La variante omicron si sta diffondendo a macchia d’olio nel Regno Unito e da questa settimana dovrebbe iniziare a divenire dominante a scapito della delta.
La notizie dal Sudafrica sono ottime nel senso che questa nuova variante sembra essere molto meno virulenta della delta: si guarisce in pochi giorni senza sintomi gravi. Ovviamente questo è in generale: casi particolarmente sfortunati potrebbero portare comunque a ospedalizzazione. Questo soprattutto quando i numeri degli infetti diverranno molto grandi.
Ma il Sudafrica presenta almeno tre diversità rispetto all’Europa e Nord America e queste potrebbero incidere sulla gravità effettiva della malattia.
1. Come ho già scritto in Due commenti rapidi su Omicron e covid-19 il Sudafrica sta entrando nell’estate e, quindi: più vitamina D per la popolazione.
2. Popolazione più giovane (e quindi molto più resistente al covid-19) che in Europa.
3. Prevalenza di immunità naturale rispetto all’immunità da vaccino presente in Europa.
Questi fattori potrebbero contribuire in maniera diversa (soprattutto i primi due) a rendere la Omicron meno pericolosa in Sudafrica di quanto potrebbe esserlo da noi.
Curiosamente sta già emergendo una differenza nei sintomi: in UK i sintomi provocati dalla variante Omicron, in ordine decrescente di frequenza, sono:
1. Naso che cola.
2. Mal di testa.
3. Fatica (leggera ma anche grave)
4. Starnuti.
5. Gola irritata.
In Sudafrica c’era anche il sintomo di dolore alle articolazioni che manca invece da noi (in UK e quindi in Europa intendo!): sui motivi non mi azzardo in illazioni.
Come al solito come corto sono ormai andato “lungo”.
Aggiungo quindi un ulteriore considerazione.
Non ho idea di cosa stiano dicendo i media nostrani della variante Omicron: magari stanno raccontando che, grazie al verdepasso, da noi la Omicron non si diffonderà o scemenze di questo genere.
Semplicemente abbiamo meno contatti col Sudafrica e quindi “siamo indietro” rispetto al regno Unito di una decina di giorni, forse due settimane. Solo una quarantena generale potrebbe bloccare la diffusione della Omicron.
I vaccini hanno un’efficacia ridotta dalle 20 alle 40 volte rispetto al contagio e, in pratica, da questo punto di vista proteggono poco o nulla (e comunque anche l’immunità naturale non è più efficace). È probabile che riescano comunque a diminuire la probabilità di insorgenza di sintomi gravi.
La terza dose sembra essere efficace: ovviamente ancora non sappiamo per quanto tempo. Personalmente non mi stupirei se funzionasse per appena poche settimane.
Comunque, se la variante Omicron fosse effettivamente poco grave (e, come spiegato, lo vedremo presto in UK se ci sono differenze significative rispetto al Sudafrica), allora potrebbe essere un’opportunità per raggiungere senza pericolo (relativamente) l’immunità di gregge. Se così fosse non mi dispiacerebbe esserne contagiato.
Chiaro il panico del governo che vorrebbe l’emergenza permanente dato che in primavera potrebbe essere ormai terminata del tutto…
Conclusione: sulla contagiosità della variante Omicron siamo ormai tutti d’accordo: resta da vedere quanto sia virulenta (grave): i dati del Sudafrica sono molto incoraggianti ma la riprova verrà dal Regno Unito nelle prossime due settimane e, teoricamente, sono possibili anche brutte sorprese.
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