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sabato 22 febbraio 2014

Renzi 2: al governo!

Ultimamente mi confondo un po' fra quello che scrivo sul viario, su forum o per epistola: forse ho già scritto quale sarà l'unico “successo” sicuro di Renzi ma, nel dubbio, preferisco rischiare di ripetermi...

Il governo Renzi parte con due grosse debolezze strutturali: da una parte la sua maggioranza si deve appoggiare alla destra, che non ha nessun interesse a consentirgli di mietere successi politici; dall'altra all'interno dello stesso PD c'è una forte componente, composta dalla “vecchia guardia”, che non aspetta altro di poterlo pugnalare alle spalle.

In una situazione di questo tipo l'unica riforma a cui Renzi può aspirare, che metta d'accordo destra e sinistra, è una riforma elettorale punitiva nei confronti del M5S. A naso l'unica maniera per farlo è consentire alleanze raccogliticce di più partiti che possano poi aggiudicarsi un forte premio di maggioranza. Ma vedremo...

Altre possibili “riforme” potrebbero essere le manovre economiche imposte da Bruxelles che, per quanto scellerate e contro gli italiani, si è già visto con Monti e Letta, destra e sinistra non si fanno problemi a sostenere.
Aspettiamoci quindi privatizzazioni (anzi svendite) dei beni di Stato e regali alle banche spacciati per rilancio dell'economia e un ulteriore smantellamento dello stato sociale (diritti dei lavoratori, pensioni ma anche salute) in nome di maggiore “efficienza” e competitività...

Ricontrollando quanto già scritto mi sono imbattuto in Renzi 1 dove, già a fine dicembre, spiegavo che l'unica riforma del governo Letta (perché ancora nel pezzo Tuffo a poltrona di fine gennaio Renzi suggeriva che il governo Letta sarebbe durato fino al 2018!) sarebbe stata una riforma elettorale contro il M5S!
Mi sono anche ricordato che Renzi si era ripromesso di impiegare due mesi (scaduti il 9 febbraio) per “lasciare il segno”, ma forse tanto vale ripetere quanto scrissi il 24 dicembre:
«vediamo cosa accade entro i due mesi fissati da Renzi (ovvero entro l'8 febbraio) ma io credo niente. Vedremo poi cosa succede nei quattro mesi (entro l'8 giugno) successivi: io credo poco o nulla di concreto nell'azione del governo Letta. Penso invece che ci sarà una bella lotta di potere (e poltrone) all'interno del PD.
Forse l'unica novità, che verrà strombazzata come il più grande successo politico di tutti i tempi, sarà una riforma elettorale costruita con l'unico fine di danneggiare il M5S ovvero l'unica forza politica dalla parte dei cittadini e, attualmente, unica vera opposizione...
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