Ma...
Dopo un ottimo inizio questo romanzo inizia ad annoiarmi: dal capitolo 8 al 12 succede pochissimo e, quel poco che accade, non è interessante.
A dire il vero ancora l'ottavo capitolo è passabile: il conforto religioso ad Emily e il suo lutto contengono dei passaggi intensi e pregevoli.
Nei successivi capitoli Emily torna a casa dove ci sono solo un'anziana serva e il cane del padre ad accoglierla; dopo qualche mese però si fa viva la zia, la sorella a cui il padre l'aveva affidata, che decide di portarla con sé a Tolosa. Ovviamente la zia arriva proprio quando si è rifatto vivo Valancourt ormai chiaramente innamorato di Emily ed, essendo una persona superficiale pensa che Emily lo sia altrettanto e si immagina subito chissà quale tresca amorosa...
A Tolosa la zia si rivela una persona meschina dedita solo alle feste e che prova piacere nell'imporre la propria volontà su quella di Emily. Inizialmente la zia non vuole assolutamente che Emily riveda Valancourt ma quando scopre che è il nipote di una ricca conoscenza parigina della quale vuole entrare nelle grazie dà il permesso per il matrimonio. Proprio quando il matrimonio fra Emily e Valancourt è prossimo si viene a sapere che la zia ha sposato Montoni e che quindi, a causa dei festeggiamenti, ci sarà un rinvio.
Suppongo che Montoni ucciderà in qualche maniera la zia per impossessarsi della sua ricchezza e magari cercherà di sposare la stessa Emily e, di sicuro, ne annullerà il matrimonio...
Questo evento ci riporterebbe alla Northanger Abbey della Austen dove l'eroina sospetta immediatamente un uxoricidio...
In questi primi capitoli ho notato un particolare piuttosto interessante: mancano completamente la descrizione degli abiti (dove invece la Austen si sofferma abbastanza) e quella fisica dei personaggi (anche la Austen ne dà solo pochissimi cenni). Lo trovo strano perché, nella mia totale ignoranza in materia, do per scontate che tutte le donne siano grandi esperte in materia.
Altro particolare: la vicenda inizia nel 1584 ma manca qualsiasi riferimento storico. Per adesso la trama avrebbe potuto svolgersi in qualsiasi epoca successiva...
Due frasi che mi sono piaciute:
«...but hers was the blush of triumph, ..., congratulating herself on the penetration which had taught her to suspect another, and who loses both pity for the supposed criminal, and indignation of his guilt, in the gratification of her own vanity.»
e
«But it is cruel to compliment children, since they mistake flattery for truth»
lunedì 8 luglio 2013
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