Notizia: Frenano i contagi, raddoppiano le vittime. Test rapidi, pressing delle Regioni da Ansa.it
Articolo che mi ha colpito solo perché contiene un accenno a “Test rapidi”: mi chiedo infatti se siano lo stesso tipo di esame rapido suggerito dal dr. Mina (v. Speciale coronavirus 24). Gli articoli, come tutti quelli italiani del resto, è scritto per analfabeti funzionali e le informazioni sono vaghe e fumose: non è possibile capirlo da quelle poche righe.
Ovviamente sarei contento che per una volta l’Italia fosse all’avanguardia ma conoscendo i miei polli, i politici italiani, suppongo che si tratti sì di esami rapidi ma di quelli estremamente costosi in maniera che qualcuno abbia molto da guadagnarci: esami che quindi non sarebbero fatti a tutti ma solo a campione (arrivando, secondo me, al risultato inutile di mettere in quarantena tutte le classi).
Comunque vedremo...
Due film a caso - 13/8/2020
Nei giorni scorsi ho rivisto il vecchio “Basic Instinct”: decisamente sopravvalutato.
I suoi unici due punti di forza sono Sharon e la Stone che mostra le sue grazie.
Michael Douglas è istronico ma in senso negativo: interpreta un poliziotto che dovrebbe perdere la testa per la Stone ma in realtà sembra già mezzo matto di suo.
Probabilmente all’epoca fece scalpore anche il genere di donna interpretato dalla Stone: sicura di sé, di successo, bisessuale, sessualmente aggressiva che sceglie i suoi uomini e li usa come oggetti.
Detto questo la trama è proprio leggera ed estremamente traballante.
Non sono un esperto di gialli ma sul finale l’investigatore sfoglia delle foto in cui si vedono la Stone e una psicologa della polizia (da lei incastrata) alla laurea: quest’ultima ha i capelli scuri mentre invece avrebbe dovuto averli biondi secondo la versione della Stone… vabbè… le lacune sono così tante…
E il secondo film? Non c’è più spazio! Lo rimando al corto successivo!
Compassato e basta - 13/8/2020
Proprio ieri sera ho finito di vedere un nuovo film su Tarzan del 2017.
Capisco il problema del regista: come fare una pellicola su Tarzan che non ricalchi quanto già visto e ben risaputo (a partire dal capolavoro “Greystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie” del 1984) e che porterebbe a infelici confronti?
La soluzione adottata è stata quella di inventarsi una storiella a casaccio da far avvenire dopo il ritorno di Tarzan in Inghilterra e di mostrare le sue origine tramite delle analessi (cioè dei flashback). Non so: forse con una storia interessante e delle analessi significative avrebbe potuto anche funzionare ma non è questo il caso…
Buona l’idea di dare un ruolo maggiore a Jane (che però si riduce a essere prigioniera con all'attivo un paio di tentativi di fuga infruttuosi). In ossequio all’ideologia politicamente corretta del nostro tempo è stato poi aggiunto un personaggio di colore, un americano (inviato dal governo degli USA! Ah! Ah! Ah!) che aiuta Tarzan e che fornisce dei momenti comici.
Alla fine abbiamo un Tarzan fiacco, timido, compassato come tutta la pellicola.
Gli effetti speciali? Eccezionali… se fossero stati fatti 20 anni fa. Tutti gli animali sono stati infatti realizzati al calcolatore: che dire? Si vede troppo bene...
Non c’è 2 senza 3 - 14/8/2020
E ieri sera mi sono visto Karate Kid: diversamente da molti miei coetanei non l’ho mai particolarmente apprezzato e non sono neppure sicuro di aver visto i seguiti.
Il motivo è che il giovane protagonista mi è antipaticissimo: non so neppure dire il perché, è qualcosa a pelle. Già lo sguardo non mi piace e, a ripensarci, gli occhi mi ricordano un altro attore che mi sta anch’esso antipatico: Matthew Broderick…
Comunque devo ammettere che la trama è ben costruita: forse per i gusti attuali è un po’ lenta ma riesce bene nel suo scopo: presentare il protagonista come vittima e a farlo poi trionfare sui suoi avversari. Tutto sommato la trama sarebbe banale se non fosse per il fascino del maestro giapponese di karate: con la sua misteriosa storia, la sua imperscrutabilità e la sua dignità aliena. Insomma una storia parallela che si fonde bene con la principale: un padre adottivo che insegna al figlio a superare le difficoltà della vita.
Libbri - 14/8/2020
Sulla mia posta elettronica ho un epistola in cui tengo la lista dei libri che voglio comprare: quando vi aggiungo qualcosa me la rimando: è la maniera più sicura per averla sempre a portata di mano. Immagino che i possessori di telefonini-furbi (il 99% delle persone) rideranno di me…
Di solito poi vado in libreria e compro i pochi libri presenti: di solito al massimo un paio…
L’ultima volta ho provato con Amazon: erano tutti disponibili tranne uno che era comunque possibile ordinare, sempre tramite Amazon, da terzi!
Così ho avuto l’imbarazzo della scelta e alla fine me ne sono comprato ben quattro di cui uno piuttosto costoso (32€).
Ora voglio far “fruttare” questa spesa, ovvero leggere i miei acquisti: avevo quindi pensato di reintrodurre il giorno del libro interamente dedicato alla lettura. Alla fine però credo che tale esperienza sia troppo stressante per chi, come me, è abituato a stare “appiccicato” al calcolatore e ho quindi deciso che, a partire da oggi, semplicemente dedicherò ufficialmente un’ora alla lettura.
Può sembrare poco ma, conoscendomi, spesso finirò per leggere molto di più…
Politicizzazione (s.f.)
30 minuti fa
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