Per circa una settimana mi sono “disintossicato” dall’informazione sul Coronavirus, poi qualche giorno fa mi sono rimesso in “pari”. Adesso sono di nuovo indietro di un paio di giorni ma conto di guardare i miei video nel corso della giornata ed, eventualmente, aggiungere in serata le informazioni più interessanti…
Parto dalle notizie più tecniche/mediche tratte dal canale Youtube
MedCram.
Altro farmaco promettente: Ivermectin, già usato contro i parassiti, sembra che riesca a bloccare l’accesso del virus al nucleo della cellula infetta.
Gli esperimenti in vitro sono molto promettenti ma ci sono tanti “MA”: dal vitro all’uomo il passo è molto lungo, va fatta sperimentazione insieme a placebo per vedere l’efficacia reale, etc…
Poi, farà piacere a un mio amico, iniziano a essere molto citati i ricercatori italiani: in passato io li avevo infatti un po’ snobbati (probabilmente anche perché quelli che invitano a parlare alla tivvù non sono i migliori) e lui si era un po’ sciovinisticamente risentito…
Per esempio sono citati per aver propugnato l’utilità degli ultrasuoni per analizzare i polmoni in maniera rapida e poco costosa e fare diagnosi.
Secondo un articolo (ancora non
peer-reviewed) il virus potrebbe diminuire la capacità di ossigenazione del sangue, in particolare interagendo con l’emoglobina dei globuli rossi.
In altre parole il problema non sarebbe il passaggio dell’ossigeno dagli alveoli ai globuli rossi ma proprio negli stessi globuli rossi. Nel complesso però il dottore autore del video non sembrava molto convinto: non entro nei dettagli (che potrei aver capito male) ma nella sua esperienza diretta (lavora a New York) ha verificato la diminuzione della pressione dell’ossigeno nel plasma del sangue (che non dipende dall’emoglobina) e non solo della saturazione (che dipende dall’emoglobina).
Il covid-19 (devo iniziare a chiamarlo così perché Coronavirus in alcuni contesti, specialmente quando si parla della famiglia del virus, potrebbe confondere) può colpire anche il cervello.
Il dottore ha detto che è possibile ma non ne era molto impressionato: spiegava che più aumentano i casi e più sintomi rari si iniziano a notare. Anche la comune influenza in una minoranza di casi può colpire gravemente il cervello…
In altri casi il covid-19 potrebbe colpire i linfociti di tipo T diminuendo così la risposta immunitaria dell’individuo colpito...
Altra ricerca italiana citata: il covid-19 può causare due tipi di sintomatologie chiamate L e H.
La H ha una frequenza del 20-30% e in questo caso il problema è il passaggio dell’ossigeno dagli alveoli al sangue; nella L il problema (se i miei appunti sono corretti: oggi a distanza di giorni mi fido poco) è il sangue che fatica ad arrivare ai polmoni.
Ovviamente trattare un covid-19 di tipo L come fosse H ha varie controindicazioni. Anche per la diagnosi cambia come identificare l’infezione e valutarne la gravità.
Personalmente il dottore del video (lavora a New York) si era imbattuto solo in casi di tipo H ma non per questo dubitava della ricerca.
In generale colpisce come la Scienza tenga aperte tutte le porte e indaghi contemporaneamente in mille direzioni diverse: questa è la vera scienza basata su incertezze, ricerche e verifiche continue; la verità unica è invece ascientifica. Per questo la censura nella scienza è completamente priva di senso.
Ricordate per esempio nei primi tempi, a gennaio e ancora a inizio febbraio, come i media ripetevano che gli asintomatici NON potevano diffondere la malattia? Notizia poi usata strumentalmente dai governi occidentali, compreso il nostro, per evitare di quarantenare chi proveniva dalla Cina: quante vite si sarebbero potute salvare usando maggiore prudenza e buon senso? Invece si è presa come verità assoluta e certa la teoria scientifica che al momento andava più di moda, ovvero che gli asintomatici non potevano trasmettere la malattia, dimenticando invece che anch’essa era solo un’ipotesi…
La cosa peggiore è che non mi pare che a livello politico ci si sia resi conto dell’errore…
Ma veniamo a qualche commento più generico.
Sui media l’argomento che va per la maggiore è la cosiddetta “Fase 2” ovvero il rallentamento delle restrizioni: ci si sta rendendo conto che la questione è molto complessa e dovranno essere gestite esigenze contrapposte: da una parte quelle dell’economia e dall’altra quelle della salute.
Io, nella mia totale incompetenza, avevo iniziato ad anticipare queste difficoltà a inizio marzo, ovvero circa un mese fa: non ho voglia di andare a citarmi perché mi occorrerebbe troppo tempo per ritrovare le parole che scrissi. Non che avessi particolari proposte o suggerimenti utili ma facevo solo notare che anche una volta superato il picco non sarebbero finiti i problemi, anzi...
Adesso sta finendo sotto accusa la gestione della regione Lombardia. Non ne conosco i dettagli e, riguardo le amministrazioni locali altrui, in genere evito di emettere giudizi dato che non ho idea del contesto e ritengo che solo chi le vive può giudicarle con cognizione di causa. Questo vale per il comune di Roma (con la Raggi spesso fortemente attaccata dalla destra) così come ora per la Lombardia attaccata dal governo e dalla sinistra.
In questo caso bisogna però ricordare che circa la metà dei contagiati sono in Lombardia e che la difficoltà della gestione di questa malattia, con la saturazione degli ospedali, non è lineare ma esponenziale. Insomma anche se la regione avesse fatto degli errori avrebbe anche la giustificazione di una situazione difficilissima, di almeno un ordine di grandezza più complessa che nelle altre regioni italiane.
Si accenna spesso, per esempio, ai posti letto realizzati nei locali della fiera e adesso inutilizzati: certo, col senno di poi è stato un errore e uno spreco realizzarli, ma è facile dirlo adesso! Non ricordo particolari critiche un mese fa quando si iniziava ad attrezzarla e non si sapeva quanto ancora si sarebbe allargato il contagio.
A me pare per esempio molto più grave l’errore della regione Lazio, che in una situazione di “quasi normalità” ha fatto questo:
Coronavirus, la Regione Lazio paga gli anticipi ma di mascherine ne arrivano ancora troppo poche. I fornitori? Venditori di lampade, profumerie, editori di gossip e una società citata nei Panama Paper di Vincenzo Bisbiglia su IlFattoQuotidiano.it
Poi, come ho spiegato, resto dell’idea che il giudizio migliore sull’operato delle varie regioni (e comuni) lo daranno i relativi elettori...
Sul piano internazionale invece abbiamo Trump che accusa la Cina di: 1. aver creato il virus in laboratorio; 2. di esserselo fatto “scappare”; 3. di aver informato con colpevole lentezza la comunità internazionale.
Tutte accuse plausibili ma gli USA si sono bruciati gran parte della loro autorevolezza con le accuse fasulle all’Irak (le famose “armi di distruzione di massa”). E la fiducia ha la caratteristica di costruirsi lentamente ma di distruggersi in un attimo.
Quindi, come detto, accuse plausibili ma, almeno per me, niente più di questo.
Soprattutto, non ho ancora sentito nessun “esperto” parlarne, mi piacerebbe avere qualche ipotesi sul perché l’Iran sia uno dei paesi più colpiti: che rapporto c’è fra Iran e Cina? A me risulta solo che siano entrambi avversari degli USA e questo potrebbe dare vita ad altre ipotesi altrettanto plausibili…
Riguardo alla quarantena sono sempre dell’idea che si cerchi di scaricare sui cittadini che vanno a fare la spesa la responsabilità del suo scarso successo (*1). Oltretutto la gente inizia, a mio avviso comprensibilmente, a stufarsi e tende a uscire un po’ di più. Del resto dopo un mese circa chi è in quarantena ed era infetto ormai è guarito; chi non è infetto continua a non esserlo: il problema non sono quindi i cittadini in quarantena ma quelli che non lo sono e che potenzialmente possono passare il virus a chi mette il naso fuori casa (*1).
Nota (*1): l’ho già scritto altrove ma secondo me la causa sono i luoghi di lavoro "essenziali" e la grande distribuzione. Queste persone andrebbero controllate con particolare attenzione ma, per vari motivi, non lo si fa e/o non si ha la capacità di farlo.
Una riflessione generale: chiedere a un medico se le precauzioni prese siano sufficienti è come chiedere a un macellaio se la carne faccia bene alla salute o a un poliziotto se i troiai (*2) di Stato siano utili. Insomma un medico, per sua forma mentale, anteporrà la salute a tutto mentre altri valori, come non ultima la libertà, hanno la stessa se non maggiore importanza.
Nota (*2): ricordo che “troiaio” è la mia italianizzazione di “troyan”...
22/4/2020 11:30
Ieri sono stato a fare la spesa: la mia sensazione è che le persone seguano sempre meno la quarantena. Già il numero di macchine in strada mi è sembrato, a occhio, di poco a inferiore a un normale giorno feriale. E nel supermercato erano numerose anche le persone decisamente anziane che invece le volte precedenti non avevo assolutamente visto…
Ovvio che la gente è stufa di questa quarantena di cui si sta iniziando a perdere il senso.
Vi propongo un esperimento.
Sapendo che gli ultimi due incontri fra le nazionali di cricket del Bangladesh e delle Indie Occidentali hanno avuto i seguenti risultati:
2018: Bangladesh (105/all out; 21,4 overs) – Indie Occidentali (108/3; 13,4 overs) → Indie Occidentali vincono per 7 wickets;
2019: Bangladesh (330/6; 50 overs) – Indie Occidentali (309/8; 50 overs) →Bangladesh vince di 21 runs.
C’è anche da aggiungere che nel 2019 le Indie Occidentali avevano una formazione fortemente rimaneggiata.
Che pensate che vincerà l’incontro previsto a dicembre del 2020 fra Bangladesh e Indie Occidentali (in formazione completa si spera)?? Lo so, è un grosso azzardo ma provate a indovinare con i pochi dati che avete…
Nel finale del lungo e noiosissimo
Non ho voglia di tagliare l’erba scrissi una considerazione interessante (e sono abbastanza sicuro di averla poi ampliata altrove ma non sono riuscito a ritrovarla!) sui miei errori di previsione calcistiche. L’uomo in genere tende a sovrastimare l’accuratezza delle proprie conoscenze e, per questo motivo, la maggior parte delle mie previsioni calcistiche errate erano dovute a scarsa conoscenza, magari basata sulla visione di una singola partita.
Da un altro punto di vista si può riassumere il tutto dicendo che per fare buone previsioni occorrono dei buoni dati, abbondanti e affidabili.
Tutta questa premessa per arrivare a concludere che in Italia del covid-19 non sappiamo ancora nulla: in particolare non sappiamo quante sono le persone già contagiate e adesso, si spera, immuni: com’è possibili prendere buone scelte in questo contesto? Vi rispondo io: è praticamente impossibile: prima andrebbe indovinata la situazione regione per regione e poi andrebbero indovinate le misure da prendere…
Indovinare quale strada intraprendere per la famigerata “Fase 2” equivale a indovinare il risultato di Bangladesh contro Indie Occidentali: senza dati certi si tratta di gioco d’azzardo col problema non da poco che la posta in gioco è il futuro dell’Italia...
Come volevasi dimostrare: appena pubblicate le aggiunte qui sopra mi sono imbattuto su FB, condiviso da ben due amici/conoscenti, in questo articolo:
“Il Coronavirus circolava in Italia da ottobre: un italiano su tre già contagiato, anche al sud”: lo studio di Marta Vigneri su TPI.it, che esemplifica molto bene il grado di incertezza in cui ci troviamo...
Conclusione: noia per la quarantena che, al di là delle ovvie affermazioni a sua difesa di chi ci governa, a me più che espressione di una strategia sembra sempre di più un’assenza di strategia: non sapendo cos’altro fare si continua con la quarantena. Speriamo che altre nazioni con più cervelli pensanti ci indichino con il loro esempio una via d’uscita più efficace.