Una volta tanto sono rimasto in pari con i video di MedCram: li ho guardati scrupolosamente via via che uscivano.
Un paio di volte sono stato tentato di dare delle informazioni che mi sembravano piuttosto importanti ma il materiale era un po’ scarso e così non ne ho fatto di niente.
Che poi non so quanto senso abbia scrivere dei pezzi in cui mi limito a fornire il “mio riassunto” (con tutti gli errori di interpretazione che posso farvi in quanto non medico) di questi video. Ormai chi è interessato a queste informazioni può seguire direttamente il relativo canale: se non vi aggiungo niente altro che senso ha?
Vabbè, sarà un’altra delle tante cose senza senso che faccio…
94° 10/7/2020
Non grandi notizie:
- curiosamente gli asmatici sembrano meno soggetti al covid-19 della popolazione non asmatica. Le ipotesi (più o meno corroborate da ricerche) sono: 1. gli asmatici hanno meno ricettori ACE2 attaccati dal covid-19; 2. l’effetto antivirale degli inalatori (fra i quali sembra particolarmente efficace il Ciclesonide).
- Citate varie ricerche sull’antiossidante NAC (consigliato da Sehuelt basandosi sulla sua teoria che il covid-19 sia una malattia dell’endotelio oltre che su una ricerca italiana del 1997 in cui si afferma che allieva i sintomi dell’influenza).
95° 13/7/2020
Ancora meno notizie:
- Accenno all’aumento delle morti in USA (l’aumento del numero dei contagiati era da tempo evidente ma il numero di morti continuava a essere stabile).
- Autopsie confermano presenza di microtrombi nei polmoni: altra conferma della teoria di Sehuelt.
- Ricerca analizza i fattori di rischio del covid-19: Sehuelt nota che tutti questi sintomi si possono ricondurre alla presenza di microtrombi nel sangue.
96° 15/7/2020
Poche novità con però una teoria interessante:
- da questo video in poi Sehuelt smette di menzionare la situazione USA: mi chiedo se sia un caso o se non voglia provocare allarme costatando l’aumento delle morti. Curioso però.
- Citata ricerca russa che, secondo me, è completamente basata sui video di Sehuelt (lui fa finta di nulla!).
- Altre ricerche assortite confermano teoria di Sehuelt.
- La ricerca “interessante” è dell’1/7/2020 e NON è verificata dai pari. In pratica il covid-19, se raggiunge il sangue, può attaccarsi anche ai globuli rossi che hanno i loro ricettori ACE2: al virus ciò non serve a niente (i globuli rossi non hanno nucleo e quindi il virus non può sfruttare tali cellule per riprodursi) ma così facendo potrebbe trasformarsi in una specie di collante fra più globuli rossi contribuendo quindi alla formazione di microtrombi. Il farmaco Ivermectin che protegge i globuli rossi dal covid-19 in uno studio in retrospettiva sembra diminuire la mortalità del 40%.
- Il vaccino di Moderna sembra promettente ma ancora siamo nelle fasi iniziali (nonostante queste siano state accelerate).
97° 16/7/2020
Interessante.
- La vitamina D è fondamentale: non solo nel contribuire a prevenire i virus che colpiscono i polmoni ma anche per cuore e cancro! Il punto è però che la soglia di efficacia è di 45-60 nmol/l. Da notare che in Europa si è abbassata qualche anno fa la soglia di “carenza” da vitamina D da 50 a 25 nmol/L.
- Altro studio suggerisce che la vitamina D protegga l’endotelio (attaccato invece dal Covid-19).
- La vitamina D sembra poi aumentare l’immunità (non ricordo più se in senso preventivo o favorendo la persistenza degli anticorpi sviluppati contro il covid-19 nel sangue!).
- E questa è forse l’affermazione più interessante: “Una delle spiegazione proposte sulle variazioni periodiche di infettività del covid-19 è che possano essere dovute alle variazioni stagionali di 25(OH)D (la forma utile di vitamina D) che tocca i minimi in inverno. Molti studi hanno confermato questa ipotesi”. Ovviamente questa teoria mi piace perché io stesso, pur non sapendo né leggere né scrivere (almeno di medicina) avevo fatto la stessa ipotesi qualche mese fa per spiegare come mai la situazione in Italia non stesse peggiorando ma sia sostanzialmente stabile!
- La mia sensazione è che la somministrazione massiccia di vitamina D ai soggetti, a rischio e non, sarebbe decisamente efficace quasi quanto un vaccino: sfortunatamente sulla vitamina D le case farmaceutiche ci guadagnerebbero troppo poco quindi…
98° 20/7/2020
Molto interessante.
- Qualche giorno fa in Download del barile accennai alle mie perplessità su come si ipotizza di riaprire le scuole in Italia. I genitori devono divenire dei medici in grado di certificare giornalmente l’assenza di covid-19 nei loro pargoli: l’unico strumento a loro disposizione il termometro.
Considerando che la febbre non viene a tutti i malati e, specialmente ai giovani, mi sembrava che questa politica fosse solo un ennesimo scarica barile di responsabilità: noi si riapre la scuola poi se gli studenti si passano il virus tra loro, e di conseguenza alle relative famiglie, allora la colpa è dei genitori che non hanno vigilato.
Oggettivamente c’è da dire che io non avevo proposte migliori da suggerire se non delle vaghe idee che avevano comunque il loro carico di difetti.
Ma lo stesso problema vi è, ovviamente, anche in USA. La proposta dei virologi americani è molto concreta e, credo, sarebbe ottima anche per l’Italia.
Prima di spiegare questa proposta c’è da fare una breve premessa sugli esami per individuare il covid-19. Basarsi sulla semplice temperatura è ovviamente una sciocchezza visto che individuerebbe una frazione minima degli studenti contagiati e quindi non servirebbe sostanzialmente a niente.
Si dovrebbero fare quindi degli esami veri e propri per testare chi abbia il virus o no: il test più raffinato oggi disponibile è relativamente costoso (sui 100$) e per saperne il risultato c’è da attendere a lungo (nell’ordine di diversi giorni). Esistono da tempo degli esami istantanei (risultato in 10 minuti) e poco costosi (circa 1$) che però hanno il difetto di essere poco sensibili.
Ora, il punto del virologo americano, è che non sia importante la sensibilità perché quello che ci preme sapere è se uno studente è contagioso non se è contagiato: e per individuare se un individuo è contagioso allora è sufficiente l’esame poco costoso (perché la carica virale è talmente alta in quei giorni iniziali della malattia che anche questi esami riconoscono il 100% degli infetti).
L’idea sarebbe quindi di testare con l’esame poco costoso giornalmente gli studenti e isolando a casa quelli contagiosi visto che i contagiati asintomatici che scarse probabilità di infettare gli altri non sarebbero un grosso problema.
- Aggiungo che l’idea si potrebbe applicare non solo al mondo della scuola ma anche del lavoro: con questi esami, se regge la premessa che sono in grado di individuare i contagiosi, si potrebbe contenere facilmente la pandemia.
- Il succo è che è meglio controllare spesso e rapidamente piuttosto che raramente seppure con grande accuratezza. Il virologo stima che in USA si passerebbe dall’individuare il 5% degli “untori” all’85%…
99° 23/7/2020
Abbastanza interessante. La puntata è tutta dedicata a chi è stato malato di covid-19 e, dopo mesi, ha ancora dei sintomi. Citata anche una recente ricerca italiana che ha verificato lo stato dei sintomi di circa 150 pazienti a due mesi dalla “guarigione”.
- Ebbene il 32% di essi ha ancora 1 o 2 sintomi mentre ben il 55% ne ha più di tre!
- Fra i sintomi che più tendono a rimanere abbiamo: 1. Fiacchezza; 2. Difficoltà di respiro; 3. Dolori articolari; 4. Dolori al petto.
- L’osservazione aneddotica di Sehuelt e altri conferma: 1. Dolore al petto; 2 . Fiacchezza; 3. Difficoltà di respiro; 4. Depressione (che nella ricerca italiana non era presa in considerazione).
- La fiacchezza potrebbe poi indicare problemi al cuore causati dai famosi microtrombi provocati dal covid-19.
- Da questo punto di vista è preoccupante una recente ricerca europea che verifica con ecocardiografia la salute del cuore di malati di covid-19. Ebbene su 1216 pazienti il 95% aveva un’ecocardiografia anomala. Di questi il 15% erano piuttosto gravi. E di questi pazienti, in un terzo dei casi, i medici hanno cambiato trattamento grazie all’esame fatto.
- Ho trovato il video interessante perché alcuni sintomi sono compatibili con la mia situazione (compresa l’ipotesi di depressione) e mi danno da pensare.
Conclusione: ancora non ho notizie dei super-anticorpi di cui ho letto qualche titolo nei media italiani. Sicuramente, se non si tratta di una bufala completa, verrà fuori anche su MedCram…
Il post sentenza
24 minuti fa
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