Prima di provare a scrivere la seconda puntata di “CK2: Panarmos” volevo aggiornare brevemente sull’Epitome: ho finito di scrivere il nuovo sottocapitolo 7.2 ma, stranamente (di solito apprezzo ciò che faccio!), non ne sono troppo contento…
Il motivo non è tanto il contenuto, beh un po’ anche quello, ma qualcosa nella logica della struttura dell’intera opera: volevo aggiungere dei nuovi concetti ma non riuscivo a trovare dove metterli: in parte potevano stare nell’ipertrofico capitolo 5 o nell’11 ma anche altrove. Alla fine li ho inseriti dove c’era un po’ di spazio ma che, chiaramente, non è il loro.
Più in generale dovrei pensare a come riorganizzare i contenuti dell’intera Epitome ma, ovviamente, l’idea mi spaventa un bel po’…
Mi sa che ancora per parecchio tempo continuerò ad aggiungervi corni, appendici e bitorzoli vari!
Integrale non doppio ma triplo - 9/6/2019
Poi ieri mi sono deciso a guardare il mio vecchio libro di “Analisi 2” per cercare di ricapire come si fanno gli integrali doppi: dall’indice non ci ho capito nulla ma poi mi è venuta l’idea di sfogliarne le pagine alla ricerca di immagini di solidi e così…
… e così a pagina 232 ho trovato l’esempio del calcolo del volume di un solido T con le coordinate x, y e z >0 e la loro somma <1. Alla fine si risolve tutto con una serie di integrali…
Così ho adattato lo stesso procedimento al mio caso svolgendo i seguenti calcoli:
Si nota subito una banalità: non c’è bisogno di dividere per il volume del parallelepipedo, per ottenere R, e poi rimoltiplicare per lo stesso volume! Io l’avevo fatto perché mi piaceva l’idea di trovare un rapporto indipendente fra volume della piramide e del parallelepipedo ma in effetti non ce n’è bisogno! Quello che ottengo è già il volume di un quarto di piramide e per ottenerla tutta basta moltiplicare per 4…
Conclusione: adesso posso riflettere con nuovi strumenti sul mio procedimento per comprendere cosa ho fatto basandomi sulla matematica “seria” ufficiale e non pasticciata come la mia...
Meglio - 9/6/2019
Piccoli progressi con la nuova versione dell’Epitome: ho praticamente riscritto il sottocapitolo 15.5 e, a differenza che col nuovo 7.2, ne sono piuttosto soddisfatto.
Poi oggi ho fatto grandi modifiche al 13.5 ma ho deciso che ci rimetterò le mani sopra creando l’ennesimo nuovo sottocapitolo nel capitolo 5: mi fa fatica ma l’idea è degna e meritevole…
Ancora non faccio previsioni sui tempi: probabilmente la modifica più grossa e impegnativa era quella al capitolo 15.5, quindi già fatta, però non escludo altre complicazioni. Alla fine ci potrebbe volere come pochi giorni che altre 2/3 settimane...
CK2: Panermos (4/??) - 9/6/2019
Mi sono quasi deciso ad abbandonare questo progetto del resto fin dall’inizio destinato a finire male…
Per il momento ho stabilito di sintetizzare notevolmente le mie cronache limitandomi a riassumere gli eventi più significativi e lasciando perdere le spiegazioni “tecniche” sulle mie decisioni di gioco.
800-802 Conquistata contea di Cosenza a spese della duchessa di Benevento. Pelagios è stressato.
802-805 Sottratte le contee di Agrigento, Siracusa e Trapani ai nostri vassalli con dei pretesti (e successivi, facili, guerre/assedi).
811-816 L’imperatore Nikephoros ha perso il trono e il nuovo imperatore Philippos II appare molto debole. È il momento di proclamare la nostra indipendenza.
816 Siamo indipendenti! Fidanzamento del figlio Pantaleon con la figlia minore del precedente imperatore: l’idea è quella di dare agli eventuali nipoti la possibilità di rivendicare il trono dell’impero.
816 Rapida guerra contro la duchessa di Benevento a cui sottraiamo anche la contea di Salerno.
818 Pelagios muore per un malore e gioco col figlio, il duca indipendente Pantaleon (18 anni).
Conclusione: beh adesso il gioco dovrebbe essere in discesa: l’unico fattore di rischio è che il mio personaggio muoia all’improvviso senza eredi: mi costringerebbe a giocare con le sorelle rendendo tutto più difficile...
Il Radithor - 11/6/2019
Poco fa stavo scrivendo dei potenziali pericoli per la salute umana delle nuove tecnologie.
Spiegavo del rischio concreto che per la fretta di sfruttare economicamente un nuovo prodotto non si studino abbastanza approfonditamente le sue possibile controindicazioni.
Mi sono così ricordato di un articolo che qualche mese fa mi impressionò moltissimo (*1): Quando la radioattività era di moda di Silvia Kuna Ballero su IlTascabile.it
Adesso sembra folle ma negli anni ‘20 del XX secolo la radioattività era considerata un toccasana per la salute e i prodotti comuni a base dei pericolosissimi radio o torio erano numerosi.
Sicuramente oggi ci sono norme più severe (?) a tutela della salute ma è anche vero che le multinazionali sono ancora più grandi e forti che in passato ed è quindi anche aumentate la loro capacità di aggirarle…
Insomma è giusto e saggio essere sospettosi! Oggi come in passato, per la pervicace ricerca del profitto, ci potrebbero vendere come innocui, quando non benefici, prodotti invece dannosi.
Nota (*1): e che, proprio per questo, non escludo di aver già commentato altrove!
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