Nel pezzo Grillo vs Renzi (1/2) ho detto la mia sulle premesse (in verità solo quelle pentastellate) del loro faccia a faccia.
Ho spiegato come, almeno dal mio punto di vista, il quesito “Fare l'incontro con Renzi: sì o no” non avesse senso (*1). Grillo era quindi libero di agire come meglio credeva e così ha fatto.
Semmai si potrebbe discutere se sia stata una buona idea interpellare gli attivisti con quella domanda in primo luogo... Ma oggi voglio dire la mia sulla sostanza del faccia a faccia in sé.
Tutto sommato mi trovo piuttosto d'accordo con l'articolo di Andrea Scanzi Streaming Grillo-Renzi: chi ha vinto?. Le sue conclusioni sono quattro: 1) esasperazione delle relative posizioni; 2) stupito per l'abilità dimostrata da Renzi nel rintuzzare gli attacchi di Grillo; 3) Grillo non sa dialogare; 4) i media hanno materiale per attaccare facilmente Grillo e M5S.
La prima osservazione è quella che trovo più profonda e l'unica a cui non avevo pensato: mi riferisco all'affermazione secondo cui grillini e renziani rimarranno della propria opinione.
Ecco parto proprio da questa osservazione e provo ad andare oltre...
Se si considerassero solo queste due fasce di popolazione (sostenitori di Renzi e Grillo) allora il confronto sarebbe stato completamente irrilevante.
La realtà è però molto diversa: la maggior parte degli italiani non è né per Renzi né per Grillo (stando ai dati delle ultime elezioni e considerando gli astenuti) ed è quindi fondamentale chiedersi quali sono state le reazioni di queste persone.
Domanda difficilissima alla quale nessuno può dare risposte certe. Io comunque provo a dare il mio parere...
Prima di tutto si deve distinguere fra chi ha realmente visto l'intero video e chi invece sa solo quanto riportato dai media (*2).
Prima consideriamo chi ha visto il video.
Chi di solito si astiene perché disgustato dalla politica potrebbe essersi convinto che Grillo e il M5S non siano come gli altri partiti e quindi meritevoli di voto.
I pensionati saranno invece rimasti intimoriti dall'atteggiamento aggressivo di Grillo e, al di là delle parole, avranno pensato che è un personaggio pericoloso ed estremista.
Per gli indecisi discorso simile ma in questo caso, anche se la maggioranza avrà preferito Renzi, credo che anche il M5S abbia conquistato qualche voto.
Infine, chi vota PDL, sicuramente avrà riconosciuto il proprio ideale di politico più nell'atteggiamento di Renzi che in quello di Grillo: ma in questo caso non si spostano voti ma solo simpatie.
Per chi invece non ha visto il video, ma si affida solo alle sintesi dei media, allora l'incontro è stato una grande pubblicità per Renzi. Forse l'aggressione verbale di Grillo sarà stata gradita alle minoranze PD e PDL che, per qualche motivo, odiano Renzi: ma dubito che questo basterà a spingerli verso il M5S.
Apparentemente quindi, almeno secondo il mio intuito, il faccia a faccia dovrebbe aver favorito Renzi anche se la fascia degli “astensionisti convertiti” potrebbe essere piuttosto significativa.
Diciamo che se il M5S ha guadagnato un 4% allora Renzi ha aggiunto un 7%.
Nel breve termine quindi Renzi avrebbe vinto lo scontro e il motivo è che Grillo è un pessimo politico...
Immagino che i miei amici del M5S inorridirebbero a leggere questa affermazione! Lasciatemi allora aggiungere che Grillo è un pessimo politico ma un grande statista.
Gli manca però l'astuzia del politicante: quell'abilità di mostrarsi bello, bravo e buono in ogni situazione. Ad esempio, in questo scontro con Renzi, ha offerto il fianco ai media che adesso hanno materiale in abbondanza per distorcere le sue parole e dipingerlo come un fanatico violento e instabile.
Ma, come ho scritto, Grillo è anche un grande statista: lo statista, a differenza del politico, ha una visione a lungo termine e non cerca il vantaggio immediato.
Grillo è l'unico statista del panorama politico italiano perché è il solo ad avere una visione del futuro a lungo termine (l'intervista con la tivvù svedese da questo punto di vista è ancora attualissima, v. il pezzo Penultimo aggiornamento). Al contrario Renzi & C. non vedono, mese più mese meno, oltre l'anno e ragionano unicamente in base alla situazione attuale: il futuro che immaginano è sempre uguale al presente, non riescono ad andare oltre; hanno paura anche solo a immaginare di rischiare qualcosa dello status quo. Quando scrivo di vecchia politica intendo proprio questo: l'impossibilità di uscire dai soliti schemi anche se, in questi ultimi anni, tutte le “solite cure” tentate da Monti e Letta hanno solo aggravato la situazione dell'Italia...
Ma quali sono le implicazioni della lungimiranza di Grillo sull'esito del faccia a faccia?
Grillo ha detto sostanzialmente una cosa: Renzi rappresenta la vecchia politica e il M5S è l'unica vera novità.
Grillo non ha usato mezzi termini ed è stato chiarissimo: le sue parole sono macigni con i quali verrà costantemente confrontato nei prossimi mesi l'operato di Renzi. Ogni volta che Renzi proverà, ad esempio, a favorire le banche o altri poteri forti allora questo video ritornerà alla ribalta e si dirà “Ecco, Grillo l'aveva detto!”. Si tratta insomma di una spada di Damocle che penderà sempre sul capo del nuovo capo del governo.
E, temo, questa spada più volte cadrà a colpire Renzi perché egli, al di là dell'apparenza, sembra anche a me il solito politico incapace di provare strade veramente nuove per salvare l'Italia (*3).
Nei prossimi mesi vedremo cosa riuscirà a fare il probabile governo Renzi: ma ogni suo provvedimento da vecchia politica (tipo “più sacrifici perché ce lo chiede l'Europa”) andrà a vantaggio del M5S molto più di quanto non sia successo con Letta.
Quindi la maniera con cui Grillo ha interpretato l'incontro è stata perfetta? Assolutamente no!
Secondo me se Grillo avesse fatto parlare un po' Renzi e poi avesse distrutto a una a una le sue argomentazioni non avrebbe offerto il fianco ai media e il M5S avrebbe avuto un'impennata nei sondaggi del 10% mentre Renzi non avrebbe guadagnato nulla!
Ma probabilmente non si può chiedere a Grillo di non essere se stesso: più volte l'anno scorso ha spiegato di non voler andare in tivvù per un confronto con altri politici perché si sarebbe arrabbiato e avrebbe mandato tutti a quel paese...
Beh, ora si è capito che non scherzava!
Nota (*1): per la precisione la domanda non ha senso nel caso vincano i “sì” perché tale risposta non dà indicazioni reali sul comportamento da tenere con Renzi. Ogni votante infatti interpreta la domanda, e quindi la risposta, a modo suo. Il problema di interpretare le motivazioni del “no” non si sarebbe invece posto...
Nota (*2): come ripeto continuamente i media sono quasi tutti contro il M5S e sicuramente ne daranno la versione che metta Grillo e il movimento nella luce peggiore. Il rapporto dei media con Renzi è più complesso: paradossalmente anche i media di sinistra talvolta lo criticano a causa dei nemici che ha all'interno del suo stesso partito. In questo caso però, essendo l'avversario il M5S, il problema non si pone e sicuramente tutti i media non perderanno occasione per tesserne le lodi elogiandone la pazienza, l'umorismo, lo spirito democratico e non so che altro...
Nota (*3): come riprova, già adesso, osservando i lavori in parlamento, è evidente che, Renzi o non Renzi, per il PD non è cambiato niente: è credibile che Renzi possa portare novità vere al governo quando in parlamento è tutto come prima?
venerdì 21 febbraio 2014
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