«[Figlio dell'uomo] Porgi l'orecchio e ascolta le parole di KGB
e applica la tua mente alla SUA istruzione
» Pv. 22,17

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giovedì 21 giugno 2018

Traduzioni automatiche e conseguenze

Ho deciso di divertirmi a verificare come Google Translate traduca dall'italiano all'inglese i miei pezzi. Per evitare complicazioni ho deciso di dargli in pasto i miei corti: per la precisione i primi tre (al momento non ce ne sono altri!) di Aforisma o pillola e altri due (penso i più brevi) dal precedente Fakes for flasks.

L'idea è in verità quella di stimare quale possa essere l'attuale capacità di comprensione automatica di un testo: parto infatti dall'ipotesi (*1) che il livello di comprensione sarà sempre minore della qualità di traduzione. In base hai risultati vedremo che conclusioni trarne...

Caso 1:
Aforisma o pillola?
Dal mettere un like su FB al fare c'è di mezzo il mare...

Aphorism or pill?
From putting a like on FB to doing the middle of the sea ...

[Il titolo diviene privo di senso, dato il significato particolare che si attribuisce in questo viario a esso, ma in questo caso non si poteva pretendere di più. Colpisce la scomparsa del “c'è” (che, inserendolo separatamente, viene tradotto correttamente in “there is”) che rende la traduzione completamente priva di senso... Voto: 0]

Caso 2:
Facciamo Trentuno
In Alcuni ministri scrissi:
«In questi ultimi anni abbiamo visto funzionari dello Stato che svolgono il proprio dovere con serietà e impegno, magari scoprono grandi scandali a danno della comunità e poi, passato il clamore della vicenda, vengono trasferiti o comunque puniti per ciò che hanno fatto (v. ad esempio la vicenda che ha portato alle dimissioni dalla Guardia di Finanza di Umberto Rapetto): un chiaro messaggio a tutti a non “ficcare il naso” dove non dovrebbero...»

La cronaca ci fornisce oggi un esempio concreto: Cucchi, carabiniere che denunciò colleghi: “Trasferito e demansionato dopo aver parlato”. Ministro Trenta: “Lo ascolterò” da IlFattoQuotidiano.it

Il titolo dice già tutto e conferma quanto ho scritto: mi piacerebbe che il ministro Trenta intervenisse in suo favore: il buon esempio deve arrivare dall'alto.

Let's be thirty one
In Some Ministers I wrote:
"In recent years we have seen officials of the State doing their duty with seriousness and commitment, maybe they discover great scandals to the detriment of the community and then, after the clamor of the story, they are transferred or otherwise punished for what they have done (v. for example, the story that led to the resignation from the Guardia di Finanza of Umberto Rapetto): a clear message to everyone not to "stick their noses" where they should not ... »

The chronicle gives us today a concrete example: Cucchi, carabiniere who denounced colleagues: "Transferred and demoted after speaking". Minister Trenta: "I will listen to him" from IlFattoQuotidiano.it

The title already says everything and confirms what I wrote: I would like Minister Trenta to intervene in his favor: a good example must come from above.

[Il titolo è comprensibile solo se si conosce il modo di dire “Fatto trenta facciamo trentuno”: non so se questo sia il caso, comunque di per sé la traduzione è corretta. La traduzione del virgolettato è poi ottima. Anche la conclusione è corretta: solamente la traduzione della frase finale mi pare dubbia: perché “a good” invece che “the good”? Anche poi il tradurre “alto” con “above” (che corrisponde a “sopra”) non mi pare corretto visto che usavo il termine in senso figurato per indicare “i potenti”. Voto 6]

Caso 3:
da 0.5.2 a 1.1.0
Ieri, a sorpresa, ho già ripreso in mano l'epitome: ho studiato per bene tutte le mie note sulle modifiche da fare e ho quindi deciso come muovermi per la versione 0.5.2 (che dovrebbe corrispondere alla 1.0.0 a meno che non mi ci scappi una 0.5.3 nel mezzo) e cosa invece rimanderò alla 1.1.0: per adesso tre nuovi sottocapitoli e dei cambiamenti importanti in un altro paio già esistenti...

Quanto mi occorrerà per pubblicare la 0.5.2? Ancora mi è impossibile dirlo: ma ho oltre una pagina di quadernone di note fitte di cose da fare che, ad occhio, dovrebbe tradursi in una decina di pagine di nuovo materiale (visto che i cambiamenti più grandi li rimanderò alla 1.1.0) ma, come al solito, il tempo che mi occorrerà non dipende tanto dalla quantità di idee quanto dalla mia voglia di lavorarci.
A questo bisogna poi aggiungere il tempo necessario alla rilettura, che non è poco, anche se al momento (ore 8:59AM del 21/6/2018) sono tentato di rimandarla alla versione 0.5.3...

from 0.5.2 to 1.1.0
Yesterday, surprisingly, I have already picked up the epitome: I have carefully studied all my notes on the changes to be made and I have therefore decided how to move for the 0.5.2 version (which should correspond to 1.0.0 unless I escaped a 0.5.3 in the middle) and what I will return to 1.1.0: for now three new sub-chapters and important changes in another pair already existing ...

How much will I need to publish 0.5.2? I still can not say it: but I have over a page of notebooks of dense notes of things to do that, by eye, should result in a dozen pages of new material (since the biggest changes will send them back to 1.1.0) but as usual, the time I need will not depend so much on the quantity of ideas as on my desire to work on it.
To this we must then add the time necessary for re-reading, which is not a little, even if at the time (at 8:59 AM on 21/6/2018) I am tempted to postpone it to version 0.5.3 ...

[La traduzione è complessivamente discreta. Si incomincia però a notare un problema: le traduzioni di termini con significato figurato tendono a essere errate: ad esempio “muovermi” → “to move” invece che “to proceed”; “ci scappi” → “escape”; “rimanderò” → “return” invece che “postpone” (usato poi correttamente in un altro punto del testo). Voto: 7]

Caso 4:
Altri tempi
L'articolo “Ho picchiato quella prof ma è stata lei a provocarmi” (di Andrea Zambenedetti da LaStampa.it) mi ha ricordato un aneddoto di mio padre, anche lui insegnante.

Mi raccontava che a un colloquio con i genitori una mamma si presentò con la figlia per chiedergli come andava. Mio padre le rispose che “era brava e si impegnava ma era un po' introversa”: non fece in tempo a finire di dirlo che la mamma tirò un manrovescio alla figlia facendola ruzzolare a terra. Alla sorpresa di mio padre la signora gli fece capire di pensare che “introversa” avesse un brutto significato: si calmò solo quando le fu spiegato che con “introversa” si intendeva “timida”...

Other times
The article "I beat that teacher but it was her who provoked me" (by Andrea Zambenedetti from LaStampa.it) reminded me of an anecdote from my father, also a teacher.

He told me that at a talk with his parents, a mother showed up with her daughter to ask him how it was going. My father told her that "she was good and engaged but was a bit 'introverted": did not have time to finish saying that the mother took a backhand to his daughter making her tumble on the ground. To my father's surprise, the lady made him realize that "introverted" had a bad meaning: he calmed down only when he was told that with "introvert" he meant "shy" ...

[Ok: ho volutamente scelto un pezzo dove l'uso dei tempi è più complesso e i soggetti sono spesso impliciti. In questo caso Google ha completamente frainteso chi fossero i soggetti o a chi si riferisse il pronome possessivo iniziale. Le particelle pronominali (o come si chiamano!) neppure prova a tradurle! Voto: 3]

Caso 5:
Naked Dreamers
Ieri ho trovato su Netflix una pellicola con la mia amatissima Eva Green (v. Attrici sparallele): The dreamers – I sognatori di Bernardo Bertolucci.

Considerato il regista ero preoccupato che potesse trattarsi di un mattone, e in effetti la trama è quel che è, ma contavo anche sul binomio “cinema di alta scuola” e "scene di nudo".
Fortunatamente le mie speranze non sono andate deluse ed Eva ha più volte fatto sfoggio delle sue grazie: non me ne ero accorto ma ha veramente un seno notevole!

A livello di recitazione è un passo indietro rispetto a Penny dreadful che mi aveva così impressionato: certo anche qui, fa smorfie e lancia occhiate intriganti solo che, essendo sempre mezza nuda, si apprezzano meno. Credo però che la “colpa” non sia dell'attrice ma solo del regista non interessato ad avere una protagonista di eccessivo spessore...

Naked Dreamers
Yesterday I found on Netflix a film with my beloved Eva Green (see Spectacular actresses): The dreamers - The dreamers of Bernardo Bertolucci.

Considering the director I was worried that it could be a brick, and in fact the plot is what it is, but I also counted on the binomial "high school cinema" and "nude scenes".
Fortunately, my hopes were not disappointed and Eva has repeatedly shown off her graces: I had not noticed but she really has a remarkable breasts!

At the level of acting is a step back from Penny dreadful that had so impressed me: of course here, grimaces and looks intriguing looks only that, being always half naked, they appreciate less. But I believe that the "fault" is not the actress but only the director not interested in having a protagonist of excessive thickness ...

[Colpisce la traduzione del mio termine inventato “sparallele” con “spectacular”: ma anche la traduzione di “binomio” con “binomial” pare pessima. Di nuovo la frase più complessa, con due diversi soggetti, è completamente fraintesa. Non credo poi che la traduzione letterale di “spessore” con “thickness” sia corretta. Voto 6]

Caso 6:
Di Maio e Foodora
La notizia: Rider, bozza decreto di dignità: “Lavoro subordinato e divieto di paga a cottimo” da IlFattoQuotidiano.it
Anche Di Maio sta cercando di prendersi un po' di visibilità ma, come previsto (v. Alcuni ministri), non è così semplice.

Come primo obiettivo si è scelto, giustamente, qualcosa di relativamente semplice: una regolamentazione che tuteli (fra gli altri) chi consegna il cibo a domicilio.
Oggi dovrebbe esserci il primo incontro anche con i rappresentanti delle agenzie che fanno da intermediarie fra ristoranti e fattorini: queste hanno già detto che alle condizioni della bozza preparata dal governo non potranno continuare a operare.
La sinistra, notoriamente dalla parte dei lavoratori e dei deboli, ha subito rilanciato che così, se il lavoro sparirà, il governo avrà fatto un danno invece di aver portato un beneficio.

Io dico invece che deve essere precipuo per il governo vietare queste forme di sfruttamento vergognoso. Questo tipo di lavoro sparirà? Io non credo: semmai ci saranno tariffe più alte e un riassestamento del mercato, ma niente di più. Ma anche se effettivamente questa tipologia di lavoro, per assurdo, dovesse sparire io dico che sarebbe comunque un bene. Un lavoro che può esistere solo sfruttando i suoi dipendenti è meglio che sparisca.

Quindi bravo Di Maio.

Di Maio and Foodora
The news: Rider, draft decree of dignity: "subordinate work and ban on piece pay" from IlFattoQuotidiano.it
Di Maio is also trying to get some visibility but, as expected (see Some Ministers), it is not that simple.

As a first objective, we have chosen, quite rightly, something relatively simple: a regulation that protects (among others) those who deliver food at home.
Today there should be the first meeting also with representatives of agencies that act as intermediaries between restaurants and messengers: these have already said that under the conditions of the draft prepared by the government can not continue to operate.
The left, notoriously on the side of the workers and the weak, has immediately re-launched that if the work disappears, the government will have done damage instead of having brought a benefit.

On the other hand, I must say that it is important for the government to prohibit these forms of shameful exploitation. Will this kind of work disappear? I do not think so: if anything, there will be higher tariffs and a re-adjustment of the market, but nothing more. But even if this type of work, to be absurd, should disappear, I say it would still be good. A job that can only exist by exploiting its employees is better than disappearing.

So good Di Maio.

[Ho voluto fare un ultimo esperimento che includesse un pensiero “importante”. La traduzione è complessivamente passabile ma va proprio a invertire il senso della mia conclusione: questo ovviamente annulla l'utilità della traduzione per quanto riguarda la comprensione del suo significato. Voto 3]

Riassumendo i voti sono stati: 0, 6, 7, 3, 6 e 3 per una media di poco più di 4.
Le carenze più vistose di queste tradizioni automatiche sono: la confusione con i soggetti impliciti e i termini usati con significati figurati; anche l'attribuzione dei pronomi in genere è spesso errata.
In genere molte frasi, quelle più lineari, sono tradotte decentemente ma però spesso si fraintende il significato complessivo dei corti vanificando così l'utilità della traduzione.

Tutto questo mi porta a pensare che si sia ancora molto lontani dalla creazione di un programma di IA in grado di comprendere il significato di un testo che non sia banale.
Questo significa che al momento, per analizzare il significato di un testo, ci si debba basare su altre tecniche: immagino, ad esempio, una valutazione statistica della frequenza di specifici termini.
Questo però non significa comprendere un testo ma solo assegnarli un punteggio: testi che superano certi punteggi potrebbero poi essere passati a programmi più sofisticati (e quindi molto più lenti) ma dubito, anzi sono certo, che si possa prescindere dall'intervento di un valutatore umano.

Questo significa, considerati gli zilioni e zilioni di dati che vengono quotidianamente archiviati, che tutti (almeno chi accede alla rete Internet e/o usa le reti sociali) abbiamo un punteggio ma che però non siamo veramente compresi!
Il risultato di tutti i controlli in rete, al momento giustificati dalla scusa di “proteggerci” dal terrorismo, portano solo a una gigantesca schedatura, estremamente vaga e inaffidabile, che soprattutto non è in grado di individuare i reali pericoli per la sicurezza pubblica. A meno che il “terrorista” non vada a scrivere su FB frasi del tipo “Domani vado a sparare a Tizio/ Sabato metterò una bomba alla stazione di XXX” (e in questo caso probabilmente si tratta di un folle o di un mitomane) difficilmente verrà fermato prima che agisca: certo, poi a posteriori si dirà che era stato “segnalato”, omettendo però che lo era insieme a migliaia di altre persone per la maggior parte completamente inoffensive.

Conclusione: come ho già scritto altrove è sbagliato schedare automaticamente tutti. A maggior ragione è sbagliato schedare automaticamente (con qualsiasi criterio) pochi.
Vabbè adesso non posso esimermi da dire la mia sulla proposta di Salvini di schedare gli zingari...
Come ho scritto qualsiasi forma di schedatura automatica è sbagliata perché può potenzialmente portare a discriminazione ingiusta.
La schedatura ha invece senso ed è giustificata se non è automatica ma si basa su azioni concrete e illecite: se un bambino è sorpreso a rubare (azione concreta e illecita) è giusto “schedare” i suoi genitori indipendentemente dalla loro etnia; se una famiglia vive in un luogo non idoneo/autorizzato (azione concreta e illecita) è giusto schedarla indipendentemente dall'etnia della stessa.
Schedare chi fa qualcosa di illecito (azione concreta e illecita) per proteggere soggetti deboli (ad esempio i bambini) o la società è giusto.
Sbagliata quindi la scelta dei termini di Salvini, ovvero schedare gli zingari in quanto tali, ma giusta l'idea di schedare chi commette azioni illecite.

Nota (*1): è un'ipotesi mia: per me ha perfettamente senso ma magari è sbagliata!

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