Oggi ho guardato in diretta il comizio di Grillo a Brescia ma sono però rimasto colpito dalle dichiarazioni di vari parlamentari che hanno parlato prima di lui. Non sono sicuro di chi si trattava perché mentre ascoltavo facevo altre cose: magari non si trattava di parlamentari vicini a Grillo ma semplicemente di attivisti locali...
Comunque, fra una parola e l'altra, è emerso il progetto politico dietro le elezioni europee: il piano sarebbe, se il M5S ottiene un voto in più del PD, chiedere a Napolitano di sciogliere il parlamento magari anche con manifestazioni in piazza.
Io sono perplesso: un po' perché sono pessimista (v. Cavalleria e carrarmati) e non sono così sicuro della vittoria e un po' perché, indipendentemente dal risultato ottenuto dal M5S, Napolitano non indirebbe mai nuove elezioni. Anche se il M5S ottenesse l'80% dei voti non cambierebbe niente.
Sta infatti accadendo quello che andavo predicendo lo scorso anno (v., ad esempio, Destino del M5S).
Dopo le elezioni politiche, alle regionali in Friuli e in Basilicata (mi sembra!), il M5S aveva deluso le aspettative perdendo voti: io avevo spiegato il risultato con varie teorie ma, soprattutto, avevo sottolineato come, col passare del tempo, considerata la palese inettitudine del governo Letta, le condizioni dell'Italia non sarebbero migliorate e, inevitabilmente, il M5S avrebbe guadagnato nuovi consensi.
A gennaio anche Napolitano si è reso conto della situazione e ha sostituito l'anodino Letta, che equivaleva a tracollo sicuro alle elezioni europee, con la faccia “nuova” di Renzi. Quest'ultimo in questi mesi è andato avanti a forza di promesse e l'unica iniziativa concreta che mi viene in mente è quella del bonus elettorale di 80€ del quale manca ancora la copertura perché le nuove tasse arriveranno solo dopo le elezioni...
Insomma anche il pallone gonfiato di Renzi già adesso inizia ad afflosciarsi e in autunno sarà ormai quasi inutilizzabile...
Ma proprio per questo motivo Napolitano non scioglierà mai il parlamento: ufficialmente perché ci sarà sempre un governicchio tenuto su dai voti di chi vuol mangiare nel trogolo istituzionale il più a lungo possibile ma in verità perché, più passa il tempo, e più il M5S, seppur lentamente, si rafforza.
In conclusione mi chiedo quindi cosa ci sia dietro l'affermazione che ho ascoltato stasera. Si trattava di un'affermazione individuale, buttata lì senza troppo pensarci, oppure i “vertici” del M5S credono davvero in questa possibilità? O magari si rendono conto che, anche in caso di vittoria elettorale, non ci sarebbero nuove elezioni politiche ma dichiarano comunque di puntare a esse per ottenere qualcosa d'altro? No... queste astuzie non sono da M5S...
Probabilmente si trattava dell'idea personale di un parlamentare non necessariamente condivisa dagli altri né, tanto meno, da Grillo...
L'esempio di Benjamin Franklin
8 ore fa
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