Di seguito un'intervista esclusiva di cui sono venuto miracolosamente in possesso: si trattava di un video ma io ne ho fatto una fedele trascrizione...
Fabio Fazioso – Nei giorni scorsi ha sollevato molto clamore la sua dichiarazione che i ragazzi italiani sono mammoni e stanno troppo bene a casa per andare a cercare lavoro [NdR v. John Elkann contro i giovani italiani]
John Erkann – Non è assolutamente vevo: come al solito i giovnali italiani hanno tvavisato il mio pensievo...
FF – Bene, adesso è qui davanti alla nostra telecamera e può spiegare a tutti cosa intendeva dire esattamente.
JE – È un discovso complesso: ma fovse, alla base di tutto, sta il cavatteve. Quando avevo solo 15 anni pavtii da solo, di mia iniziativa, per andave a fvequentave un covso di management a Maiovca. Andai al povto di Genova dove eva ancovato uno dei miei yacht pevsonali e, mentve ancova il mio assistente stava scavicando i bagagli nella mia cabina, dissi al capitano, “Potvami a Maiovca, lesto!”. Ancova le mie guavdie del covpo non avevano finito di contvollare lo yacht che evavamo già pavtiti... E poi, una volta, a Maiovca pev pagave il costo del covso non ho mica chiesto i soldi alla “mammina”, come favebbevo i giovani italiani, ma al contvavio ho pagato i 200.000$ della vetta di tasca mia, con pavte della mia paghetta settimanale!
FF – Effettivamente dimostrò una capacità di iniziativa non comune ma, prima di tornare sull'argomento iniziale, mi permetta di chiederle una curiosità: già allora aveva, ovviamente, la necessità di proteggersi con delle guardie del corpo: questo ha influenzato la sua infanzia?
JE – mi scusi un attimo mi sento debole...
FF – non si sente bene? Vuole un bicchier d'acqua?!
JE – No, non si preoccupi ho con me la mia medicina: [NdR: si vede John piegare il capo aspirando da una busta che teneva in tasca] ...sniff, sniff... aah!! Ova va meglio!
JE – Dicevamo? Ah già... La mia infanzia è stata molto più duva di quella dei giovani mammoni italiani! Pevò a quel tempo le mie guavdie del covpo si limitavano a cevcave cimici...
FF – Temeva di essere spiato?
JE – No! Mi vifevisco alle piattole, agli scavafaggi: come dice il pvovevbio napoletano, “ogni scafavone è mammone”. I mammoni italiani savanno puve abituati a viveve nel sudicio come scavafaggi ma io no! Io ho sempve amato l'igiene. Se vado con un tvansessuale non è che poi resto lì, spovco, con il lombvichino al vento, anzi! Vado subito a fave un bagno e poi il maggiovdomo mi lava pev benino da pev tutto: anche nel buchino di dietvo e puve se è ivvitato...
FF – Eccezionale! Certo che lei è di mentalità molto aperta: ma se il giovane italiano non ha tempo di fare il bagno?
JE – Allova faccia un tuffo in piscina! Io pevò, subito di pvimo mattino, dedicò almeno un ova all'igiene pevsonale, così da esseve pevfettamente pvonto e pulito pev le 12:00... Comunque anche l'igiene pevsonale è fvutto dell'educazione che si riceve nell'infanzia: a diffevenza di quella dei giovani mammoni la mia fu molto vigida. La mia tata svizzeva eva molto seveva: ogni volta che combinavo una mavachella mi puniva dandomi da mangiave del cioccolato italiano. E poi il mio fvatellino eva sempve il pvefevito: vicovdo che la nostva nutvice olandese, anche nel giovno del mio sesto compleanno, mi dette la sua tetta sinistva, che eva la più piccola e con meno latte...
FF – Capisco, un infanzia dura: la competizione con suo fratello per avere più affetto: devono essere state tutte queste difficoltà a temprarle il carattere rendendolo forte e volitivo... certo i giovani italiani non devono affrontare tutti questi traumi, eppure...
JF – Esatto: i giovani mammoni italiani sono tvoppo coccolati dalle lovo mamme: pev questo sono fissati con le donne: in lovo cevcano un'altva mamma ed è solo colpa della lovo cattiva educazione! Che poi non si sposano neppuve accampando scuse pev vimaneve a viveve con la mamma: “non ho lavovo”, “non ho la casa”... E se non hai la casa vai a viveve in albevgo dico io, no?!
FF – Giustissimo! Ma tornando al lavoro cosa dovrebbero fare, secondo lei, i giovani italiani per trovarlo?
JF – Un attimo: sniff, sniff... ah!! Pvima di tutto studiave di più: i giovani mammoni non vogliono allontanavsi da casa e studiano all'univevsità sotto casa: invece dvobbevo andave a fave mastev in givo pev il mondo come ho fatto io. Tipo un semestve ad Havvavd, un tvimestve a Tokio e poi ti specializzi a Melbouvne mica a Milano, no? E poi, oltve a studiave bisogna sempve esseve infovmati e leggeve tanto tanto: io, appena sveglio, mentve ancova faccio la colazione a letto, chiedo a Mavchionne: “Cosa devo sapeve?” e poi “Leggimi tanto tanto il giovnalino”. Insomma pev tvovave lavovo basta volevlo...
FF – Cioè?
JE – Ad esempio un giovno a inizio settimana, un mavtedì pomeviggio pevché mi ero alzato tavdi, mi dissi: “questa settimana voglio lavovave nell'editovia!” I miei assistenti compvavono una casa editvice e io andai a divigevla. Feci tante tante viunioni e il venevdì, quando me ne andai, mi dettevo anche un milione di bonus pevché evo stato bvavo bvavo...
FF – Ah! Un aneddoto affascinante! Ma mi permetta di fare l'avvocato del diavolo: non tutti possono in primo luogo comprarsi una casa editrice e poi, sicuramente non avrebbero il suo acuto talento per gli affari...
JE – Vede, la sua è la mentalità del mammone italiano la mia invece è mentalità positiva. Se pvopvio non vuoi lavovave basta che tu vada in banca con un piccolo capitale, tipo 10 milioni, e gli dici: “voglio il 10%”. Cevto, poi devi viveve con 1 milione l'anno ma, se tivi la cinghia e vinunci allo yacht, ce la potvesti anche fave... Invece no: i mammoni italiani vanno in banca e si fanno dave lo 0,5%! E io allova dico “Chi è causa del suo mal pianga se stesso!”, o no?!
FF – Effettivamente... Un'osservazione molto profonda la sua... Ma, una curiosità, la sua famiglia è da sempre, mi passi il termine, la padrona della FIAT, la più grande industria italiana che dà lavoro a migliaia di italiani, di cui la maggior parte ingrati e piagnucolosi, ma lei, mi chiedevo, un giorno di lavoro in fabbrica l'ha mai provato a fare?
JE – cevtamente! Ma pvima di pvoseguive mi faccia ripvendeve fiato: sniff, sniiiif....snif: ooh! Dicevamo della fabbvica: dunque entvai al cancello come tutti i dipendenti alle 10:00AM di notte e, ancova mezzo addovmentato mi toccò passave un sacco di tempo in una viunione dove mi fecevo vedeve tanti gvafici: io pensavo di dovevli colovave ma invece mi toccò fivmave un mucchio di fogli. Poi alle 12:00 andammo a mangiave fuovi ma alle 16:00 evavamo di nuovo in fabbvica e, pev altve due ove, dovetti stave in viunione. Vicovdo che dopo mi viposai pev una settimana!
FF – Ecco, qui è doveroso un applauso del pubblico per la sincerità e simpatia di questo grande uomo! [NdR: si sente l'applauso entusiasta del pubblico]
JE – Gvazie! Gvazie! La mia non eva una cvitica ai giovani italiani mammoni ma un esempio di attitudine positira...
FF - …
JE - oops! Positiva e...
FF – Lei non è John Erkann!
JE – No! Sono Lapo! Cerco di imitare mio fratello... sigh... ma non mi riesce e tutti... sob... dicono che lui è più bravo di meee! Ueee!!! [NdR: nel video si vede Lapo scoppiare a piangere, alzarsi e fuggire via mentre il suo assistente lo insegue cercando di asciugargli le lacrime con un fazzoletto di carta]
FF- [NdR: fuori onda] Merda: l'avrei dovuto capire... l'intervista è da buttare!
domenica 16 febbraio 2014
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