Qualche giorno fa ero stato tentato di scrivere un pezzo su Tavecchio uno dei candidati alla guida della FIGC in contrapposizione ad Albertini.
Avrei voluto scrivere che mi sembrava paradossale scegliere un uomo di 71 anni per portare il rinnovamento nel calcio: in genere le persone più anziane, tranne qualche eccezione, tendono a conservare lo status quo e a fuggire dai grandi cambiamenti.
Poi l'ho sentito parlare: mi ha dato l'impressione di una persona poco istruita che si esprimeva vociando, forse ritenendosi un oratore, in maniera confusa. Oltre che sull'età ho avuto così dubbi anche sulle sue effettive capacità.
Poi Ta-vecchio si è trasformato in Ta-fazzi, il mitico personaggio della Gialappa's band che con furore autolesionistico si percuoteva ripetutamente i genitali con una bottiglia di plastica vuota.
Tavecchio non ha usato una bottiglia ma ha fatto una gaffe a base di extracomunitari e banane...
Io credo che la sua dichiarazione non avesse alcun intento razzista ma che sia invece stata il frutto della sua scarsa padronanza dell'italiano: ho la sensazione che volesse solo dire qualcosa come “in Africa hanno poco da mangiare mentre in Europa vengono a stare bene”. Un concetto banale e semplicistico ma, evidentemente, già al di là delle sua capacità di esprimerlo in maniera comprensibile.
Adesso con la solita ipocrisia italiana, il povero Ta-vecchio-fazzi ha tutti contro. Tutti lo accusano di razzismo, magari inconscio, quando invece la sua colpa è solo l'ignoranza.
mercoledì 30 luglio 2014
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