Appartatomi in bagno, avevo deciso di sfruttare l'opportunità per cercare sulla mia Garzantina di filosofia la parola “logion” incontrata in Apocalissi apocrife. Non avendola trovata, e non essendo interessato alle varie “logiche”, ho ripiegato sulla voce “Loisy, Alfred”: circa mezza colonna di biografia...
L'inizio non era promettente: Alfred Loisy (Ambrières, Marna, 1857 – Ceffonds, 1940), biblista e storico delle religioni francesi... Di solito in queste biografie si trova un elenco di pubblicazioni, le università dove ha insegnato e circa due-tre righe che sintetizzano il contributo dato al proprio settore di studio: insomma, niente di entusiasmante...
In questo caso però, dopo poche righe, si scopre che fu licenziato dall'istituto cattolico di Parigi dove insegnava come professore di ebraico e Sacra Scrittura a causa delle sue idee eterodosse sulla “inerranza” della Bibbia. Pur non avendo una chiara idea del significato di “inerranza” (*1) la mia attenzione si è moltiplicata...
Non solo: 10 anni dopo (nel 1903) cinque delle sue opere sono messe all'Indice! Non sapevo che ancora nel XX secolo esistesse l'Indice...
Come se non bastasse, cinque anni dopo (nel 1908), Loisy viene addirittura scomunicato!
A me non risulta che personaggi come Hitler o Mussolini siano mai stati scomunicati: è normale quindi chiedersi cosa avesse fatto Loisy per meritarsi una simili punizione...
Parafrasando una celebre (e vecchia...) pubblicità si potrebbe dire “Peccate su tutto ma non sulla Chiesa” (*2). In altre parole l'inoffensivo professore di Sacre Scritture si era trasformato in un maligno eresiarca!
La tesi di Loisy è in realtà interessante e anch'io la trovo molto plausibile: secondo Loisy il Vangelo non va interpretato alla lettera e, in particolare, non tutti gli avvenimenti descritti sono avvenuti realmente (come la resurrezione e, immagino, i miracoli più eclatanti). Il Vangelo deve essere quindi interpretato diversamente. In particolare Loisy pensava che Gesù ritenesse il Regno dei Cieli ormai imminente e, per questo, non interessato a fondare un'organizzazione complessa e strutturata come la Chiesa: semplicemente non ce ne sarebbe stato bisogno perché, per mancanza di tempo, non avrebbe potuto dedicarsi a evangelizzare tutto il mondo; sarebbe stata quindi superflua e inutile.
Sempre secondo Loisy la Chiesa si sarebbe pienamente sviluppata solo quando i fedeli iniziarono a pensare che il mondo non sarebbe finito dopo pochi anni...
Anch'io dalla mia lettura della Bibbia, per quanto superficiale, ho avuto la netta sensazione che il cristianesimo l'abbia ideato San Paolo selezionando gli elementi della dottrina di Gesù che più si confacevano alle sue idee. Guarda caso molti dei testi apocrifi che recentemente ho letto minerebbero, almeno in parte, l'autorità della Chiesa e, è logico presumere, che proprio per questo non siano divenuti testi canonici. Mi pare insomma che uno degli sforzi più assidui fatti dalla Chiesa (almeno quella cattolica) sia sempre stato quello di legittimare se stessa.
C'è anche da dire che una conseguenza evidente della tesi di Loisy è la natura evidentemente umana e non divina di Gesù: insomma una forma moderna di arianesimo, eresia però già condannata nel concilio di Nicea del 325...
Loisy affermava: «Cristo predicò l'avvento del Regno di Dio ed è venuta la Chiesa»
Conclusione: è più difficile che un dittatore venga scomunicato piuttosto che lo sia un biblista e professore di ebraico e Sacre Scritture! In altre parole sono più gravi i crimini che si pensano piuttosto che quelli che si commettono...
PS tanto per cambiare anche quello di oggi, come spesso recentemente mi accade, è un corto "degenere" divenuto troppo lungo!
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