Oggi ho letto la valutazione ufficiale del risultato delle elezioni sul viario di Grillo. In pratica sono usciti due pezzi: Grazie, danke, merci, thank you e Beppe Grillo: “Andiamo avanti, andremo sempre meglio!”.
In nessuno dei due è scritto a chiare lettere “abbiamo vinto” ma, sicuramente, il bicchiere viene visto mezzo pieno: adesso il M5S è presente in regioni dove prima non c'era e, in alcune regioni,quando non è il primo partito è almeno il secondo.
Ci sono grandi ringraziamenti a tutti (attivisti, parlamentari e candidati), qualche battuta, un accenno di attacco ai media, colpevoli di disinformazione nei confronti del M5S, e uno a Renzi, che gli italiani iniziano a riconoscere per ciò che è: ovvero una marionetta...
A mio avviso però, le dichiarazioni politiche più significative sono le affermazioni finali “...sarò sempre presente assieme a Casaleggio.” e “Andiamo avanti, andremo sempre meglio”.
L'accenno a Casaleggio mi è parso fuori luogo e diviene comprensibile solo considerando le registrazione di Bibbona (v. Vocine da Bibbona). A Bibbona Grillo aveva infatti espresso il concetto che lui e Casaleggio sono “una cosa sola”.
Il menzionarlo direttamente nell'articolo mi sembra sia cioè un messaggio "in codice" rivolto all'interno del partito piuttosto che all'esterno: Casaleggio, l'unico menzionato del M5S, è promosso un gradino sopra a tutti gli altri e, anzi, equiparato a Grillo stesso. In altre parole i rapporti di forza interni non si cambiano: chi vuole un ridimensionamento del ruolo di Casaleggio sarà deluso.
La seconda affermazione (“Andiamo avanti, andremo sempre meglio”) in estrema sintesi sta a significare che l'attuale strategia è vincente e che, quindi, non va cambiata...
Come scritto ieri speravo, ma non mi illudevo, che l'analisi politica fosse opposta, ovvero: il risultato delle elezioni non premia il M5S; nonostante il PD di Renzi deluda sempre più, la maggioranza degli elettori ha preferito restarsene a casa piuttosto che votare il principale partito di opposizione. Certo, in parte anche i media hanno le loro colpe, ma sostanzialmente è l'offerta politica che non piace e/o non convince. Preso atto della situazione si sarebbe potuti passare a studiare delle contromisure e, in prospettiva, alla riforma interna del movimento che da tempo auspico. Invece no: grazie, ma va tutto bene così...
Sto cercando poi di capire quale sia la sensazione degli attivisti locali che più o meno conosco: il loro silenzio e qualche breve commento su FB mi fanno pensare a una certa delusione/amarezza; di certo non ho visto caroselli di macchine a strombazzare sventolando le bandiere del M5S per festeggiarne la vittoria o, comunque, il presunto successo...
In particolare mi piacerebbe sapere se, almeno nella base, c'è la presa di coscienza che in questa maniera il M5S, con le sue attuali contraddizioni, non vincerà mai oppure se ci si illuda che tutto va bene e che se il “successo” non è stato maggiore è solo perché i media sono contro, gli italiani non capiscono o sono collusi, è colpa degli espulsi o, magari, degli ex attivisti che non si riconoscono più nel M5S...
Conclusione: comunque sono deluso perché è uno sconfitta per l'Italia e soprattutto all'orizzonte, nell'attuale scenario politico, NON vedo alcun spiraglio di salvezza.
Modifica (2/6/2015): non conoscendo la nuova legge elettorale mi era sfuggito un particolare! Grillo, rimarcando che il M5S è il primo/secondo partito, ricorda che alle elezioni nazionali potrebbe andare al ballottaggio col PD e, in tal caso, potrebbe ribaltare a proprio favore qualsiasi risultato.
Ok, ne prendo atto; due osservazioni: 1. comunque avrebbe senso arrivare alle nazionali nelle condizioni migliori per non rischiare, ad esempio, di arrivare terzi per pochi punti percentuali; 2. fiutato il rischio sicuramente la legge elettorale verrà ricambiata favorendo, ad esempio, le coalizioni...
Il figlio della Concetta
8 ore fa
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