Prima delle elezioni avrei voluto scrivere un pezzo politico ma me ne è mancata la giusta ispirazione. Più o meno credo che comunque il mio pensiero emerga dagli articoli scritti negli ultimi mesi/anni: il problema principale dell’Italia è economico → l’EU ci costringe a una politica finanziaria che stronca l’economia del paese: ovviamente tutto a maggior danno delle classi più povere. Tutti questi anni di inutile e dannosa austerità hanno ampiamente dimostrato che questa non è una medicina amara ma un veleno → si dovrebbe votare per una forza che abbia ben chiaro questo concetto e che vi si opponga…
Ma ormai le elezioni sono passate e ognuno ha votato (o si è astenuto) come riteneva meglio…
Volevo quindi cercare di fare una valutazione dei risultati. Trattandosi di elezioni europee le si dovrebbe considerare da una prospettiva europea ma, da questo punto di vista, le mie conoscenze al riguardo sono piuttosto scarse e ho potuto individuare solo qualche tendenza.
I partiti contro QUESTA Europa tacciati negativamente come sovranismi/populismi sono comunque, nonostante la forte propaganda contraria dei media, in forte crescita; certo ancora sono minoritari ma c’è la speranza che gli elettori inizino a rendersi conto dell’inganno rappresentato da questa EU. Paradossalmente molte di queste forse sono dette di destra ma in realtà sono proprio queste che hanno l’obiettivo di difendere i più deboli mentre la cosiddetta “sinistra” rappresenta gli interessi delle grande istituzioni finanziarie e delle multinazionali.
L’altra tendenza è l’effetto Greta: un vero e proprio esperimento sociale costruito a tavolino che, come avevo previsto (v. I gretini), è stato prontamente convertito in consenso politico: 1. per togliere voti ai populismi/sovranismi; 2. per creare partiti “civetta” che faranno da stampella a quelli tradizionali.
Ovviamente questi partiti “verdi” (nonostante le buone intenzioni dei loro elettori) finiranno comunque per appoggiare o comunque non osteggiare una politica che danneggerà l’ambiente (*1)!
In Italia il giochino non ha funzionato ma in altri paesi, specialmente in Germania, ha avuto successo.
Ma veniamo all’Italia…
Non ho le idee chiarissime (dopotutto questo è un commento a “calduccino”!) e mi limiterò quindi a buttare giù delle considerazioni via via che mi vengono in mente.
- Nelle ultime settimane vari esponenti del M5S hanno attaccato la Lega. Credo che lo scopo fosse quello di rimarcare e valorizzare le proprie differenze dall’alleato di governo: in realtà la manovra è stata rozza e strumentalizzata dai media (contro sia M5S che Lega) e credo che abbia tolto voti a entrambe le forze. Ci sarebbe da chiedersi se questa iniziativa sia partita dal M5S-Grillo/Casaleggio o M5S/Di Maio: non ho informazioni per poterlo stabilire.
- Salvini si sta dimostrando un politico di una spanna superiore a tutti gli altri. Con appena il 17% (mi pare!) dei voti alle nazionali è riuscito a orientare fortemente l’operato del governo dando prova di un attivismo incredibile. Con un’altra guida politica “normale” la Lega avrebbe forse guadagnato un 3% invece di raddoppiare i propri voti.
- Contemporaneamente Di Maio non è il politico incapace e impreparato che viene dipinto: come detto si è trovato a confrontarsi con un politico molto più abile della media. Sui motivi del calo dei consensi del M5S scriverò a parte: voglio però premettere che probabilmente, è una mia ipotesi, alcune delle decisioni più sciagurate sono state imposte da Grillo/Casaleggio.
- Sorprendente il recupero del PD: non so bene come interpretarlo, credo che in parte dipenda dalla campagna concentrica contro il governo da parte dei media e delle istituzioni europee: alla fine chi voleva votare contro questo governo non aveva altre alternative credibili. Credo che questo spieghi anche l’insuccesso dei vari partitini di sinistra che non hanno infatti superato la soglia di sbarramento.
- Continua (fortunatamente) l’evaporazione di Forza Italia. Irrilevante, se isolata, Fratelli d’Italia.
I motivi del calo del M5S sono molteplici, qui di seguito provo a elencare quelli che mi vengono in mente:
- Parte dei voti sono stati fagocitati da Salvini (che ha preso anche da Forza Italia).
- Aspettative deluse: in particolare alcuni ministri (che io ipotizzo in forza al M5S-Grillo/Casaleggio) sembrano andare per conto proprio. Un esempio per tutti è la Grillo: in campagna elettorale si era schierata contro i vaccini e, una volta ottenuta la poltrona di ministro della sanità, è andata in direzione opposta. Andate a spiegare il perché a chi aveva votato M5S perché contro l’operato della Lorenzin!
- Manca una figura di riferimento chiara e univoca: chi comanda nel M5S? Di Maio? Grillo? Casaleggio? Conte? Altri esponenti? Questa frammentazione rende poco chiara la linea politica. Il contrario è avvenuto nella Lega che si identifica con Salvini.
- In tutte le elezioni NON nazionali il M5S perde consenso: il motivo è dato dai suoi candidati spesso sconosciuti che non attirano l’elettore indeciso e incerto.
- I ministri del M5S-Grillo/Casaleggio hanno silenziosamente remato contro l’immagine del M5S al governo: gli elettori pentastellati probabilmente si aspettavano, ad esempio, posizioni più nette contro gli sprechi degli F-35 o di qualche grande opera (inutile). Questo "nulla" ha prodotto delusione.
Cosa cambierà da adesso per il governo?
Io credo ben poco: l’aumento di peso della Lega è puramente ipotetico e la minaccia di elezioni anticipate non è credibile. Solo la Lega avrebbe da guadagnarci: l’unica possibilità sarebbe quella di proporre a Forza Italia e Fratelli d’Italia di presentarsi come alleanza di centro destra e, quindi, di non votare la fiducia a eventuali governi “tecnici” del presidente…
Di conseguenza credo che si andrà avanti come, tutto sommato positivamente, fatto fino ad adesso.
Spero che Di Maio capisca che le liti interne, il lavare i panni sporchi in pubblico, fanno male a entrambi: come detto però non credo che l’insofferenza delle ultime settimane fosse completamente una sua idea…
Conclusione: vedremo come si riorganizzerà la EU. In teoria le vecchie maggioranze hanno resistito e quindi temo la solita Europa dell’austerità, ovvero a favore dei ricchi e contro i poveri, i diritti, la libertà e l’ambiente (nonostante i gretini). La speranza è che le tendenze in atto, la sfiducia crescente in questo tipo di Europa, riescano almeno a portare a qualche compromesso positivo.
Nota (*1): questo lo verificheremo: mi aspetto che ottengano dei “contentini” per gli elettori ma che nella sostanza vadano nella direzione opposta...
martedì 28 maggio 2019
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