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venerdì 25 luglio 2014

Lezione LXXII: Volo in picchiata...

La lezione LXXI la feci a maggio ma mi dimenticai di riassumerne il contenuto e adesso ovviamente non me ne ricordo i dettagli: comunque qua e là segnalerò un paio di cosette.

In questi due mesi ho continuato a esercitarmi essenzialmente basandomi sul corso Chitarristi da Zero. Feci la lezione 1 e 2 del libro senza problemi ma già alla 3 iniziai ad avere qualche problema...
Il problema era dover suonare su una base senza alcuna traccia: fino ad allora infatti mi era capitato di suonare o sopra Tuxguitar o sopra il brano reale ma in entrambi i casi avevo la traccia della chitarra che mi facilitava moltissimo andare a tempo: v. anche I miei manuali di chitarra...
Comunque con un po' di pratica ho iniziato a farci l'orecchio e, per farla breve, adesso sono alla lezione 5 (ogni lezione ha circa 5 brani/esercizi).

Contemporaneamente ho continuato a studiare i miei brani e ad allenarmi con gli accordi: ma procediamo con ordine!

Riscaldamento: niente di nuovo né significativo.

Ritmi: qui ci sono delle novità! Nella lezione LXXI (quella che non c'è...) il maestro mi diede una ritmica che alterna due ritmi diversi al variare degli accordi: fino ad allora avevo sempre avuto una ritmica fissa sulla quale suonavo l'intero giro d'accordi. Inutile dire che, come con tutte le novità, questa variazione per quanto semplice mi aveva mandato nel pallone. Comunque in questi mesi mi sono allenato e adesso non è più un problema alternare ritmi diversi all'interno di un giro.
Per completezza accludo il grafico aggiornato con ritmi e relative velocità:

Inoltre ai vari giri di accordi che mi aveva dato il maestro ho iniziato ad aggiungerci quelli tratti direttamente dai brani che ho imparato: è logico ma non ci avevo pensato!

Vodka: mi veniva decentemente nonostante il maestro nella lezione LXXI mi avesse detto di iniziare a stoppare i PC. Il problema era il ponte: ero quasi riuscito a portarlo alla velocità reale (-3%!!) ma poi mi sono bloccato e per stress/rabbia ho lasciato perdere. Ci riproverò fra qualche tempo: sono fiducioso.

Sweet Dreams: Tolto alla lezione LXXI. Ero infine riuscito a suonare il ritmo difficile alla velocità reale...

She is my sin: Sono arrivato alla battuta 78 (di 180) a velocità reale! C'è da dire che, rispetto ad esempio agli Iron Maiden, è molto facile ma a me piace perché è anche vario e divertente...
Avevo semplificato un paio di battute ma a riguardarle adesso non mi sono sembrate impossibili e quindi vedrò di imparare a farle per bene...

Flight of Icarus: Molto più difficile. Per scelta lo suono a 90bpm invece che ai 110 previsti: il motivo è che già così è piacevole e, soprattutto, volevo spingermi avanti nello studio senza sbattere la testa sui passaggi più difficili. Attualmente sono arrivato alla battuta 68 (di 105).
C'è poi da dire che nel brano ci sono due chitarristi, Murray e Smith, che si alternano fra ritmica e assoli: io ho aggiunto una nuova traccia, KGB, dove ho copiato le diverse parti ritmiche dei due...
Anche in questo caso avevo fatto delle semplificazioni, che il maestro ha approvato ritenendole adeguate, e degli esperimenti che il maestro ha apprezzato per spirito di iniziativa ma ha bocciato sul piano tecnico...
Il primo problema che avevo era passare da un F#5 a un F#m che in pratica significa che l'indice che nel F#5 preme solo la 6° corda deve “sdraiarsi” per diventare un barrè: siccome il cambio deve essere rapido (1/16) è facile perdere il tempo: la mia soluzione era quella di suonare il F#5 con l'indice già in posizione barrè. Il maestro ha approvato.
A un'altra battuta (la 31°) avevo sempre un F#m in cui dovevo a un certo punto arpeggiare le prime tre corde ma a me, sistematicamente, la 3° rimaneva muta: una soluzione è ovviamente quella di trovare una posizione leggermente diversa con l'indice ma il maestro mi ha consigliato di provare a “raddoppiare” l'indice sovrapponendoci il medio in maniera da poter premere le corde con più forza...
Alla battuta successiva, sempre sul medesimo F#m, lo spartito mi diceva di suonare la 1° corda a vuoto: impossibile visto che ho la mano sinistra in posizione di barrè! Il maestro mi ha spiegato che si tratta semplicemente di un errore della diteggiatura: invece di suonare la 1° corda a vuoto (un MI) basta che suoni il 5° tasto della 2° corda (ancora un MI) e il gioco è fatto! Qui ci potevo arrivare da solo, accidenti...
In varie battute dello spartito avevo poi da suonare la 5° corda a vuoto e il 2° tasto della 4° corda: ovviamente (!!) mi ero accorto che si trattava di un A5 bicorde e già in precedenza l'avevo traslato sulla 6° (5° tasto) e 5° (7° tasto) corda: il motivo è che il brano richiede di stoppare le corde e, se queste non sono a vuoto, mi basta sollevare appena le dita della mano sinistra ma se c'è una corda a vuoto diventa tutto più complicato. In questo caso mi ero ingegnato a fare tutto con l'indice della mano sinistra che sollevavo leggermente dalla 4° corda per premere leggermente la 5°...
Discorso simile per un E5 bicorde con 6° corda a vuoto e 2° tasto della 5° corda: in questo caso per stoppare la 6° usavo il pollice...
In entrambi i casi il maestro mi ha spiegato che è più corretto usare la mano destra per stoppare le corde: il motivo è che la ritmica in genere si gestisce con la mano destra.

Da Zero: Attualmente sono arrivato a studiare i brani 25, 26 e 27 e avevo assicurato di saper fare benissimo tutti i precedenti: il maestro non si è fidato e mi ha fatto suonare il 24. Figuruccia perché si è scoperto che lo suono a velocità dimezzata! La colpa è però degli autori che fanno i soliti quattro clic introduttivi che però non indicano i quarti (come è usuale) ma le metà. C'è da dire che lo spartito diceva di ripetere tutto 4 volte mentre io lo ripetevo esattamente solo due volte: andavo a velocità dimezzata ma anche a tempo! Abbiamo verificato che questo “scherzetto” viene fatto solo nel brano 24 quindi per i successivi non dovrebbero esserci problemi. Mi eserciterò con la tecnica consueta: riduco la velocità a un -30/-40% per poi aumentarla progressivamente fino a quella reale. Non prevedo particolari problemi: è solo questione di allenamento.

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