Mi conoscete (forse) e sapete che sono pigro: se compio la fatica di scrivere qualcosa mi piace sfruttarla bene…
Stamani volevo pubblicare un commento rapido sul mio profilo FB ma mi è venuto un testo abbastanza articolato: mi dispiace che vada perso nell’intestino crasso di FB e voglio dargli quel minimo di visibilità in più qui sul ghiribizzo.
Per capirne l’introduzione devo aggiungere che su FB avevo inizialmente pubblicato la citazione in italiano chiedendo ai miei amici/conoscenti di indovinarne l’autore: ad ogni tentativo avrei aggiunto un suggerimento. Mi sembrava divertente. Avrei potuto chiedere a Bisba ottenendo più soddisfazione…
Ho ricevuto infatti solo un “mi piace” e un commento del tipo “Sono ignorante e non lo conosco”.
«Ok, dato che non ci sono altri tentativi svelerò l’origine e la storia della citazione «La necessità immediata rende facili molte decisioni che però, se prolungate nel tempo, degenererebbero in oppressione. La convenienza e il diritto sono cose differenti.» che pubblicai qualche giorno fa.
Essa è la mia traduzione di «Immediate necessity makes many things convenient, which if continued would grow into oppressions. Expedience and right are different things.»
tratto da “Common Sense” di Thomas Paine, pubblicato in una sua prima versione a dicembre del 1775. È importante specificare anche il mese perché a luglio del 1776 sarà dichiarata l’indipendenza delle 13 colonie inglesi dalla madre patria inglese.
Questo opuscolo (è infatti relativamente breve) è considerato uno dei fattori decisivi che portarono alla rivoluzione americana. Ancora nel 1775 l’idea di aperta ribellione all’Inghilterra era impensabile e gli sforzi delle colonie erano tesi verso la riconciliazione.
“Common Sense” invece diffuse la prospettiva della ribellione nel quotidiano dell’americano medio: l’opuscolo ebbe infatti un’incredibile diffusione e portò l’argomento dell’indipendenza letteralmente in ogni casa.
Le idee di “Common Sense” non sono particolarmente nuove ma sono semplicemente la sintesi del pensiero illuministico del XVIII secolo. L’opuscolo ha però il merito di riuscire a diffondere molti concetti filosofici (Locke, Bacone, Rousseau, etc), generalmente riservati a pochi, alla maggior parte della popolazione americana attraverso un linguaggio semplice, chiaro e diretto.
La citazione che ho scelto va inquadrata proprio in questo contesto. La paura del tiranno che abusa e si appropria del potere è infatti un’idea tipicamente illuministica. Del resto è il secolo delle monarchie assolute così come il seguente sarà quello delle rivoluzioni.
Paine si riferiva al 2° Congresso Continentale (un’assemblea alla quale tutte le colonie avevano mandato i propri rappresentanti e che si ritroverà poi a gestire l’intera rivoluzione) e ammoniva quindi che le decisioni prese in un momento di grave emergenza, sebbene sul momento giustificate dalle contingenze, se protratte nel tempo possono divenire pericolose. Come spiega Paine infatti la convenienza è nemica del diritto. Difficile aggiungere altro o essere più chiari.
A me pare che l’insegnamento illuministico di Paine sia tuttora valido. Il problema è che la sensibilità democratica degli italiani d’oggi è molto minore di quella degli americani della fine del XVIII secolo: manca interesse e attenzione su questioni di principio fondamentali. L’abitudine alla libertà ce la fa dare per scontata anche se ormai, dopo decenni di “austerità”, dovrebbe essere chiaro a tutti che i diritti si conquistano in anni di lotte ma si perdono in un attimo.»
Non ho fatto riferimenti diretti a Conte ma mi sembra chiaro per chiunque abbia un minimo di sensibilità politica riconoscere le analogie con la situazione attuale.
Conclusione: magari farò un pezzo a parte su Conte & C. ma per il momento mi limito a questo che avevo pubblicato su FB è che è un utile premessa al mio pensiero.
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