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martedì 19 agosto 2014

Di Battista vs Tavecchio

Lo ammetto: sono proprio un cattivo grullino!
Una delle mie principali mancanze consiste nel leggere molto raramente, quasi mai in realtà, il viario di Grillo. Non è che non sono d'accordo con quanto viene scritto (almeno di solito) ma non mi va di farmi cattivo sangue leggendo della mala politica italiana e non. E poi tramite FB, grazie alla sproporzionata quantità di conoscenze grulline, mi passano comunque quotidianamente sotto il naso i meme che rimandano agli articoli del viario di Grillo e così, anche se non li leggo, ho comunque un'idea almeno di quali siano le notizie più importanti.

Negli ultimi giorni ho però sentito un gran trambusto che associava insieme il nome di Di Battista e il terrorismo: in breve il riassunto che mi è arrivato era “Di Battista giustifica il terrorismo”.
Così stasera mi sono deciso e ho trovato l'articolo in questione: ISIS: che fare?

L'articolo parte da un'analisi della storia dell'Iraq, nato dalle ceneri dell'Impero Ottomano, fino ad arrivare ai nostri giorni spiegando che le cause dell'instabilità della regione sono molteplici e, spesso, esterne e collegate agli interessi per i ricchi giacimento di petrolio del suo sottosuolo.

Di Battista scopre l'acqua calda quando scrive che spesso sono stati proprio i democratici USA a causare in maniera più o meno diretta l'instabilità della regione che ha portato a centinaia di migliaia di morti.
Di Battista ha scoperto l'acqua calda ovvero un qualcosa che chiunque munito di un po' di buon senso, di un pizzico di onestà intellettuale e di un minimo di conoscenze storiche (v. Attenzione! Democrazia a lavoro!) sa perfettamente. È una verità ben nota ma però nessuno si azzarda a raccontarla specialmente senza giri di parole come ha fatto Di Battista.

Con l'ingenuità del bambino che ride del re nudo Di Battista ha avuto il coraggio di dire, con parole ricche di buon senso, ciò che tutti (o almeno parecchi) sanno ma non osano affermare apertamente.

Il motivo è che viviamo in un mondo illusorio dove la realtà è data dalle immagini e dai racconti, visuali e non, che ne danno i media (non solo la tivvù ma anche il cinema). Come ho spesso scritto queste immagini, questa narrativa, non sempre rappresenta né cerca di rappresentare la verità per quel che è ma, spesso, è volutamente deformata. Un caso lampante è la situazione dei media italiani che, senza imbarazzo, rovesciano la realtà e dipingono di bianco ciò che è nero e vice versa.
Nella narrativa occidentale (*2) gli USA sono i buoni e puri: i difensori della libertà, i paladini della democrazia, i portatori di benessere, gli apostoli del progresso. Chiunque dica il contrario deve battersi contro un muro di scetticismo, quando non di vero e proprio ostruzionismo, invalicabile.

Eppure, come al solito, mio zio aveva perfettamente ragione quando paragonava gli USA dopo il crollo dell'URSS alla situazione dell'antica Roma dopo la sconfitta di Cartagine.
Una volta sconfitta Cartagine, la principale potenza antagonista dell'epoca, i romani iniziarono a perdere i loro antichi valori contadini e diventarono una potenza imperialista sfruttando la loro potenza militare per arricchirsi (anche se lo stato romano si trasformò ufficialmente in impero solo un centinaio di anni dopo...).
Analogamente gli ideali di democrazia e libertà americani si sono rapidamente corrotti una volta sconfitto per “abbandono” il loro principale antagonista. L'occasione rende l'uomo ladro e questo, evidentemente, vale anche per gli stati. Gli USA usano la loro forza per trarne profitto in tutto il mondo: anche all'Europa non è più riservato un trattamento di favore e adesso sta venendo sacrificata sull'altare degli interessi economici americani.

Ma l'ingenuità di Di Battista va oltre l'affermare le cose come stanno ma addirittura propone un ruolo all'Italia nell'ambito della UE. Anche in questo caso le sue parole sono ricche di buon senso ma, si sa, la squadra capitanata da interesse e profitto batte quella guidata da buon senso e giustizia 10 a 0...

Ma che c'entra in tutto questo Tavecchio?
Su Tavecchio avevo già scritto in Ta-vecchio-fazzi e davvero la modestia del personaggio è tale che non pensavo di tornare sull'argomento.
Eppure oggi mi sono giunte delle voci che ho voluto verificare su wikipedia alla pagina Carlo Tavecchio...
Per prima cosa balza agli occhi che per quattro legislature, ovvero 19 anni, Tavecchio è stato il sindaco DC del proprio paese natale. Evidentemente questa attività gli è servita come palestra per temprare le sue virtù perché poi, copio e incollo da Wikipedia, «Carlo Tavecchio è stato processato e condannato cinque volte. È stato condannato a 4 mesi di reclusione nel 1970 per falsità in titolo di credito continuata in concorso, a 2 mesi e 28 giorni di reclusione nel 1994 per evasione fiscale e dell’IVA, a 3 mesi di reclusione nel 1996 per omissione di versamento di ritenute previdenziali e assicurative, a 3 mesi di reclusione nel 1998 per omissione o falsità in denunce obbligatorie, a 3 mesi di reclusione nel 1998 per abuso d'ufficio per violazione delle norme anti-inquinamento, oltre a multe complessive per oltre 7000 euro.»

Cioè per giorni e giorni i vari telegiornali hanno rimbambito gli italiani con la frase sulle banane e si sono invece “dimenticati” di far notare questi “piccoli” incidenti con la giustizia italiana? (*1)

Eppure questa è l'ipocrisia dei media italiani: hanno taciuto le notizie più importanti su Tavecchio concentrandosi invece su una frase, a mio avviso, irrilevante. Ci hanno dato l'immagine di un signore anziano dalle scarse capacità di espressione ma hanno sorvolato sulle informazioni che l'avrebbero detta molto lunga sulla sua morale e su quanto fosse degno di un incarico prestigioso e importante.

Ecco quindi che chiudo il cerchio con una domanda paradossale: chi verrà dipinto in maniera più positiva dai media? Il signore anziano con qualche macchia nel suo passato o il ragazzo ingenuo e idealista del M5S?

Conclusione: in questo mondo ormai l'apparenza conta molto di più della verità e della realtà. Gli esempi nella sola Italia sono molteplici: anche se tutti gli indicatori economici indicano un'Italia al tracollo dopo lo pseudo attivismo di Renzi i media insistono a ripetere, evidentemente questi sono gli ordini, che tutto va bene e che anzi siamo in ripresa. Oppure il M5S, l'unica forza politica composta da cittadini e per questo dalla parte dei cittadini, viene dipinta dai media come la disgrazia finale che porterebbe i cittadini alla rovina economica mentre è vero esattamente il contrario...
E se ciò che conta è l'illusione cosa pensa di ottenere una formica come Di Battista cercando di infrangere uno specchio deformante d'acciaio alto come una montagna? Perché ha scritto queste parole? È ovvio che ha attirato addosso a se stesso e al M5S una tempesta di m###: i media, nazionali e non, additeranno lui e il M5S come quelli dalla parte del terrorismo...

Nota (*1): al riguardo ho una teoria: l'argomento “guai giudiziari” è tabù perché molte altre persone, oltre a Tavecchio, hanno ricevuto condanne o sono indagate per gravi reati. Queste persone però siedono in parlamento e molte ancora, senza che gli italiani possano dire niente al riguardo, siederanno al Senato proprio grazie alla riforma voluta da Renzi. Attaccare Tavecchio per i suoi guai giudiziari avrebbe contemporaneamente delegittimato anche numerosi parlamentari e, indirettamente, la riforma del Senato. Per questo Tavecchio non ha avuto problemi su questo fronte...

Nota (*2): i media dipingono la realtà a vari livelli: a livello locale, regionale, nazionale e mondiale che corrisponde a occidentale perché solo pochi stati come Cina e Russia ne sono almeno parzialmente indipendenti. Più il livello sale e più la bugia diventa grossa e maggiore è l'impegno per mantenerla...

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