...infatti ho soprattutto guardato il maestro mentre ricostruiva a orecchio lo spartito di Desert Queen! Beh, esagero un po': in realtà c'è stato tempo anche di riguardare rapidamente un po' tutti i pezzi...
Riscaldamento: questo non si è toccato... Inizia ad annoiarmi ma, comunque, è solo riscaldamento e quindi fa poca differenza...
Accordi +: anche qui non ci sono novità: sono sempre impegnato in una breve serie di accordi di settima. Progredisco pochissimo (sempre a 55bpm) ma, credo, solo perché non mi esercito molto. In genere questo è l'ultimo esercizio che faccio e quindi tendo a tirar via...
Midnight Madness: nella scorsa lezione il maestro mi aveva suggerito di spostare tutte le dita contemporaneamente per guadagnare un po' di velocità. Chiaramente per assimilare il nuovo movimento (che deve divenire automatico) mi ci è voluto un po' di tempo ma, finalmente, sono arrivato a 120bpm!
La velocità reale, l'ho sempre saputo, è fuori dalla mia portata ma 120bpm è una velocità “tonda” dignitosa e quindi ho deciso di mettere almeno temporaneamente da parte questo esercizio.
Tre curiosità:
1. ho fatto ascoltare al maestro il brano su YouTube per sapere quale fosse la velocità reale. Io mi ricordavo qualcosa intorno a 150 ma invece siamo sui 180bpm!!
2. nonostante il gruppo Sinergy non sia molto conosciuto ho trovato in rete molti spartiti delle loro canzoni: avevo così ipotizzato che il chitarrista fosse particolarmente bravo e apprezzato. Il maestro me lo ha confermato: il chitarrista dei Sinergy (ora sciolti) suona nei Children of Bodom!
3. mentre ascoltavamo il brano ho chiesto al maestro come si otteneva un effetto con la chitarra che mi piaceva molto: io pensavo fosse una specie di accordo misto a slide ma il maestro mi ha invece spiegato che si trattava di una sequenza di note suonate molto velocemente! Ok... cerco il punto esatto nel brano altrimenti non ha molto senso: Midnight Madness; per la cronaca io so suonare i primi 17 secondi (a 120bpm)!
She is my sin: di questo brano suono le prime 48 battute della chitarra d'accompagnamento (lo so, lo so...). Siccome mi piace abbiamo deciso di andare un po' avanti. Ho fatto dare al maestro un'occhiata alle battute successive e lui si è accorto a colpo d'occhio che nello spartito c'era qualcosa che non andava: una nota che a suo dire non c'entrava con le altre e che per qualche motivo era presente in quasi tutte le battute. Non ho capito perché ma il maestro era molto sicuro e l'ha tolta senza neppure ascoltare il brano originale.
Final countdown: dopo una parte piuttosto veloce da eseguire in palm muting non avevo trovato particolari problemi ed ero arrivato alla 62° battuta della seconda chitarra ritmica pronto ad andare oltre.
Il maestro mi ha consigliato di suonarlo sulla base originale (e non sopra Guitar Pro 6). L'idea mi è piaciuta perché ultimamente suono tutti i brani sopra gli spartiti mentre invece è bene anche fare l'orecchio ai brani reali: poi, cercando su YouTube il maestro mi ha trovato il seguente video che è ancor più educativo (manca la chitarra).
Da cosa nasce cosa: mi sono preoccupato perché nel mio spartito non c'è la traccia vocale (né la batteria) e, quindi, temevo di perdermi nelle note più lunghe per mancanza di riferimenti. Appurato che il mio spartito faceva abbastanza schifo il maestro me ne ha trovato un altro con traccia vocale (c'è pure il testo), batteria e tutto il resto.
Ora però ho il problema di capire come la vecchia traccia che ho imparato si combini con quelle di questo spartito: ancora non ho guardato per bene ma non mi pare che coincidano....
Male male ristudio tutto da capo: non credo possa essere completamente diversa!
Hard Rock Halleluja: qui mi ero subito ribloccato alle battute 17-20 dove avrei dovuto eseguire una complicata sequenza di power chords misti a palm muting, tutti ottavi a 124bpm. Dopo vari giorni di studio ero arrivato a farcela al 25% della velocità reale ma già al 50% non ci riuscivo più. Non so, forse con molta pazienza, sarei riuscito a suonarlo alla velocità reale ma il maestro mi ha decisamente semplificato queste battute: ha tolto il palm muting e i power chords dicendomi di suonare solo le note rimaste sulla 5° corda. L'idea è quella di imparare il ritmo ed, eventualmente, riaggiungere pian piano gli elementi tolti.
Desert Queen: il maestro mi ha trascritto altre 10 battute. È impressionante la facilità con cui riesce a farlo. In pochi secondi aveva già ricostruito un arrangiamento che a me sembrava ottimo ma lui ha continuato a lavorarci rendendolo sempre più preciso. Mi ha spiegato che il problema era la seconda chitarra che si sovrapponeva alla prima: delle note che sembravano spezzate in realtà erano legate (erano spezzate solo nella seconda chitarra)...
Non vedo l'ora di cimentarmi con le nuove battute: nel complesso sembrano abbordabili!
Teoria: commentando i brani sono emerse delle considerazioni teoriche che mi sembrano interessanti.
1. Nell'heavy metal la 5° e 6° corda, a causa della distorsione, tendono a “spanciare” (termine tecnico usato dal maestro!) ovvero a produrre un suono troppo gonfio e carico che va a coprire gli altri strumenti. Per questo motivo spesso le ultime due corde si suonano col palm muting mentre le altre no. Alla fine tutto si riduce a trovare una posizione della mano destra che si appoggi appena su tali corde senza toccare le altre.
2. Nell'heavy metal per il motivo precedente anche la cassa evita i suoni bassi per non impastare troppo il suono e, per quanto veloce, si limite a suoni alti.
3. Per diminuire il distorto della 5° e 6° corda si può plettarle più vicino al ponte in maniera che la vibrazione delle corde sia minore e il suono risultante più pulito e smorzato.
Conclusione: un'ottima lezione... mi pare!
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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