Ieri mi sono collegato a FB e sono venuto a conoscenza dell'articolo: Le donne intelligenti? Restano single. Subito i miei vecchi neuroni si sono messi in moto ricordandomi che anch'io avevo scritto qualcosa al riguardo.
Anni fa avevo infatti promosso un sondaggio informale ai miei amici maschi chiedendo loro quale avrebbero preferito fra due gemelle completamente identiche se non per l'intelligenza. Io avrei scelto senza indugio la più stupida ma la stragrande maggioranza dei miei amici optò, con mia grande sorpresa, per quella più intelligente.
Il pezzo a cui mi riferisco è Donne alieni e un libro di successo (2012) ed è interessante rileggerlo per apprezzarne le mie motivazioni.
Quello che avevo completamente dimenticato è che avevo scritto il mio pezzo dopo la lettura di un articolo dove veniva recensito un libro che affrontava proprio tale argomento dandomi, nel complesso, ragione: nel senso che sosteneva la mia teoria ovvero che la maggior parte degli uomini, a differenza dei miei amici, in genere preferisce una donna poco intelligente.
È buffo che a stimolarmi a scrivere di questo argomento sia stato in entrambi i casi un articolo e che me ne fossi completamente dimenticato. Da una parte ho reagito agli stessi stimoli con la stessa risposta (coerenza!) ma da un'altra mi ero completamente dimenticato di aver già seguito lo stesso percorso mentale (rincitrullimento!).
Infatti anche il nuovo articolo mi dà ragione e, anzi, riporta numerose argomentazioni maschili (vedi i punti 2, 7 e 9) affini a quanto io stesso avevo suggerito...
Terminavo il mio vecchio pezzo spiegando che alla fine i miei amici erano riusciti a instillarmi un ragionevole dubbio. Che cosa ne è stato di quel dubbio?
In effetti mi ha portato a modificare leggermente la mia posizione iniziale.
Anni fa ho incontrato una donna che è di gran lunga la più intelligente che io abbia mai conosciuto: devo ammettere che discutere con lei mi piace e mi diverte. Ha una grande cultura e, come me, è un'appassionata di storia: con lei posso discutere di argomenti anche molto particolari aspettandomi dei commenti intelligenti e che, magari, mi colgono di sorpresa.
Ad esempio il mese scorso le raccontavo di come i libri di Enoc, seppur non facciano parte del canone, abbiano lasciato delle tracce evidenti nel libro della Genesi. Ed ecco che lei se ne è uscita con un dubbio molto interessante: “Possibile che i libri di Enoc abbiano influenzato il culto dell'Angelo Pavone nello yazidismo?”
Poi in effetti, proprio come temevo, quando sosteniamo diverse teorie mi costringe a estenuanti dibattiti e, proprio quando arrivo a dimostrarle che avevo ragione io confutando con chiarezza e rigore le sue tesi, ecco che sposta la discussione “su un altro piano” che non c'entra niente (*1) e che, comunque, se me lo diceva subito quale fosse il "vero piano" su cui stavamo dibattendo avremmo risparmiato un sacco di tempo! Addirittura a volte le do ragione solo perché non ho più voglia di discuterne...
Comunque, tornando al dunque, rimango dell'idea che fra la gemella stupida e quella intelligente mi troverei meglio con la prima, però... se la seconda gemella fosse molto ma MOLTO intelligente, tanto da avvicinarsi significativamente a KGB (v. La solitudine del pamviro), allora la mia preferenza andrebbe a lei...
Conclusione: bo... coerenza, rincitrullimento, intelligenza, donne, attrazione, memoria: probabilmente c'è una connessione fra tutti questi elementi ma al momento mi sfugge!
Nota (*1): tranquilli! Mi posso permettere di prenderla in giro senza rischiare di offenderla perché comunque, nonostante le nostre numerose affinità, non le piaccio per niente tanto che, se non le mando il collegamento a uno specifico pezzo, lei non ci pensa minimamente a leggere questo mio viario: e io non le dirò certo di farlo!
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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