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martedì 27 maggio 2014

Riflessioni sparse a caldo e a casaccio

Avrei dovuto capirlo ma, palesemente, ammetto di essere rimasto cieco. Eppure, col senno di poi, è evidente: il M5S non è stato capace di attrarre a sé né i delusi dalla destra né gli astensionisti cronici.

Ripensandoci nell'ultima settimana avevo parlato con ben tre amici che, pur non volendo assolutamente votare per Renzi, non si riconoscevano nel M5S. È evidente che queste persone si sono astenute o hanno disperso il proprio voto.

In quest'ottica credo sia stato altamente controproducente richiamarsi, nel comizio finale a Roma, alla figura di Berlinguer: io ero troppo piccolo quando morì per averne una memoria oggettiva ma è chiaro che, pur essendo un'icona per un buona fetta di popolazione, è invece visto con sospetto dalla maggioranza. In pratica negli ultimi giorni di campagna elettorale il M5S ha voluto mandare il messaggio “Noi siamo gli eredi morali del PCI” col risultato di non sottrarre comunque elettori al PD e di impaurire tutti quelli moderati e di destra. Guarda caso nel comizio finale dello scorso febbraio il motto vincente fu invece “Non non siamo né di sinistra né di destra”.

Altre considerazioni sparse...
È ancora più imprescindibile dare una struttura concreta al movimento partendo dalla base, cioè dai Meetup: l'attuale organizzazione verticistica è troppo inefficiente. Una volta che abbiamo la struttura si potrebbe far votare agli attivisti (quelli veri, certificati dai Meetup, e non gli utenti iscritti sul viario di Grillo!) una dirigenza che abbia il compito di confrontarsi sia con la base e con gli altri schieramenti politici (senza improvvisazione o inutili sondaggi in rete). A questo punto Grillo dovrebbe fare volontariamente un passo indietro (rimanendo una sorta di ideologo) perché, temo, ormai si sia bruciato ed, essendo percepito come inaffidabile dalla maggior parte degli italiani, getta ombre sulla credibilità del M5S.
So che l'idea di una “dirigenza” farà storcere il naso a parecchi attivisti ma si tratta di una necessità improrogabile. Adesso il movimento è identificato con Grillo ma se domani gli viene un infarto che facciamo? Salutiamo e grazie? Bisogna dare alle persone la possibilità di identificare il M5S con una struttura, un gruppo di persone, trasparente e democratico. Io credo che Di Battista o Di Maio sarebbero molto più credibili di Grillo per la maggior parte degli italiani (anche se non per gli attivisti storici!) che non si riconoscono nel movimento.

La maggioranza degli italiani non si rende conto della situazione del paese e si lascia confondere dalle chiacchiere tranquillizzanti.
Bisogna prendere atto che con l'attuale strategia comunicativa (considerato anche l'ostruzionismo dei media) non si riesce a guadagnare ulteriori consensi: la maggior parte degli italiani non ha nessuna intensione di comprendere e interessarsi alla politica. Di conseguenza, anche se è cinico, bisogna lavorare meno e far più propaganda. Ad esempio, visto che ne abbiamo la possibilità, bisognerebbe sfruttare la piazza fare manifestazione su questioni semplici che, anche chi segue distrattamente la politica, possa apprezzare: tipo manifestazione contro gli F35, contro la riforma del lavoro, etc...

Un'idea: ma non sarebbe possibile fare un sindacato “5 stelle” e organizzare scioperi quando servono?

Qualche nota positiva...
Siamo chiaramente la seconda forza politica del paese e, in prospettiva, l'unico antagonista credibile al PD: se per una volta si riuscisse a giocare bene le nostre carte non è escluso che alle nazionali la situazione non si ribalti. Dopotutto, già fra pochi mesi, Renzi avrà avuto modo di tradire le proprie promesse e la situazione generale dell'Italia sarà ulteriormente peggiorata: parecchi che oggi hanno votato PD si saranno resi conto del proprio errore...

PS: pezzo pubblicato il 25 maggio: non ce la facevo a tenerlo in "frigo" per 24 ore!

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