Premessa: invogliato da un amico ho provato a installare un mio vecchio gioco per Windows sul mio Linux sfruttando il programma Wine. Stranamente non ho avuto problemi di sorta e da qualche giorno sono impegnato nel minicorso che insegna i fondamenti del gioco.
Il gioco, sebbene lento, è piuttosto interessante e divertente: l'unico problema è l'insopportabile traduzione in italiano...
I testi spesso non rientrano nei loro riquadri e talvolta sono brutalmente tagliati.
Ma ciò che davvero non sopporto sono le voci dei doppiatori: chiaramente non si tratta di professionisti ma di persone scelte a casaccio. O almeno così pare per questo gioco pubblicato intorno al 2000. Comunque sia ho dovuto silenziare queste voci perché, invece di essere divertenti e calare nell'atmosfera del gioco, erano invece fastidiosamente irritanti.
L'impressione complessiva che se ne ricava è quella di un lavoro approssimativo, eseguito frettolosamente e senza riguardi per il risultato finale, in genere pessimo.
Si ha così un'interessante contraddizione: da una parte i giochi per calcolatori e consolli sono divenuti dei prodotti estremamente costosi e curatissimi sia graficamente che musicalmente; dall'altra parte gli importatori italiani, avendo come obiettivo solo il massimo risparmio, quando curano direttamente la traduzione realizzano degli obbrobri.
Il risultato è stato che, quando possibile, ho sempre cercato di evitare le versioni “italiane” dei giochi. Non so, magari i giochi più recenti non soffrono più di questo problema, ma ormai il “danno” è stato fatto.
Ciò che mi pare significativo è che su Steam, la piattaforma in linea dalla quale è possibile acquistare giochi per calcolatore, gli utenti che richiedono traduzioni in italiano sono completamente assenti.
Mi chiedo se questo sia un caso oppure una conseguenza del terribile lavoro di traduzione fatto intorno agli anni 2000...
Conclusione: esatto... questo è un corto diventato troppo lungo!
L'esempio di Benjamin Franklin
2 ore fa
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