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sabato 27 giugno 2015

I quindici dolori

Nella mia generale abulia indotta da videogiochi sono comunque riuscito a leggere un libretto simpatico: Le quindici gioie del matrimonio di Gilles Bellemère, Ed. Rizzoli, 1953, trad. Ugo Dèttore.
In realtà si tratta di un manoscritto anonimo della fine del XIV secolo e l'autore, il vescovo di Avignone, è solamente presunto. Il libro è piuttosto divertente e racconta le disgrazie che capitano, sempre a causa delle mogli, all'incauto che scelga di sposarsi. Però, al di là delle divertenti peripezie maschili, è interessante il ritratto che fa della famiglia del suo tempo: l'autore non scrive dei nobili (forse superiori a queste cose?) né dei contadini ma, lo si capisce fra le righe, del commerciante benestante che ha diversi servi in casa.

Questa lettura mi ha anche portato a fare un'interessante, ma forse per alcuni banale, riflessione sulla donna: essendo però questo un corto ne rimanderò l'esposizione a un prossimo pezzo...

Aggiornamento viario - 29/6/2015
Ultimamente scrivo poco (e male) ma l'avevo predetto (v. il corto Verso la normalità). Dopo dieci anni che non vedevo un gioco moderno sto facendone un'abbuffata. Inizia però la sensazione di indigestione, quell'essere stanco del divertimento fine a se stesso che diventa quasi fatica e nausea. Continuo a pensare che fra 5-7 giorni riuscirò a trovare un ritmo che mi permetta di conciliare insieme tutti i miei interessi.
Tanto per dirne una, sono ben quattro giorni di fila che mi esercito con la chitarra!

Yanis Varoufakis im Europaforum WDR - 29/6/2015
Rimanendo nell'argomento di Risperanza greca mi hanno segnalato il seguente video che contiene un'intervista (in inglese) al ministro greco delle finanze Yanis Varoufakis:

L'uomo mi ha fatto un'ottima impressione: intelligente, deciso e con le idee chiare. E poi, nonostante il pesante accento, usa un inglese piuttosto ricercato e preciso: fa fare un'ottima figura (*1) alla Grecia!

Nello specifico dell'intervista mi hanno colpito i seguenti elementi:
- il 91% del primo prestito alla Grecia è finito alle banche e non è stato usato per rivitalizzare l'economia con il risultato di finire inghiottito nel nulla.
- l'idea che Tsipras cerca di vendere è quella di legare il pagamento del debito alla crescita della nazione: in questa maniera investitori e greci avrebbero lo stesso obiettivo (*2).
- Quando la giornalista gli ha chiesto se è disposto a scendere a compromessi lui le ha risposto: “sono dispostissimo a fare compromessi, per dialogare il compromesso è necessario e inevitabile, ma non sui principi: voglio fare compromessi ma senza compromettermi” (*3)
- “Fossi stato un politico di mestiere sarebbe stato facile accettare i 7 miliardi di finanziamento alle condizioni imposte da Bruxelles: avremmo intascato l'approvazione dell'Europa ma senza risolvere i problemi della Grecia che si sarebbero puntualmente ripresentati” (*3)

Nota (*1): non come il giullare di Rignano...
Nota (*2): non dice che la crescita, per quanto alta, non sarebbe in grado di ripagare il debito... Ma magari mi sbaglio io che do per scontato che i numeri greci siano analoghi a quelli italiani...
Nota (*3): traduzione a memoria molto libera!

Varoufakis bollito, anzi vaporizzato... - 30/6/2015
Non sapete quanto io adori le coincidenze che mi sembrano segni del destino, e non sono il solo: anche gli antichi greci la pensavano come me e vi vedevano i messaggi degli dèi...

La coincidenza odierna, segnalatami da un amico lettore, riguarda Steam di cui ho scritto pochi giorni fa in Giugno afoso anzi vaporoso e il ministro greco delle finanze greche Yanis Varoufakis (v. i pezzi di ieri e oggi)! Sembrerebbe impossibile ma non è così: Varoufakis ha infatti lavorato proprio per Steam studiando e migliorando l'economia virtuale di tale sistema! Non ci credete? Ecco il collegamento (sito affidabilissimo!): Yanis Varoufakis: dalle transazioni di Steam al Ministero greco dell'Economia

Ma non è tutto! Avete presente il romanzo Arresto di sistema che ho commentato nell'omonimo pezzo del 7 giugno scorso? Beh, l'autore si è ispirato a uno studio accademico intitolato “L'economia di Ultima Online” e ha poi approfondito la materia interessandosi al campo ancora in sviluppo “dell'economia applicata ai MMORPG”! Probabilmente lo stesso settore in cui ha lavorato Varoufakis!

Tre cogli### che la pensano come me - 30/6/2015
Grazie a FB (è uno strumento pericoloso ma ha anche la sua utilità) mi sono imbattuto nel seguente articolo in cui tre semi-sconosciuti economisti auspicano, come me, che al referendum di domenica in Grecia vinca il “no”.
Ecco qui: Votate no per salvare la democrazia dal sito dell'Espresso. Da leggere.

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