Se fossi in forma avrei da giorni scritto un bel pezzo su Genny 'a carogna: comunque non posso esimermi dal buttar giù almeno alcune righe...
Lo scorso sabato ero a guardare la finale di coppa Italia con degli amici e tutti, dopo dieci minuti, non facevamo che rimarcare l'assurdità del comportamento delle autorità che, apparentemente, secondo il telecronista stavano decidendo se giocare o no. Infatti, visto che l'ipotesi di rimandare a casa circa 60.000 tifosi senza aver fatto disputare la finale era impraticabile, che senso aveva tutto quel discutere e rimandare che non serviva ad altro che ad alzare la tensione?
E poi c'era stata la processione delle autorità, o dei loro inviati (cambia poco o nulla), sotto la cancellata sulla quale era assiso, come un re barbaro, l'ormai mitico Genny 'a carogna: mento volitivo, occhi spiritati e braccia prosciuttesche...
Nei giorni seguenti Alfano, con incredibile ipocrisia e sfacciataggine, ha negato che ci sia stata qualsivoglia trattativa con i tifosi del Napoli. Eppure tutti hanno potuto vedere in diretta come siano veramente andate le cose: non per nulla, già il giorno dopo su FB, c'era già una divertentissima pagina intitolata Genny 'a carogna ha dato l'ok...
In questo caso l'ironia rispecchia molto di più la realtà dei fatti della cosiddetta "informazione" che invece, come al solito servilmente, riporta le dichiarazioni palesemente false dei politici come se fossero vere.
Infine il paradosso finale è che, in un'Italia dove nessuno più si assume le proprie responsabilità, le varie “autorità” non solo si stanno assolvendo, ma si stanno pure dicendo di essere state brave a vicenda! L'unico che al momento si è beccato la DASPO è stato il povero Genny reo, suppongo, di aver trattato con chi, ufficialmente, non ha trattato con lui...
L'esempio di Benjamin Franklin
8 ore fa
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