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mercoledì 22 luglio 2020

Dubbio deprimente

Mi è venuto il dubbio di essere depresso.
Di solito ho un carattere sereno e allegro, pur non avendo alcun buon motivo per essere sereno o allegro…

Certo il giorno in cui mi alzo col piede sbagliato ci può stare ma in genere è solo quello, un giorno massimo due. Invece è almeno da una settimana che sono di cattivo umore, nervoso, impaziente.

Le ragioni? Niente di specifico, e questo è lo strano, ma tutto mi sembra dieci volte più pesante e insopportabile. Ciò che mi irritava 1 adesso mi irrita 10, ciò che mi turbava 2 ora mi turba 20, etc…

Però ho anche un dubbio: normalmente chi è depresso non credo che si accorga di esserlo, almeno non così prontamente come è successo a me. Oltretutto credo di aver già avuto una mezza depressione nel 2006-2007 con la morte di mia madre: ma l’ipotesi di essere stato depresso la feci solo anni dopo, sul momento no.

Ma del resto le mie anormalità rispetto alla norma comune sono la normalità. Come si comportano gli altri è solo vagamente indicativo di come mi potrei comportare io in situazioni analoghe…

Una sensazione che si fa sempre più opprimente è quella di essere circondato dalla stupidità, a tutti i livelli. Volendo potrebbe essere una variante della comune sensazione di essere incompresi, non so.
Eppure al non essere compreso ormai ci sono abituato: lo do per scontato, non credo sia questo il problema. E che rispetto a prima la stupidità non mi lascia più indifferente: invece mi annoia, mi irrita, mi toglie energie, mi fa sembrare ogni mia azione, ogni mia parola, del tutto inutile.

Va bene, direte voi: “tu credi di essere intelligente circondato da stupidi: ma NON è così! Ci sono tantissime persone più capaci e migliori di te.”
Può darsi: ma la mia sensazione è invece quella di essere circondato da ragazzini delle medie e, comunque, di quello che pensano gli altri, nel bene o nel male mi è sempre importato poco (nulla cioè).
Insomma se la mia sensazione è questa non è importante quale sia la realtà: a meno che non mi si convinca che la mia sensazione sia sbagliata, Ma mi ci vorrebbe qualche argomentazione convincente non banalità o frasi fatte. Poi non è che non veda altre persone intelligenti: è che per ognuna di esse conto almeno un migliaio di imbecilli.

C’è da dire che diversi indicatori psicologici sarebbero positivi: mi sembra di essere sempre curiosissimo di nuove conoscenze, il mio umorismo mi pare ai soliti livelli e l’apatia beh… è difficile distinguerla dalla mia usuale pigrizia. La voglia di frequentare gli altri è sempre bassissima: ma questo è il mio carattere iper-mega-turbo-introverso. Anche qui è difficile notare differenze rispetto al mio “solito”.

Ah, anche l’insonnia credo sia un sintomo indicatore di depressione: e in effetti in questi mesi ho avuto problemi di sonno sebbene li abbia attribuiti a fattori esterni…

Oppure, idea avuta in questo momento, questa mia sensazione è un presagio per un qualche evento luttuoso che mi attende: il tempo circolare. Scusate il commento precedente che non ho voglia di spiegare. Mi sono appena ricordato che qualche giorno fa scrissi un’epistola a una mia amica in cui le parlavo di questa sensazione che provo: anche con lei finii per parlare della differenza fra tempo lineare e circolare! La lingua batte dove il dente duole: e alla fine anche il pensiero ripercorre i sentieri che gli sono familiari…

Ah! un ultimo “sintomo” è la depressione politica! Non so se esista: in effetti non ne ho mai sentito parlare. Di solito chi segue la politica si appassiona e magari si arrabbia se le cose non vanno come spera. Io invece mi deprimo: vedo gli italiani che come tanti lemming si gettano nel mare e nuotano verso il largo credendo di arrivare chissà dove. Onestamente non mi importerebbe neppure più di tanto se l’analogia fosse più aderente alla realtà: ma però questi lemming mi trascinano mio malgrado con loro verso il nulla: è questo che mi fa sentire impotente e sconfitto.

I volti sorridenti di politici incapaci mi danno la nausea: mi manca quasi l’albagia della Boldrini. Alla fine la sua antipatia era spontanea e sincera: tutto sommato era divertente osservarne la sua naturale sicumera spesso al limite e oltre il ridicolo. Adesso abbiamo l’ipocrisia della maschera, del volto sorridente di chi ti sta per pugnalare alle spalle ma, non contento, vuole ricevere anche gli applausi per il suo tradimento.

Quindi? Quindi non lo so: ho il dubbio di essere depresso, non la certezza. Magari domani mi sveglierò e sarò giulivo come un’oca. Vedremo.

Conclusione: o forse questa apparenza di depressione è solo una controindicazione non segnalata del mio antiacido per lo stomaco!

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