Finalmente la lettura della Bibbia ha dato i primi frutti!
Stanotte, durante una fastidiosa insonnia, ho pensato: “Non c'è del balsamo in Galaad?” (*1)
La cosa strana è che avevo letto quel versetto molte settimane fa senza più pensarci: evidentemente però mi era rimasto impresso...
Ora però mi chiedo se Galahad, il figlio di Lancillotto, prenda il suo nome da questo Galaad (foresta del Libano famosa per i suoi balsami) o se abbia un'origine autonoma...
Nota (*1): la citazione corretta sarebbe dovuta essere “Non v'è forse balsamo in Galaad?” - Ger 8, 22
…: …: … . - 9/7/2013
L'Accademia della Crusca ha appena pubblicato un articolo in cui “sdogana” i periodi formati da più frasi separate dai due punti: e io subito ne abuso: qui.
Apuleiata 19 - 10/7/2013
Ultima puntata di questa serie di pezzi dedicati a L'asino d'oro (le trasformazioni) di Apuleio (Ed. BUR, 1955, trad. Claudio Annaratone)...
Il finale di questo libro è un po' una delusione: da una parte speravo in un ritorno della bella Fotide e dall'altra mi aspettavo comunque una conclusione che desse un senso alle varie disavventure del simpatico asino...
Non so, molto probabilmente mi sfugge qualcosa che non conosco della cultura del tempo: il fatto è che nell'ultimo libro (XI), il tono del racconto cambia improvvisamente: l'ironia che lo caratterizza viene messa da parte in un finale religioso. Il protagonista invoca la luna (Iside) che intercede per lui e lo fa ritrasformare in uomo da un suo sacerdote; Apuleio si converte al culto di Iside e diventa un iniziato ai suoi misteri.
Tutto qui: immagino che Apuleio sia veramente divenuto un seguace di Iside e che quindi il finale voglia essere edificante però, almeno per il gusto moderno, stona notevolmente...
Grillo parlante - 10/7/2013
Ecco qualcuno che dice le cose che io scrivo da tempo, ovvero: l'economia a pezzi, il debito ormai fuori controllo, necessità di tagliare gli sprechi (e non i servizi, aggiungo io) e di misure eccezionali.
I media, come al solito in totale malafede, banalizzano ed evitano di riportare le affermazioni più importanti e si limitano alle immagini più colorite. Esempi di alcuni titoli: Huffingtonpost.it «La gente vuole i fucili, ma io li calmo», «Noi pronti a uscire dal parlamento. Il presidente parli in tv»; la Repubblica.it «Gente vuole sparare noi li stiamo fermando», «Sciogliere le camere e voto», «Se Parlamento non fa nulla, ce ne andremo»; Corriere.it «L'Italia così salta, si torni alle urne», «Gente coi fucili, noi cerchiamo di fermarli»; IlGiornale.it «Il M5S è pronto a uscire se il parlamento non fa nulla», «Il governo si balocca. È una Caporetto» (forse il titolo più azzeccato)
Tanto per sottolineare come la strategia mediatica anti M5S sia trasversale...
Fortunatamente è possibile vedere il video con le vere parole di Grillo:
Orecchio sopraffino - 14/7/2013
Non ho mai imparato ad accordare la chitarra: fin dal primo giorno mi comprai infatti un accordatore. I miei libri si dividono in quelli più tradizionali, che nel primo capitolo insegnano ad accordare, e quelli più moderni che invece dicono di usare pure gli accordatori e imparare poi con calma. Il mio maestro segue questa seconda filosofia.
In realtà la teoria la conosco così ieri mi sono divertito a provare a verificare l'accordatura: non avendo un riferimento ho controllato le varie corde fra loro e alla fine ho notato che solo la 3° era stonata rispetto alle altre. Poi ho verificato con l'accordatore che mi ha dato ragione al 100%!
Per la verità anche la 3° corda non era completamente stonata ed è bastato un mezzo giro per rimetterla a posto.
La conclusione è che anche il mio orecchio un po' di allenamento musicale lo ha fatto visto che sono riuscito a distinguere senza problemi la corda stonata!
L'esempio di Benjamin Franklin
3 ore fa
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