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domenica 5 maggio 2013

Letta 1

Non ho molta voglia di scrivere. Periodicamente mi capita di fare una specie di indigestione e allora, per qualche giorno, do tregua ai miei lettori...

Eppure vorrei dire la mia sul governo Letta ma contemporaneamente non mi va di farlo. Compromesso: cercherò di essere brevissimo...

Cosa potrà mai realizzare questo governo? Secondo me niente di niente.
Come ho già scritto (mi pare) Berlusconi aspetta solo il pretesto buono per far saltare il governo e tornare al voto, magari in autunno: da una parte i sondaggi danno in ascesa il PDL e dall'altra eviterebbe la ripresa del M5S (v. pezzi precedenti per la mia teoria sulla sua crescita nel periodo medio-lungo) e il riassestamento del PD in una nuova forma magari a guida Renzi...

Nel frattempo il disastro compiuto dal governo Monti inizia a palesarsi: con la sua politica a base di tasse dette la mazzata finale all'economia. Nel brevissimo termine riuscì a tappare dei buchi ma, come avevo più volte spiegato, al costo di aprire nuove falle. In particolare adesso diventa evidente il prezzo della decrescita del PIL che porterà a minori entrate e a relativo “buco” di bilancio di fine anno, all'aumento del rapporto fra deficit e PIL (v. il corto PIL x Polli) e, infine, i costi sociali dati dall'aumento della disoccupazione (vedi mancanza fondi per la cassa integrazione).

Apparente novità del governo. Per cercare di rendere presentabile agli italiani un governo inutile (era molto meglio tornare subito al voto) e probabilmente dannoso (perché incapace di qualsivoglia provvedimento serio) sono stati scelti ministri giovani e una nutrita pattuglia di donne.
L'apparenza mi è evidente ma forse è meglio se l'esplicito: anagraficamente i ministri sono sì giovani ma si tratta comunque di persone d'apparato e in pratica di giovani vecchi politici. La vera novità sarebbe stato scegliere persone preparate e all'altezza del loro incarico ma la logica dietro alle nomine è rimasta invece la solita: tutta basata sulla spartizione del potere da effettuare col bilancino.
Discorso analogo per le donne ministro.

Opposizione apparente di Lega, Fratelli d'Italia e, sospetto, SEL: tutto questo per affidare a false opposizioni, invece che al M5S, le presidenze delle commissioni più importanti. Vedremo, magari mi sbaglio...

Conclusione: mi sono depresso...

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