Leggere quotidianamente le notizie fa veramente male alla salute: non avete idea della mia rabbia e disgusto per ciò che leggo. Che Renzi fosse un pessimo primo ministro l'avevo ormai capito da molto tempo: gli bastarono un paio di mesi per farmi capire di che pasta fosse fatto.
Da parte mia non sto a perdere tempo a studiare i dettagli delle sue iniziative perché so già che saranno pessime: in questo caso sbaglio perché quando poi mi capita di parlarne con altre persone non posso essere specifico nelle mie critiche. Ma sebbene questo sia già di per sé uno spunto interessante, voglio scrivere di qualcosa di diverso...
Erroneamente ritenevo Renzi al livello di Monti e Letta ma invece, mi sto rendendo conto adesso, lui è ancora peggio: non solo esegue prontamente gli ordini che gli arrivano dai poteri forti esteri ma lo fa anche con una solerzia e un entusiasmo che mi lasciano attonito. Letta, ad esempio, mi dava l'idea di una persona in imbarazzo a eseguire i suoi ordini; Monti invece li condivideva e cercava di spiegarli agli italiani dandogli una parvenza di giustificazione economica: Renzi invece non ha dubbi, probabilmente non capisce ciò che sta facendo e, sicuramente, non gli interessa. Ma sebbene questo sia già di per sé uno spunto interessante, voglio scrivere di qualcosa di diverso...
Voglio infatti ritornare alle preoccupazioni che espressi all'indomani degli attentati di Parigi. In Bombe e champagne scrissi:
«Spero, ma sono sicuro del contrario, che come al solito i vari governi europei, quello italiano in primis, non prendano l'occasione per limitare ulteriormente le libertà individuali, soprattutto minando i diritti dei singoli. Si tratterebbe infatti di misure sostanzialmente inutili per prevenire questo tipo di violenza ma che, potenzialmente, potrebbero ulteriormente indebolire la già fragile “democrazia”...»
Ovviamente questa è la direzione che Renzi ha prontamente deciso di imboccare: al riguardo questo articolo dal FattoQuotidiano riassume benissimo il problema.
Quello che ho letto è allucinante. Apparentemente Renzi ha imparato una nuova parola inglese: “tag”. Adesso, come un bambino iperattivo con il suo giocattolino nuovo, vuole “taggare” tutto e tutti.
Spesso, come giustamente diceva anche Grillo (*1), si usa l'inglese per confondere l'italiano medio: già di per sé semi analfabeta nella propria lingua madre lo è ancor di più in quelle straniere.
Ad esempio, ormai ci siamo abituati al termine inglese “ticket” quando dobbiamo accedere alle cure sanitarie. Tale parola ha assunto una valenza tutta sua che, grossomodo, si può riassumere come “prezzo che devo pagare per potermi curare”. Ma se invece di “ticket” si fosse usato un termine italiano corrispondente, ad esempio “gabella”, allora ci sarebbe molta più rabbia a dover pagare lo stesso denaro per curarsi: l'associazione sarebbe infatti “prezzo che devo pagare ingiustamente (che sia una spesa ingiusta è infatti già insito nel termine “gabella”) per potermi curare”.
In altre parole si usa l'inglese per nascondere il vero significato di ciò che si intende veramente.
Vediamo quindi cosa significa “tag” e cosa sarebbe possibile usare in italiano al suo posto. Come vocabolario uso WordReference che mi pare sia nettamente il migliore disponibile in linea: Tag = “etichetta, cartellino, targhetta” e poi altri significati più particolari... ma “etichetta” va benissimo.
Quindi traducendo in italiano le parole di Renzi egli, semplicemente, vuole etichettare tutto e tutti.
Ma quando pensate a un'etichetta a voi cosa viene in mente? A me ricorda i prodotti del supermercato...
Ma le persone non sono prodotti ed è immorale e profondamente ingiusto considerarli tali.
Per questo mi disgusta qualsiasi idea di “taggare” ovvero “etichettare” le persone: sfortunatamente però il senso della morale di Renzi non è il mio...
Continuando a leggere l'articolo menzionato in precedenza si scopre anche di peggio: come ad esempio la condivisioni delle banche dati sul DNA. Tali dati non solo non andrebbero condivisi ma, anzi, andrebbero distrutti. Sfortunatamente ancora la popolazione italiana, ed europea, non ha alcuna sensibilità al problema, non ne vede i rischi e non ne capisce i pericoli.
Al riguardo io scrissi di una nuova forma di schiavitù dove gli schiavi non erano direttamente le persone ma la loro essenza genetica. Per maggiori approfondimenti rimando ad Allarme schiavismo...
Il futuro che si sta profilando all'orizzonte sarà peggiore di quelli immaginati nelle distopie dei più pessimisti scrittori di fantascienza. Ma nessuno pare rendersene pienamente conto...
E in Italia ci sarà un'opposizione a questi provvedimenti?
Io non ne prevedo alcuna: al massimo una buffonata in Parlamento organizzata dal M5S ma di manifestazioni di piazza, le uniche che potrebbero mettere un po' di pressione al governo, nessuna...
Conclusione: e così il "rottamatore", dopo aver rottamato solo la Costituzione, da bravo commesso dei poteri forti è diventato un "etichettatore". C'è speranza? No, nessuna.
Nota (*1): Grillo diceva molte cose giuste: sfortunatamente non aveva intenzione di realizzarle...
giovedì 26 novembre 2015
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