matura: ingenuamente ne sono molto orgoglioso!
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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