Oggi il maestro si è complimentato con me dicendomi che sono migliorato!!!
Ma procediamo con ordine: prima di andarmene gli ho detto «Ho bisogno di essere incoraggiato: dimmi che sono migliorato!». Al che, prontamente, il maestro ha abbassato lo sguardo, si è grattato l'orecchio destro, ha strascicato i piedi per terra, ha avuto un tic all'occhio sinistro, e ha risposto «eeeeeehhhmmmm.... oooohhhhhhh..... sììììììììììììì...diciamo che si potrebbe dire... eeeehmmmm.... forseeee.... ehmmmmmm... tu potresti essere migliorato.....»
Poi, per dare maggior credibilità alla sua affermazione, ha aggiunto che mi ha trovato più sicuro di me (nel senso di come suono) e che, proprio per questo, mi ha assegnato un brano più impegnativo del solito (vedi poi)...
Abbiamo anche discusso su quali potrebbero essere stati i fattori determinanti: il maestro ha ipotizzato il riscaldamento di Vai ma suppongo che mi stesse prendendo in giro (sarebbe come dire che si impara a scrivere racconti battendo in sequenza i tasti della tastiera!); secondo me gli elementi decisivi sono stati tre: l'aver lavorato quotidianamente invece che ogni due giorni; l'aver iniziato a suonare sopra i brani reali invece che su Tuxguitar; il brano velocissimo (per me!) trollhammaren.
Io pensavo che esercitandomi il doppio sarei migliorato il doppio: invece no! L'esercizio quotidiano mi ha fatto progredire forse anche quattro volte di più! In pratica in dieci giorni ho fatto i progressi che di solito faccio in un mese: è ovvio quindi che questi progressi risultino così ancor più evidenti.
Ma anche suonare direttamente sopra gli archivi mp3 (*1) credo mi abbia aiutato tantissimo: anzi ho la sensazione che la progressione dal semplice spartito a suonare sopra Tuxguitar, fino a suonare sull'mp3 corrisponda a un analogo miglioramento delle capacità da citareda (*2).
Ma veniamo alla lezione vera e propria:
Riscaldamento: ai tre esercizi basati sul metodo di Steve Vai se ne è aggiunto un quarto interessante ma difficilissimo da descrivere a parole. Ci provo comunque anche se non credo di riuscire a essere chiaro: se poi qualcuno è veramente interessato mi faccia sapere che provo a spiegarmi meglio.
Allora, si tratta di un esercizio di agilità per le dita, in particolare l'indice e il mignolo. Il medio e l'anulare infatti non si muovono e restano sempre fermi a premere il 2° e 3° tasto sulla 3° e 4° corda (dopo si può effettuare una nuova serie invertendo la 3° con la 4° corda): tutto il “lavoro” viene svolto dall'indice e dal mignolo: queste dita devono premere alternativamente tutte le corde dalla 6° alla 1° e poi di nuovo in direzione opposta; l'indice sul 1° tasto e il mignolo sul 4°. Io poi ripeto l'esercizio spostando la mano di 4 e poi ancora 8 tasti lungo il manico...
Pattern: sono arrivato all'assurda velocità di 92bpm con i vecchi giri mentre su quello nuovo (C#|D#|G#|Fm) sono molto più indietro a 66bpm. Il problema di questo giro, tutto composto da barrè, è che soprattutto per il C# e il D# mi stanco il pollice sinistro tantissimo e, dopo tre o quattro esecuzioni, mi devo fermare per riposarlo un attimo.
Sfortunatamente non esiste una magia per risolvere questo problema: il maestro mi ha suggerito di premere col pollice il minimo indispensabile (ovvio), di allentare la presa quando sposto la mano (abbastanza ovvio ma a volte non ci si pensa!) e, stranamente, di tenere il gomito sinistro più allargato. L'idea di quest'ultimo suggerimento è che tenendo il gomito più distante dal corpo anche il polso dovrebbe prendere un'inclinazione più corretta e soprattutto meno faticosa per il pollice. Facile a dirsi ma non a farsi! Anche uno spostamento minimo del gomito mi distrae e mi fa perdere scioltezza: bo, cercherò di abituarmici...
Vodka: Con un po' di pazienza ho digerito le modifiche fatte alla scorsa lezione. Anche sul ponte (v. Lezione LIII) sono andato meglio del previsto. Suono questa parte a un dignitoso +12% della velocità originaria e ho incluso anche le plettrate sulla corda libera (inizialmente le avevo escluse). Sempre riguardo al ponte avevo il problema che l'ultima nota della 2° battuta è un MI a vuoto sulla 6° corda, mentre immediatamente dopo devo suonare il RE sulla 3° corda: se non stoppo la 6° corda con il distorto si fa confusione. La soluzione è da equilibristi: quando vado a plettrare la 3° corda con la mano destra devo usare il muscolo del pollice per stoppare la 6°! Il maestro stesso mi ha detto che non è facile ma già dopo un'esercitazione posso dire che “non mi viene quasi”: nel senso che ancora non mi riesce bene ma, comunque, ci sono quasi!
Breaking the Law: successo!! Suonando sopra il pezzo originale (prima a velocità ridotta, poi progressivamente fino a quella originale) sono riuscito a fare decentemente anche la parte con il palm muting che proprio non mi riusciva: anzi adesso mi viene meglio questa parte che quella con gli accordi stoppati...
Comunque per il momento si è tolto il pezzo dal programma.
Trollhammaren: sono arrivato a suonare la melodia iniziale il 16% più lentamente dell'originale. Non è un progresso enorme rispetto alla scorsa volta ma ho integrato le modifiche del maestro e sono molto più pulito nell'esecuzione. Anzi forse la velocità di questo pezzo mi è servita per farmi migliorare nei brani più lenti.
Un problema che ho riscontrato è che, dovendo suonare delle corde a vuoto, per un attimo il manico perde stabilità e si sposta leggermente: dovendo suonare molto velocemente anche questi minimi movimenti mi creano difficoltà. Il maestro mi ha suggerito di spostare il pollice verso l'alto quasi ad ancorarlo sul bordo superiore del manico: sicuramente in questa maniera è più stabile ma mi devo abituare alla nuova posizione che al momento mi dà qualche problema...
Quando ho fatto ascoltare al maestro la “mia” versione della melodia iniziale le mie mani sfrecciavano sulla chitarra a una velocità tale che erano solo delle confuse macchie di colore e anche il maestro non riusciva a distinguere i singoli movimenti: però mi ha detto che sbaglio le pause e mi ha spedito la versione per Tuxguitar riscritta da lui...
Aggiornamento: oggi ho fatto la seconda lezione e mi è venuto il nervoso. Da 120 sono sceso a 100 bpm (circa il 17%), poi ho dovuto modificare lo spartito del maestro perché c'erano delle differenze con la versione che avevo imparato io e, insomma, mi sono confuso e irritato. Vorrei capire perché queste pause non le noto nella versione su mp3...
Pirate'song: questo era il brano con i PC. In realtà piuttosto facile anche se un paio di volte cambia il ritmo (niente di che: semplicemente la durata degli accordi passa da 3/3 a 1/3...).
Sono arrivato a suonare continuativamente per il tempo primato di 1' e 58'': forse questo ce la faccio anche a finirlo!
Purple Haze: di Jimi Hendrix è la novità di oggi! Si tratta delle sole prime dieci battute (che oltretutto il maestro mi ha leggermente semplificato) ma io comunque mi sento molto intimidito...
Al momento sono alle prime 5 battute (beh, 4: quella iniziale vuota l'ho aggiunta io...):
La battuta due e tre sono facili: in effetti ci sarebbe da usare la levetta del tremolo e non so bene come fare (chiederò al maestro la prossima volta) ma al momento posso cavarmela facendo del vibrato a mano. La battuta quattro me l'ha spiegata il maestro a lezione: lo slide lo devo fare con l'anulare in maniera da avere poi la mano nella posizione giusta per le note successive. Non difficile ma mi confondo: penso sia colpa del fantasma di Hendrix.
Ma stranamente (sembra facile) la parte più difficile è la quinta battuta: infatti la seconda e terza nota sono suonate sulle corde libere che hanno il “problema” di rimanere in vibrazione quando si passa alla nota successiva e, col distorto, generano rumore indesiderato. E allora queste note vanno stoppate, ma come fare?
Il maestro non mi ha detto niente e così ci ho pensato per conto mio: la quarta corda (2° nota) la stopperò con l'indice nello stesso istante in cui plettro la sesta corda. In teoria è facile: il dito è già in posizione ma il mio cervello non è abituato a premere una corda e a plettrarne un'altra. Mi confondo...
Invece la sesta corda la stopperò con la punta “cicciosa” dell'anulare quando questo preme la quinta corda della terza nota: il problema è che devo essere preciso perché se la manco non la stoppo e se invece la colpisco troppo violentemente ottengo una sorta di hammer on. Un'alternativa sarebbe quella di usare il pollice sinistro (già adesso mi viene spontaneo usarlo per stoppare la sesta corda quando faccio un accordo sbagliato) ma il problema è che dovrei sincronizzarmi con l'anulare: bo... mi pare più difficile...
Per il momento mi arrangio così ma alla prossima lezione chiederò lumi al maestro.
Modificato (21/5/2013): Al riguardo ho un aggiornamento che ho scritto nel corto Trucco a vuoto...
Infine il maestro mi ha insegnato un nuovo accordo chiamato “accordo Hendrix” (o più semplicemente E7#9) usato da Jimi Hendrix e che servirà nel prosieguo della canzone.
Per questo accordo mi ha dato un nuovo giro con un nuovo ritmo: E7#9| E7#9|G|A con il G e il A da eseguire obbligatoriamente con il barrè. La ragione dell'obbligo è data dal nuovo ritmo (¼ ¼ e ½) dove le prime due plettrate devono essere date sulla sola tonica che, usando il barrè, è sulla sesta corda. L'accordo E7#9 ha un suono buffo ma non è difficile: sperò che non mi dia problemi inattesi...
Nota (*1): in realtà io uso gli ogg ma, sapendo che sono meno conosciuti, ho preferito farmi capire!
Nota (*2): lo so: la cetra non è la chitarra ma mi piaceva il “suono” classicheggiante della parola...
venerdì 10 maggio 2013
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