L’anno scorso mi ero ripromesso di fare molte cose, mi pare che scrissi anche un pezzo con i miei buoni propositi, ma l’unico obiettivo che mi sono costantemente ricordato era quello di disegnare almeno due nuove vignette.
In estate disegnai quella per la “Censura” ma, arrivato a metà dicembre, non ne avevo create altre…
Così, sebbene contro voglia, decisi di disegnare la seconda: dubito però che qualcuno se ne sia accorto. Diversamente dal solito, visto il mio scarso entusiasmo, non ho cercato un marcatore collegato a molti pezzi ma uno che mi sembrasse divertente da disegnare: alla fine ho scelto il “Mongolino d’oro” per i miei pezzi più brutti!
Per vederlo si deve quindi cercare fra i pezzi più brutti del 2010, guardare in fondo alla “legenda” oppure individuarlo fra i seguenti candidati…
Ottobre 2010:
- Ricordi di immagini ipnoanagogiche: il solito pezzo sostanzialmente inutile che periodicamente mi ostino a scrivere…
- Che stress!: per risolvere un baco banale mi occorrono 8 ore. Può accadere ma, senza spiegare meglio di cosa si tratti, ha poco senso: è un altro tipico genere di pezzi inutile che scrivo: quelli di “sfogo”, per scaricare un po’ di frustrazione verso qualcosa…
Ci sarebbero poi altri pezzi abbastanza bruttini ma non così tanto da meritarsi il “Mongolino”…
Storicamente mi compro la chitarra elettrica e iniziano di conseguenza i relativi pezzi.
Ah! e rileggendo questi vecchi pezzi ne ho ritrovato uno molto interessante di cui riscriverò in un corto a parte!
Novembre 2010:
- Peggior post: nomen omen. Non avevo niente da dire e ho voluto pure scriverlo…
- Poche inutili novità: le comunicazioni di servizio riguardo a un ghiribizzo che non viene letto hanno poco senso…
Mese decente, come del resto il precedente: rileggendo i vari pezzi ne ho trovato anche uno molto divertente che non ricordavo per niente: Massaggio del piede.
Storicamente iniziano i “corti” raggruppati in pezzi da cinque: però, così come per i “wow”, non concorrono neppure per i “mongolini”…
Dicembre 2010:
Niente: non ho trovato niente di così brutto da meritare la candidatura al “Mongolino”.
Bello invece il “Wow” del mese: l’ho riletto volentieri anche se venato di tristezza.
Conclusione: si iniziano a notare delle tendenze: i pezzi che giudico buoni sono, prevedibilmente, molti più di quelli brutti. Il mio difetto principale è lo scrivere pezzi “inutili” seguiti da quelli di “frustrazione”: c’è da dire che almeno quest’ultimi, anche se non interessanti per il lettore, almeno sono una blanda forma di consolazione per me...
venerdì 3 gennaio 2020
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